Se poi venissero veramente applicate le norme statutarie e regolamentari, quelli della lega facciano pure.
- Se non disputano il campionato, normativamente, è rinuncia, con conseguente esclusione e retrocessione.
- Non possono disputare gare FIBA.
- Se non partecipano ai campionati giovanili obbligatori devono ripartire dal campionato a libera partecipazione.
Come ho detto, se tutto ciò venisse poi applicato, ben venga la protesta della lega.
CITAZIONE (Chisum @ 27/6/2009, 11:01)
Meneghin ha torto.
Troppo "succube" della Giba e soprattutto dei Procuratori, gli unici a guadagnarci...
Meneghin ha torto solo su di un punto, fondamentale, c'era già stato un accordo fra FIP, Lega e GIBA per applicare le norma fra due anni. L'accordo andava rispettato.
Dal punto di vista concettuale invece Meneghin ha ragione. Se continuiamo a non dare spazio ai nostri giocatori nei campionati di vertice non possiamo pretendere il necessario sviluppo, partendo dal basso.
Lo scopo della FIP è quello di promuovere la pallacanestro, non di fare gli interessi di gruppi di potere economico. Questi vanno comunque tenuti in considerazione, perché creano immagine, ma non possono pretendere di farla da padrone.