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| CITAZIONE (p028374 @ 22/9/2020, 12:23) CITAZIONE (Dutchman @ 21/9/2020, 13:54) anche in questo caso credo sia una affermazione un po’ troppo demagogica scrivere che i bambini sviluppano competitività ed aspettative.Questo dipende a mio parere,più che dalla società,dalle famiglie.. Di certo Olimpia minibasket non alimenta affatto competitività ed aspettative nei bambini. Vorrei solo sfatare questa idea negativa che alcuni hanno,per i bambini è un’esperienza eccezionale. Del settore giovanile non parlo perché,contrariamente al minibasket Olimpia,non posso giudicare in quanto non sono coinvolto CITAZIONE (_ForzaCun_ @ 22/9/2020, 10:31) Senza competitività non si migliora anche nel minibasket, su questo ha ragione Mondoni , che seppur schifato da tutti penso sia un grande istruttore. Su Olimpia onestamente in passato avrei da dire l'ira di Dio, recentemente onestamente hanno dimostrato che investendo già dal settore giovanile riescono a ottenere gruppi più omogenei e già collaudati aggiungendo si pezzi qui e là ma non buttando tutto al cesso come anni passati concordo che aspettative e competitività siano quasi sempre generate dalle famiglie e non dalle società, anche se qualche triste eccezione, ma non mi riferisco certamente all'Olimpia, in questi anni, l'ho purtroppo vista. Ritengo però che il meccanismo di selezione che viene fatto in Olimpia nel minibasket, unito alla ambizione delle famiglie di far giocare il proprio figlio in un contesto così prestigioso, alimentino anche senza volerlo lo spirito di competitività ed agonismo dei bambini. Sono certo che per i bambini che ne fanno parte sia una esperienza fantastica che non scorderanno facilmente, quale bambino che inizia a giocare a basket con entusiamo non vorrebbe indossare una canotta tanto importante. In tutto ciò non vedo del negativo, penso solo sia diverso da quello che io vorrei per i miei figli. Sul fatto che la competitività aiuti a migliorare siamo d'accordo, ma che oggi si vedano sempre di più, rispetto al passato, società o gruppi che sin da 8/9 anni iniziano a spingere molto sull'accelleratore dell'agonismo e del risultato, io lo noto e non so quanto questo possa essere del tutto positivo. Vorrei solo porre alla tua attenzione una domanda che frequentemente mi frulla per la testa,ma ancora oggi non ho saputo dare una risposta. Nella società attuale,e nel mondo scolastico in particolare,si dice che l’apprendimento maggiore di una lingua straniera( vedasi inglese) è ai massimi livelli nei primi anni di istruzione( il figlio di un mio amico dalla 1a elementare faceva 18 ore d’inglese settimanali e 2 di cinese),perché lo stesso discorso non può essere trasportato anche nel basket,ovvero nell’insegnamento dei fondamentali( vedasi palleggio con entrambe le mani,terzo tempo dx e sx,arresto di potenza,arresto a 2 tempi,passo e tiro etc etc)? Alcune società lo stanno facendo,non so quali saranno i benefici in futuro,però vedo dei cambiamenti radicali nel minibasket laddove istruttori come Samaden,Lele Napoli,Davide Destro,Nino Petrosino stanno spostando gli obiettivi e stanno cambiando le metodologie d’insegnamento.
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