| FONTE BASKETNET .IT I ragazzi di Ragusa di Flavio Vanetti
11.06.2008. 10:21
Flavio Vanetti Dopo più di 4 mesi riproponiamo quanto scritto dal Corriere della Sera, il 5 febbraio 2008, da Flavio Vanetti a proposito dei rumors sul possibile trasferimento del titolo sportivo di Serie B d'Eccellenza (che a giorni diventerà Serie A Dilettanti) di Patti a Ragusa.
Dove si trova il vero centro di potere del basket italiano? A Ragusa. Sì, proprio lì, nel senso che ragusani, di nascita o di adozione, sono cinque personaggi che contano e che formano una squadra di professionisti, ma anche di amici. Il quintetto è ben assortito.
Riccardo Sbezzi Le «stelle» sono Riccardo Sbezzi, già capo dei tifosi, poi direttore sportivo e ora agente di prima fascia con una poderosa scuderia di giocatori, e l'avvocato Giuseppe Cassì, presidente della Giba, nato a Catania ma con radici ragusane e comunque, ai tempi in cui giocava, beniamino di quella città. A seguire, troviamo Gaetano Gebbia, responsabile del settore squadre nazionali e coordinatore del comitato allenatori, vicino al c.t. Recalcati, dal quale ereditò la panchina di Reggio Calabria in serie A. Catanese anche lui, buon coach, Gaetano Gebbia è molto legato ai primi due: ragusano di riflesso, quindi. Infine, ci sono due fratelli: Enrico Cassì, imparentato con Giuseppe, a sua volta avvocato, e Giovanni «Ninni» Gebbia, di un anno maggiore di Gaetano.
Giuseppe Cassì Perché il cartello conta? Perché i cinque, tra di loro, non si fanno di sicuro del male. Il quintetto gioca semmai «di squadra», ovviamente nell'ambito del lecito. Lo studio Cassì va così a gonfie vele, mentre sarebbe stato Sbezzi a sistemare Gebbia junior al settore squadre nazionali e a sponsorizzare Cassì alla Giba.
Una presidenza, quella di Giuseppe, che ha il merito di aver posto la questione del giocatore italiano, anche se a volte esagerando: la tessera non la pagano forse pure gli stranieri? In questo contesto, ci si domanderà come mai Ragusa non ha più una squadra in A. Perché la Virtus dei tempi è fallita. Nel frattempo, è però rinato un club, oggi in C1. Tra i promotori, Sbezzi e Cassì. E Ninni Gebbia è a capo del vivaio. Scommettete che andrà lontano?
Articolo del Corriere della Sera del 5 febbraio 2008 firmato da Flavio Vanetti
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