| Caroldi: «La serie A? E’ alla nostra portata» Il nuovo play della Cuomo parla del suo futuro a Latina: giocherò con atleti di grande valore, insieme possiamo fare molto
«Salirò in serie A con Latina» parola di Mattia Caroldi . Il nuovo play della Cuomo , nonostante la sua giovane età (22 anni appena compiuti) ha le idee ben chiare, e non si nasconde: è un tipo schietto, forse un po' guascone, ma dice quello che pensa. Doti che, unite ad un tiro dalla distanza mortifero, ad una notevole velocità e ad un'ampia visione di gioco lo hanno sempre tenuto al top della sua generazione. Caroldi ha frequentato a lungo le rappresentative giovanili azzurre; attualmente fa parte della Sperimentale, dove il cittì dell' Italbasket Carlo Recalcati pesca ogni tanto i ricambi della Nazionale maggiore. Quella del nuovo golden boy pontino, insomma, non è una boutade estiva, fatta per entrare nel cuore dei tifosi. Per giocare a Latina, Mattia ha stracciato un precontratto con Imola, un triennale per giocare subito in LegA2: «Meglio andare in serie A lottando, o trovare già tutto pronto? - chiede tra il serio ed il faceto il nuovo regista nerazzurro - raggiungere l'obbiettivo sul campo è più difficile, ma anche più appagante. L'offerta di Latina è troppo allettante, visto che giocherò in un team con Mauro Bonaiuti , uno dei migliori realizzatori dello scorso anno in B1 e poi con Scrocco, Zivic, Paoli, Agostini: tutti numeri uno nei propri ruoli». Il punto di forza della Cuomo però rischia di essere anche il suo tallone d'Achille: troppi atleti ricchi di personalità nello stesso spogliatoio. Caroldi, il più giovane dei titolari, dalla cabina di regia avrà il compito di gestire i palloni per accontentare i compagni, gente abituata a viaggiare sempre in doppia cifra realizzativa: «E non dimentichiamo che anche a me piace trovare soluzioni in attacco - ride Caroldi - avere compagni bravi non è mai un problema. E' vero, il nostro è un team ricco di talenti offensivi: l'unica cosa che può mettere d'accordo tutti è la vittoria. Il primo obiettivo è fare gruppo, il resto arriverà lavorando insieme giorno dopo giorno». Caroldi ha il piglio del veterano, dote fondamentale per diventare il leader di un team vincente. Nato a Venezia il 22 aprile del 1982, alto 1.85, mancino, Mattia ha iniziato a giocare a Mestre: nel 2000 conquistò la promozione in B2. Due anni fa il trasferimento in Emilia, a Cento (B1) dove è esploso: 463 punti in 32 gare il primo anno, 459 in 30 partite nella stagione appena conclusa. In più 2 assist e 3 recuperi fatturati in media per gara: «Abbiamo scelto un coach e tanti giocatori in grado di ottenere subito risultati di primo piano - interviene il presidente della Cuomo, Bruno Giannelli - l'impegno per la società è notevole e quest'anno metterò pressione sul gruppo per ottenere il massimo».
Intanto trapelano indiscrezioni sulla composizione dei gironi della B1 per il prossimo torneo. I team laziali (Cuomo e Veroli) saranno in compagnia delle neopromosse Matera (Basilicata) e Porto Torres (Sardegna) e della new entry Sant'Antimo (Napoli) che ha rilevato il titolo di Caserta. Poi 4 toscane (Firenze, Pistoia, Siena, Cecina) e 7 emiliane: Imola, Cento, Forlì, Bologna, Argenta, Fidenza e Ozzano. Un raggruppamento meno duro del previsto, con le siciliane, sempre competitive, collocate a Nord: «Le avversarie più temibili? Cento e Veroli - conclude Caroldi - anche se io sono abituato a guardare soprattutto quello che succede in casa mia. La Cuomo ha giocatori e risorse per vincere questo campionato, che siano gli altri a preoccuparsi». Chiaro, come il sole.
di STEFANO URGERA
[Fonte: Il Messaggero]
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