Basket Café Forum

lega due 2003/2004, diminuzione del numero degli stranieri

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paolof
view post Posted on 26/6/2003, 17:44




è da poco finito un campionato appassionante combattuto e quanto mai equilibrato dove il cambio di giocatori coach e quant'altro era limitato solo dalla disponibilità economica dei club,essendo uno sport professionistico mi sembra l'unica via da percorrere.
quest'anno invece 7 italiani e solo 3 strangers
non dubitate forse che lo spettacolo ne possa soffrire e la lega due assomigli più ad una b che a una A1
i peana dei giocatori italiani sono serviti a limitare gli stranieri ,ma esiste un gruppo sufficente a coprire il fabbisogno delle squadre o il livello sarà ancora più basso e noi pagheremo un salato biglietto per uno spettacolo
scarso
e per i club quale miglioria ci può essere a livello di costi ?da quando gli italiani buoni costano meno ?
 
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mauriziocostanzo
view post Posted on 26/6/2003, 17:55




penso che il tuo sia l'unico che si preoccupa che la diminuizione degli americani abbassi il livello.

Probabilmente tu non ricordi i vecchi campionati dell'allora serie A2, dove gli stranieri erano 1 massimo 2: beh io credo che quello sia stato il livello più alto di "spettacolo" e di seguito mai raggiunto dalla seconda lega italiana.

Anni in cui giocavano Myers, Niccolai e molti altri campioni. Anni in cui si lanciavano giovani interessanti. Anni in cui i palazzetti erano (quasi) pieni, forse perchè la gente si identificava di più nei giocatori indigeni rispetto ad americani che cambiano tutte le settimane.

Penso che la dimostrazione la si possa avere anche su questo forum: guarda l'interesse che suscita il campionato di b1 rispetto a quello di lega2....

Ovviamente il riscontro reale potremo averlo solo fra qualche mesetto, ma sono sicuro che potrà solo essere positivo
 
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*erika*
view post Posted on 26/6/2003, 18:29




E bravo mauriziocostanzo!!! Io aggiungo anche che nella vecchia A2 a cui tu ti riferisci si vedeva del bel gioco di squadra!
 
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bigjoint
view post Posted on 26/6/2003, 21:19




non 7 ma 8 italiani a referto
questa la mia opinione
un tempo ci si divertiva...e non poco
con la legge bosman, i troppi stranieri, hanno fatto soffrire tutto il movimento italiano con società in crisi e palazzi vuoti
quest'anno in B1 a montecatini si è rivisto un'entusiasmo che non si registrava dal 1994 con una squadra che si identificava nella città e nei tifosi e viceversa....basti pensare al pubblico presente
 
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Karl Marx
icon1  view post Posted on 26/6/2003, 22:40




Il tema di questa discussione è già trattato sul topic Grande Forum di Legadue , non si potrebbe continuare lì ?

Grazie !!!

Edited by Karl Marx - 26/6/2003, 21:50
 
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paolof
view post Posted on 28/6/2003, 14:54




scusa carl ma il grande forum è un pò dispersivo non pensi che questo sia una delle variazioni fondamentali del prox campionato e meriti una discussione a parte
 
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Karl Marx
icon1  view post Posted on 1/7/2003, 05:39




QUOTE (paolof @ 28/6/2003, 14:02)
scusa carl ma il grande forum è un pò dispersivo non pensi che questo sia una delle variazioni fondamentali del prox campionato e meriti una discussione a parte

Capisco Paolo , e concordo !!!

La mia preoccupazione era dovuta al semplice fatto di non sovrapporre discussioni in più topic !!!
 
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Karl Marx
icon2  view post Posted on 27/7/2003, 16:07




Molto acquisti sono stati fatti e purtroppo , un fatto molto evidente che spicca è che il vero campionato Italiano si gioca quasi solo in Serie B !!!

Fino a questo momento tantissimi italiani importanti si sono accasati nella serie cadetta , nello stesso momento quasi tutte le squadre di LegA2 hanno acquistato giocatori argentini con passaporto Italiano , si doveva andare verso una valorizzazione degli Italiani con l'obbligo dei 7 a referto , mentre invece si sono valorizzati i comunitari con passaporto Italiano !!!!

Sicuramente una delle cause è l'elevato ingaggio preteso da molti giocatori che hanno sfruttato questa regola per ingigantire le loro pretese economiche !!!!

