Clede, naturalmente dialogavo con la professionista che, ovviamente, vede solo il lato professionistico del basket, cioè quello dove circolano i soldi (voglio vedere il prossimo anno...).
Per allargare il discorso, prendiamo ad esempio gli USA dove, mi sembra che un po' se ne intendano di Basket. Ogni anno sfornano migliaia di giocatori dalle università, hanno un bacino di utenza di 250 milioni di persone, circolano più soldi che da noi.
Eppure hanno un solo campionato professionistico importante (nel quale, fra l'altro, giocano un discreto numero di atleti non USA); dopo solo leghe con stipendi a gettone, senza A2, A3, B1, B2, C1, C2 e via cantando.
Se vuoi giocare e guadagnare (bene) non ti puoi accontentare di scendere di categoria e trovare qualche "GENIO" che ha trovato i soldi e ti paga quanto nella categoria superiore, magari con qualche professionista che decanta le lodi delle tue doti cestistiche e di sacrificio; devi continuare nella tua crescita cestistica.
Se una società vuole partecipare ad una Lega deve dare garanzia di solidità economica, deve garantire un impianto ed un sold out per alcune stagioni già prenotato; il commissioner ti dà la sua fiducia su dei bilanci certificati (non sulle impressioni epidermiche come il nostro presidente nel caso Papalia ), vengono a controllarti durante l'anno e ti prendono per un orecchio prima che qualche magistrato ci metta l'occhio.
Clede io ti ammiro per l'attaccamento che riversi nella tua squadra (si parla di B2 non di Inter o Milan), ma penso che, chi non guadagna nel basket ma lo segue solo per passione, debba allargare un po' il proprio orizzonte perchè, quando il giochino si romperà, i professionisti troveranno sicuramente un altro Eldorado e gli appassionati dovranno rimettere i cocci a posto.
Ma non è detto che sia un male. Quello sarà il
BASKET VERO.
89...90...91
Edited by scariolo - 4/6/2011, 10:02