CITAZIONE (scheggia @ 23/9/2009, 18:44)
CITAZIONE (monterosso @ 23/9/2009, 14:04)
guardate gli slavi ( serbi, sloveni, croati ) , i greci e gli spagnoli che fanno giocare i loro giovani, molto giovani, anche nelle coppe europee .
e poi guardate gli italiani che non giocano nemmeno nel campionato pseudo-nazionale italiano zeppo zeppo di stranieri ( extracomunitari, comunitari, doppiopassaportati, naturalizzati, etc...).
questa è la differenza di base
e poi la voglia (ora si dice intensità) vista da parte di tutti i giocatori nelle partite dell'europeo - ad esempio slovenia-croazia e serbia-slovenia e spagna-serbia - è tale che noi ce la sogniamo
soluzioni a questo???
Non sono d'accordo nel dire che il nostro campionato è pseudo italiano. O meglio se il nostro campionato è pseudo italiano lo è anche quello spagnolo.
Prendiamo Siena che è campione d'Italia. In finale contro Milano c'erano 6 giocatori Italiani (o comunque convocabili per la nazionale): Carraretto, Ress, Stonerook, Lechtaler, Eze e Centanni.
Ma anche la squadra campione della liga ACB, il Barcellona, aveva 6 giocatori spagnoli in rosa: Trias, Navarro, Vazquez, Sada, Rey, Grimau.
Ergo non è diminuendo il livello degli stranieri che si crea una nazionale forte. Giocare in serie A deve essere un merito dovuto al talento non alla nazionalità. In Italia le società pagano un sacco di giocatori mediocri che giocano solo perchè Italiani. Per intenderci Bulleri, Vitali, Mordente (per fare alcuni nomi della squadra per cui tifo) hanno percepito l'anno scorso molto di più di MCintyre che è il migliore playmaker d'Europa.
Se vogliamo limitare al minimo gli stranieri, non lamentiamoci se le nostre squadre non arrivano neanche alla top 16 in Europa.
Per far tornare grande la nazionale non è certo questa la strada.