Edited by Karl Marx - 27/7/2003, 15:16
 
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CTFCME
view post Posted on 27/7/2003, 16:17




QUOTE (Karl Marx @ 27/7/2003, 15:15)
Sicuramente una delle cause è l'elevato ingaggio preteso da molti giocatori che hanno sfruttato questa regola per ingigantire le loro pretese economiche !!!!

Infatti...in più le società di B1 si sono impegnate alcune con cifre folli, rispetto a un livello economico di LegA2 basso.

La colpa maggiore va però alla legge sul professionismo: non possono esitere ad oggi due campioanti professionistici in Italia. La B1 trova facile accaparrarsi molti giocatori perchè può garantire ingaggi elevati senza obblighi di contributi e tasse. Definire rimborsi spese cifre "folli" che alcune società hanno speso è una presa in giro!

 
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*erika*
view post Posted on 27/7/2003, 16:25




Continuo a dire che avrebbero fatto bene a creare la Superlega...come avevano detto...in modo tale che, chi aveva il potenziale economico, poteva scannarsi a suon di denari in quell'ambito. Gli altri avrebbero fatto il loro bel professionismo, senza l'obbligo di stare dietro ad ingaggi stellari che sempre meno squadre (direi quasi nessuno!), ormai, possono permettersi. Quest'anno le società di serie B, con il fatto di 7 italiani a referto in LegA2, non potevano far altro che assicurare dei contrattoni ai giocatori...altrimenti sarebbero rimaste senza squadra. Ma anche in B, non tutte le squadre possono permettersi una campagna acquisti con i controfiocchi...per cui...il risultato è un generale impoverimento di TUTTI i campionati!!!

Edited by *erika* - 27/7/2003, 15:34
 
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Karl Marx
icon2  view post Posted on 27/7/2003, 16:27




QUOTE (CTFCME @ 27/7/2003, 15:25)
QUOTE (Karl Marx @ 27/7/2003, 15:15)
Sicuramente una delle cause è l'elevato ingaggio preteso da molti giocatori che hanno sfruttato questa regola  per ingigantire le loro pretese economiche !!!!  

Infatti...in più le società di B1 si sono impegnate alcune con cifre folli, rispetto a un livello economico di LegA2 basso.

La colpa maggiore va però alla legge sul professionismo: non possono esitere ad oggi due campioanti professionistici in Italia. La B1 trova facile accaparrarsi molti giocatori perchè può garantire ingaggi elevati senza obblighi di contributi e tasse. Definire rimborsi spese cifre "folli" che alcune società hanno speso è una presa in giro!

Certo anche questo è scandaloso , il detto fatta la legge trovato l' inganno è purtroppo ancora valida !!!!

Credo che però che vadano fatte regole più logiche , penso che la situazione che si è venuta a creare sia dovuta più al fatto che esistano assurde regole facili da aggirare come quella da te citata , più che ai campionati professionistici in sè !!!!
 
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view post Posted on 27/7/2003, 17:12
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QUOTE (*erika* @ 27/7/2003, 15:33)
Ma anche in B, non tutte le squadre possono permettersi una campagna acquisti con i controfiocchi...per cui...il risultato è un generale impoverimento di TUTTI i campionati!!!

Vero, Erika, e l'impoverimento consiste proprio nel creare un dislivello competitivo fra le squadre "ricche" e quelle "normali". Caserta e Montegranaro hanno un budget superiore a quello di un tot di squadre di legadue e forse anche di un paio in A1. La non-fiscalizzazione degli stipendi in B1 (ditemi voi come cavolo si fa a definire "rimborso spese" un contratto da 130,000 Euro... ) sta portando a un impoverimento fra chi sta in mezzo alla serie più prestigiosa (la A1) e la serie che paga soldini buoni e tanti, dove si rifugia chi non ha più ambizioni di carriera ma solo di monetizzazione (la B1): e la dimostrazione di questo è il fatto che in legadue si stanno affacciando giocatori low-cost, che fino ad un paio di anni prima la seconda serie pro se la sarebbero vista pagando il biglietto come spettatori.

E il problema è che ci sono due promozioni: quindi pensate all' impatto economico che avrà la promozione per chi salirà al piano di sopra, specialmente se dovesse salire una low budget outsider; probabili sforzi economici raddoppiati per essere in linea con le aspettative del pubblico... E' anche così che le società saltano per aria.
 
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_blu
view post Posted on 27/7/2003, 18:41




Io sono sempre stato un sostenitore del fatto che la cosiddetta "Superlega" sarebbe stata il certificato di morte della pallacanestro italiana. Ammetto di essermi sbagliato, anzii di avere capovolto la realtà.

