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| La pallacanestro in carrozzina rappresenta la massima espressione del recupero fisico di un portatore di handicap perchè consente al giocatore di esprimersi in azioni spettacolari di gioco veloci e fantasiose, identiche a quelle che si possono ammirare nella pallacanestro giocata da normodotati. Le strutture tecniche per il gioco, il campo e le sue dimensioni, l'altezza dei canestri e quasi tutte le regole sono uguali alla pallacanestro in piedi. Un handicappato in carrozzina può raggiungere gli stessi automatismi nei fondamentali individuali e di squadra di un giocatore in piedi, le stesse esecuzioni e le medesime percentuali di realizzazione nei tiri. La grossa difficoltà da superare è rappresentata dal mezzo meccanico che deve diventare uno strumento vantaggioso e non solo un peso da far traslocare per il campo. La preparazione specifica consiste nell'insegnare al giocatore come dominare il mezzo e come servirsene in modo da creare tutte quelle situazioni utili (blocchi e veli) che gli permetteranno di realizzare un canestro. Possono giocare alla pallacanestro in carrozzina tutti i disabili che a seguito di un evento invalidante causato da traumi (esempio: paraplegici ed amputati), da virus (esempio: poliomielitici), da cause congenite (particolari malformazioni del rachide) desiderino praticare la pallacanestro. Fonte: http://www.hsantalucia.it/spo/basket.htm
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