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CITAZIONE (William_Munny @ 24/4/2023, 12:08) Beh, credo che mettere al mondo un figlio quando e come si vuole sia un sacrosanto diritto per qualsiasi donna, indipendentemente dal mestiere che fà o dalle attività in cui si cimenta. Sport di alto livello compresi. Dovrebbe essere uno dei diritti basilari della persona a qualsiasi latitudine e livello.
In queste cose si palesa ahimè il dilettantismo (in senso negativo) e l'ingiustizia del mondo sportivo italiano (ma non solo): in qualsiasi ambito, tranne che lo sport, è previsto un periodo di maternità retribuito con la garanzia della permanenza in essere di contratti e condizioni vigenti. Non essendo formalmente professioniste per le atlete ciò non esiste (e temo che nemmeno la riforma in arrivo faccia molto su questa cosa).
Ma la normalità e la civiltà dovrebbero prevedere che una donna atleta può restare incinta quando e come vuole, comunica la gravidanza alla società, entra in maternità retribuita coi tempi e modi previsti per legge per qualsiasi prestazione lavorativa e poi tornerà a giocare dopo X mesi dal parto. E le società, se fanno femminile senior di alto livello, dovrebbero essere pronte ed attrezzate per gestire sia economicamente che agonisticamente questo tipo di evenienze (peraltro in genere molto rare) ... altrimenti perchè mai voler fare femminile senior di alto livello??? Ora però non riesco a capire cosa imputino di preciso i forumisti scledensi a Ndour: il fatto di essere incinta tout court o il fatto che lei non abbia avvertito tempestivamente la società di questa sua condizione (eventualità che, se fosse vera, sarebbe piuttosto grave al di là di ogni altra considerazione). P.s.: correggetemi se sbaglio. Fino alla fine della stagione regolare Schio avrebbe avuto la possibilità di ingaggiare una comunitaria per sostituirla, giusto? |
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