Le cose per come stanno andando dimostrano che, in realtà, quella è l'unica strada per la sopravvivenza. Il perchè è già contenuto nei saggi post di coloro che mi hanno preceduto.

La verità è che il basket italiano non è in grado di supportare più di 10 o forse 12 squadre professionistiche. Noi invece ne abbiamo ben 32, una follia che genera mostri come una campionato di LegAdue dove al momento ci sono squadre che non riescono a competere con al B/1 nell'incentivare dal punto di vista professionale e, soprattutto, economico i giocatori italiani.

Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Giocatori come Rusconi vanno in B/1 a prendere i soldi che in A/2 e probabilmente neppure in A/1 (ammesso che qualcuno se li prendesse ancora) nessuno potrebbe dargli mentre in A/2 si deve dare la caccia a giocatori argentini e oriundi vari dal passato glorioso ma antico o improbabile e dal futuro incerto, perchè (fatto salvo qualche lodevole eccezione come la pattuglia di Sassari, i "Capicchioni Boys" di Rieti o Gigena) quelli buoni vanno in A/2.

Vorrei sbagliarmi, ma credo la A/2 di quest'anno avrà un livello davvero molto basso, forse peggiore di quella infausta da cui si diede poi vita all'attuale LegAdue con doppia andata e ritorno e solo 10 squadre. Allora a metà anno, senza retrocessioni, la maggior parte delle squadre smobilitò, dando vita ad uno dei momenti più bassi del basket professionistico italiano. da quel che vedo solo Reggio, Scafati e, su un livello leggermente più basso, Pavia e Jesi, sarebbero in grado di competere nei campionati dei due anni appena passati. Rimini e Ferrara sono due incognite, il resto, con il massimo rispetto dei tifosi di quelle squadre, per ora è ancora bene poca cosa. Questo mentre a Montegranaro, Rieti, Capo d'Orlando e Caserta, solo per fare due nomi, basterebbe inserire non due, ma un solo americano per arrivare ai play off in LegAdue. E forse caserta potrebbe riuscirci anche senza nessun americano.

Il perchè di questa situazione è presto detto. Per varie ragioni, la stragrande maggioranza delle squadre di LegAdue ha un budget netto per il pagamento dei giocatori largamente inferiore alle squadre più accreditate di B/1. In più sui costi incidono le trasferte, le tasse campionato, le multe, i versamenti Giba, oltre ovviamente, come opportunamente già detto, il peso dei contributi e delle tasse.

Di qui, come dicevo, la necessità di ridurre in maniera drastica le squadre professionistiche, allestendo una Superlega ad invito o a "nomination" per accedere alla quale si devono rispettare norme rigide dal punto di vista del bilancio, fornire garanzie su capienze, organigramma, struttura, programmi poliennali. Pena l'esclusione dalla stessa e il subentro di altre franchigie. In alternativa, se proprio si vuole evitare la rivoluzione, potrebbe andare bene anche un sistema a promozione e retrocessione, ma nel quale il rispetto dei parametri non il diritto sportivo deve essere il primo discrimine.

Dietro dovremmo avere una lega semi-professionistica,chiamiamola "Lega Italiana" a 32 squadre divise in due gironi, in cui avere 8 giocatori italiani e due soli stranieri, anzi due soli visti (così da sconsigliare l'uso "standard" di due americani) e obbligo di 8 italiani a referto. In questa lega gli Italiani dovrebbero essere dilettanti, di cui magari due under obbligatori. Si dovrebbero istituire anche meccanismi per impedire la folle rotazione dei giocatori; quelli in uso oggi in B/1 mi paiono già efficienti.

Per rendere il tutto più divertente e accattivante si potrebbe assegnare alla fine del campionato alla vincente "intergirone" lo scudetto e magari darle la possibilità di giocarsi qualcuna di quelle coppacce che organizza la FIBA.

I risultati sarebbero di grande beneficio per tutto il movimento. I giocatori Italiani veramente validi potrebbero avere uno spazio nella Superlega, gli altri potrebbero giocare nella lega Italiana. Ci sarebbe interesse e passione, ci sarebbero meno costi. Gli sponsor potrebbero investire senza subire il rischio di finire sulle maglie di società che ne combinano di tutti i colori (Fabriano docet) solo per continuare a respirare (senza curarsi minimamente della qualità del loro roster) e con quattro retrocessioni e quattro promozioni dalla categoria inferiore garantire un buon ricambio.

