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Gli articoli di Basketnet

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fede(Buzzer)
view post Posted on 26/4/2011, 13:22 by: fede(Buzzer)
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Orgoglioso membro del club "strozzi ed anche un po' cornuti"

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Una capsula (da clonazione) di fluido primario...

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CITAZIONE (ex-gigi @ 26/4/2011, 14:08) 
Sul I° fatto:
Foss'anche uno pseudonimo, l'articolo rimane "a firma" di Attilio Gigli, autore di altri articoli contro un certo modo di fare giornalismo cestistico in Italia. Questa è l'unica cosa che mi premeva sottolineare.

Sul II° fatto:
Se esiste, non conosco la parte avversa della "Banda Osiris" e tanto meno i suoi interessi. Francamente sono poco interessato a quelle che tu chiami partigianerie: sono un lettore non un giornalista; sono un "fruitore finale" del giornalismo sportivo; poco m'interessa l'intento sputtanatorio, ma se trovo una serie di articoli in linea col mio pensiero, me li leggo, al limite m'informo sulla correttezza delle informazioni contenute, dopodiche cerco di diffonderli con altri che condividono la mia stasse passione, magari da punti di vista opposti. Come ho fatto anche in questo caso.

Sul III° fatto incontrovertibile:
Tranquillo come giornalista non mi piace, dovrebbe scegliere inquadrature, dirigere le telecamere, anche fare il regista di eventi cestistici, su questo ha delle qualità notevoli. Ma non mi piace il suo modo di divulgare il basket e credo sia uno (fra i tanti) danni del basket italiano. Presentata da lui la pallacanestro sembra solo uno show "Sport U.S.A.", uno sport di nicchia, una cosa per pochi intenditori, mentre abbiamo bisogno di avvicinare gente al nostro sport che continua a perdere pubblico e sponsor e tutto quello che ne consegue. E scusami ma non so chi sia il fondatore di Basketnet... Ho guardato ora sul sito: Allevi? Il nome non mi è nuovo, ma se vuoi illuminarmi sul personaggio leggo tutto.

Concludo e ribadisco: non m'interessano le lotte di potere, ma apprezzo chiunque sia appassionato di basket e voglia diffondere tale passione, magari a prescindere dagli interessi personali. L'attitudine che tu denunci nella tua conclusione -a parer mio- non squalifica nessuno, e non tanto per l'ormai abituale -ma comunque deprecabile- sistema italico di utilizzare un proprio strumento d'informazione per gettar fango sugli avversari. Semplicemente perchè stiamo parlando di una critica -sempre secondo me- giusta fatta da un sito internet (letto da quanti?) contro un gruppo di amici di cui tu stesso ammetti la connection e le consulenze incrociate, che ha un pubblico molto più vasto, che comprende quanto meno La Gazzetta, SkyTv e qualche altra testata cestistica. Una vera lobby con una "potenza di fuoco" mediatica enorme. Ben vengano per quel che mi riguarda, quelli che tu chiami grimaldelli e spero che possano mettere in luce verità che noi appassionati conosciamo solo in parte, ma che spiegano -ma non giustificano- i dubbi atteggiamenti di alcuni fra i più seguiti "giornalisti" di basket in Italia.

Lo pseudonimo nel giornalismo è usato per diversi motivi. In alcuni casi professionali, al fine di aggirare divieti alla pubblicazione (per regolamento, nel caso di collaboratori di testate concorrenti a medesima diffusione, oppure per motivazioni disciplinari in seguito a provvedimenti dell'ONG). In altri, per sottrarsi o quantomeno tentare di evitare delle ritorsioni, de facto nell'attività lavorativa o tramite il ricorso alla magistratura ordinaria.

Nel caso specifico, la lunga sequela degli articoli pubblicati in gran parte con "Redazione Basketnet" come autore ed in minima parte sotto pseudonimo (Attilio Giglio) ha un evidente intento manganellatorio. Dico questo perché, conoscendo piuttosto bene il giornalismo sportivo italiano e le tematiche trattate nell'odissea sputtanatoria, emerge lampante l'assenza di medesimo trattamento per una buona parte di addetti ai lavori (giornalisti, dirigenti, arbitri ed ex arbitri, procuratori), guardacaso gli stessi che da anni nutrono profonda antipatia per la cosiddetta "Banda Osiris". Si potrebbe definirla una guerra mediatica per bande, neanche fossimo tornati ai tempi di Clodio nella Roma tardo repubblicana.

Dici che apprezzi questo modo di fare. Io apprezzerei una inchiesta a tutto campo che non punti i riflettori esclusivamente su Tranquillo, Buffa, Bassani, Martelli, Crespi, Chiabotti o altri. Vogliamo fare un'indagine a tutto campo? Allora parliamo della gestione federale di alcuni organi. Parliamo della Commissione Procuratori. Parliamo della Giustizia Federale e del suo padrone Alabiso. Parliamo delle origini delle fortune di Minucci e dei metodi da lui adottati per scalare il potere. Parliamo delle continue lotte in Legabasket. Parliamo della mancata applicazione delle normative vigenti in tanti ambiti federali. Parliamo dei giornalisti direttamente o indirettamente stipendiati dai club. Parliamo infine di Giampiero Hruby, il fondatore di Basketnet, incensato come uno dei "100 nomi del basket italiano 2011", in evidentissimo conflitto d'interessi, continuo e perpetrato negli anni, avversario della "Banda Osiris" per motivi d'affari. Parliamo di tutto questo, non fermiamoci ai piccoli aneddoti su quel giornalista o quel direttore marketing. Il tutto, è ovvio, se il fine ultimo è informare e non infangare.
 
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18 replies since 19/1/2011, 12:11   2415 views
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