| Al termine della regular season della serie C2 e con la serie D ormai alle porte delle semifinali è possibile sintetizzare un quadro abbastanza desolante per il basket “metropolitano” genovese, dal quale possono scaturire, secondo me, spunti di riflessione e di discussione.
Allora, partiamo dalla C2, dividendo esattamente in due la classifica: - delle prime 7 classificate, solo A.B. Sestri (sesta…) è squadra “della Grande Genova”, mentre le altre sei sono tutte fuori provincia, o, al più, in provincia (Rapallo); - nella seconda metà della classifica incontriamo ben 4 squadre “metropolitane”, due delle quali coinvolte nei play-out e 2 a spareggiare per entrare nei play-off o per terminare il campionato “né carne, né pesce” al nono posto. Quindi: - a parte impensabili sconvolgimenti causati da A.B.Sestri o dalla vincente dello spareggio, è escluso l’accesso alla C1 di formazioni genovesi; - due formazioni genovesi rischiano, invece, la retrocessione in D.
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Esaminiamo ora la serie D (12 squadre anziché 14) con lo steso criterio: - nelle prime 6 classificate NON sono comprese squadre genovesi; - dal settimo al dodicesimo posto, solo squadre genovesi, escluso Pro Recco, con le genovesi meglio classificate (Pontecarrega e Ardita: a proposito, complimenti a quest’ultima, vista la sua bassissima età media), uniche ad accedere ai paly-off. Detto questo, nel frattempo il campionato di D è giunto alle semifinali di play-off (e a gara 3 del paly-out) e, a parte Olimpia Arma di Taggia (già promossa), a giocarsi la promozione in C2 rimangono Ameglia, Rapallo, Pontremoli e Pro Recco (nessuna genovese…). Per contro, all’Auxilium (già retrocessa in Promozione), un’altra genovese doc (il CAP) o assimilata (AGV, in quanto Campomorone è comune a sé stante) è destinata ad aggiungersi fra chi prende l’ascensore in discesa.
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Concludendo: quali i motivi di tale deludente andamento del basket metropolitano genovese “senior”? Almeno un paio di generazioni di scarso livello? Istruttori giovanili più scarsi che nel resto della regione? Più limitata disponibilità di impianti? Troppe distrazioni per i giovani, in provincia più portati a farsi il mazzo divertendosi assieme in palestra, piuttosto che rimanere solitari in casa davanti al pc o alla play-station?
Io apro la discussione: a voi, se ritenete, gli interventi
P.&L.
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