In questa Lega Italiana ci sarebbero non solo buoni giocatori, ma piazze importanti, spettacolo garantito dagli americani o dai comunitari, traguardi da raggiungere e un ottimo incubatore per i giovani giocatori italiani.

Ovviamente tutto questo preusppone che la Superlega sfugga al controllo FIP. FIP, lo dice uno che per ragioni che tutti conoscono, ha avuto a che fare con essa, è l'ultimo organismo in grado di fornire le necessarie garanzie ad un movimento struttrurato in questo modo. Io credo che questo sia l'ostacolo più grande da superare perchè i felucati di viale Tiziano non molleranno tanto facilmente la presa. Piuttosto affonderanno con il Titanic mentre l'orchestrina (ovvero la LegAdue), opportunamente ammanettata ai suoi strumenti per impedire anche a lei la fuga, suona una garrula musichetta.

Da quello che so, in ogni caso, la magior parte delle società pensa a qualche cosa da fare in uno o due anni. E' possibile che la LegAdue possa, volenti o nolenti, sparire in breve tempo e dare vita a qualche cosa di diverso. Se ne sta parlando e molti (tra cui i dirigenti di tante squadre di LegAdue, A/1 e B/1) sembrano ormai convinti che questa sia l'unica strada per ridare speranza al basket.

Tempo due o tre anni e la rivoluzione rovescerà lo status quo che qualcuno amorevolmente cura con il solo scopo di non perdere un paio di privilegi.

Edited by _blu - 27/7/2003, 17:51
 
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*erika*
view post Posted on 28/7/2003, 00:22




QUOTE (_blu @ 27/7/2003, 17:49)
Io sono sempre stato un sostenitore del fatto che la cosiddetta "Superlega" sarebbe stata il certificato di morte della pallacanestro italiana. Ammetto di essermi sbagliato, anzii di avere capovolto la realtà.

Anche io, inizialmente, ero super contraria. Poi guardando le partite e facendo "due più due" sono arrivata alla conclusione che quella via sarebbe stata la più giusta e logica.

In ogni caso, non sono del tutto pessimista per la prossima LegA2. E' impoverita in fatto di italiani di nome, ci saranno tanti atleti dal doppio passaporto, però magari riserverà delle belle sorprese e un tipo di gioco interessante e divertente che le manca da qualche anno...

Sinceramente, almeno per ora, non faccio neanche considerazioni su squadre forti o meno forti...Voglio vedere cosa dirà il campo, come verranno organizzate le "corazzate" Scafati e Reggio Emilia e come si presenteranno le squadre "senza pretese". Avere tanti soldi da spendere, in fondo, non significa automaticamente spenderli bene, ma è chiaro che, come detto fino ad ora, sarebbe decisamente meglio se non ci fosse un nettissimo divario economico tra le partecipanti ad uno stesso campionato. Per intenderci...non esiste che ci siano squadre che hanno i mezzi per costruire due quintetti e squadre che invece ne mettono su a stento uno.
 
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Karl Marx
icon1  view post Posted on 28/7/2003, 04:41




Resto nella maniera più assoluta al CAMPIONATO DEI POCHI !!!!!!

Non si risolvono certo così i problemi , creando lobby di pochissime società potenti , legate da strettissimi rapporti in modo DA CALPESTARE ED ESCLUDERE le società più piccole, era questo la Superlega in poche parole !!

Un campionato al di fuori della Lega che si gioca lo scudetto , le altre sfigate a giocarsi lo scudetto dei poveri , era questo molto in breve il fantomatico progetto SuperLega, fortunatamente abissato e abbandonato dalle stesse che l'avevano proposto , non credo sia la soluzione giusta , si deve certamente discutere come migliorare ,ma prendendo ad esempio quel progetto siamo fuori strada secondo me !!!!!!

I problemi ci sono ed è evidente , ma non sono uguali per tutti , ad esempio quanto detto da Achi su uno dei motivi degli ingaggi folli da parte di alcune squadre di B è calzante sulle disparità di regolamentazioni in ambito fiscale tra B e LegA2 , se cominciassimo una buona volta a fare regole chiare e non facilmente aggirabili e sopratutto uguali per tutti , sarebbe già un buon inzio ma i signori del basket pensano ad altro come sempre !!!!!


Il Livello del campionato è da valutare , gli italiani non sono molti , sono arrivati dalla Serie A ottimi giocatori statunitensi , altri bravi sono restati e i giocatori della comunità italo-argentina non è detto che sia inferiore a molti italiani , è da valutare insomma è prematuro per me dirlo !!!!!

Edited by Karl Marx - 28/7/2003, 03:51
 
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