Basket Café Forum

UNDER 18 ECCELLENZA 2017-2018

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view post Posted on 26/10/2017, 15:27

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CITAZIONE (Luca DB @ 26/10/2017, 13:19) 
Team ABC Cantù 85 - Robur et Fides Varese 56

Complimenti a Cantù!
Ottima squadra, ben armonizzata che ha impiegato un solo quarto a prendere le misure a Robur, tanto che la partita poteva dichiararsi conclusa al 3° minuto del secondo quarto quando il divario tra le 2 due formazioni era ormai prossimo a 20 punti.
Ho visto un bel giocatore in Chinellato di Cantù, in possesso di buoni fondamentali e che fa "squadra" da solo, per intenderci: quando decideva di andare a canestro era sostanzialmente inarrestabile. Delle 5 squadre viste da me fino ad oggi, Cantù è la migliore in assoluto.
Vedendola mi pareva di ascoltare il concerto per Violino e Orchestra in Re maggiore op. 61 di Beethoven, il solista seppur ottimo senza orchestra non è nulla.
Robur, per contro, è esistita per un solo quarto, il primo, facendo emergere come l'involuzione del gioco, nella ormai cronica mancanza di coralità, renda questa squadra incapace di reggere al cospetto di avversari attrezzati e ben disposti in campo per tutta la partita.
La pallacanestro è un gioco di squadra sia in difesa che in attacco, i roburini hanno perso questa caratteristica da ormai 3 partite, urge bagno di umiltà.
Il punteggio dei quarti (23-20; 52-29; 71-44).
Da ultimo: hanno giocato tutti e questo è positivo.

Confermo che Cantù è sicuramente la squadra "corazzata" del girone A, soprattutto nel momento in cui è riuscita a battere anche se di misura Legnano (mi sembra di un paio di punti).

ABA è probabilmente l'altra squadra del girone A meglio "attrezzata e strutturata", che nonostante abbia perso centimetri e chili rispetto lo scorso anno, sta attuando una buona organizzazione di gioco, soprattutto in virtù delle numerose assenze di spessore tra i 2000.

Non me ne vogliano le "varesine", perché nonostante abbiano perso entrambe contro ABA, hanno sicuramente tutte le possibilità e i mezzi per rifarsi nel proseguo del campionato.

Ritengo sia comunque un buon torneo così come lo è il girone B, sempre all'altezza della migliore Eccellenza lombarda.
 
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view post Posted on 26/10/2017, 22:21

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Bella partita quella tra Bluorobica e Desio, Bergamo parte subito forte 9/0 e time out di Desio che cerca di rientrare più determinata ma no riesce mai ad accorciare le distanze e e il primo quarto si chiude con Bergamo avanti di una decina di punti. Si torna in campo e Bergamo continua a macinare gioco, il coach fa ampie rotazioni e a tratti ci sono 3 e anche 4 2002 in campo si va al riposo lungo con Bergamo che conduce 42/24 al rientro in campo Desio indugia un po' a liberare il campo resta il n.9 a provare gli ultimi tiri da tre e poi si capisce il perchè. Desio comincia con lo schierarsi a zona e questo manda nel pallone l'attacco orobico ma è il n.9 di desio che ammazza Bergamo con una serie di bombe da ovunque, una macchina da guerra e Desio si avvicina parziale di 23 a 9 e il terzo quarto si chiude sul 51/47. Bergamo sembra accusare il colpo e Desio non si fa sfuggir l'occasione e passa avanti sul 52/51. Bergamo non ci sta e ricomincia piano piano a macinare punti fino al finale di 71/65. Qualche rimbrotto del pubblico di Desio sul l'arbitraggio che mi pare essere stato soltanto incomprensibile ma equo e tutto sommato senza sviste plateali. Primi due quarti da incorniciare per Bergamo ultimi due da rivedere ma siamo primi e quel choc fa siamo primi anche grazie al supporto di 7/12 classe 02
 
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TheObserver
view post Posted on 27/10/2017, 07:11




CITAZIONE (rosu @ 26/10/2017, 23:21) 
Bella partita quella tra Bluorobica e Desio, Bergamo parte subito forte 9/0 e time out di Desio che cerca di rientrare più determinata ma no riesce mai ad accorciare le distanze e e il primo quarto si chiude con Bergamo avanti di una decina di punti. Si torna in campo e Bergamo continua a macinare gioco, il coach fa ampie rotazioni e a tratti ci sono 3 e anche 4 2002 in campo si va al riposo lungo con Bergamo che conduce 42/24 al rientro in campo Desio indugia un po' a liberare il campo resta il n.9 a provare gli ultimi tiri da tre e poi si capisce il perchè. Desio comincia con lo schierarsi a zona e questo manda nel pallone l'attacco orobico ma è il n.9 di desio che ammazza Bergamo con una serie di bombe da ovunque, una macchina da guerra e Desio si avvicina parziale di 23 a 9 e il terzo quarto si chiude sul 51/47. Bergamo sembra accusare il colpo e Desio non si fa sfuggir l'occasione e passa avanti sul 52/51. Bergamo non ci sta e ricomincia piano piano a macinare punti fino al finale di 71/65. Qualche rimbrotto del pubblico di Desio sul l'arbitraggio che mi pare essere stato soltanto incomprensibile ma equo e tutto sommato senza sviste plateali. Primi due quarti da incorniciare per Bergamo ultimi due da rivedere ma siamo primi e quel choc fa siamo primi anche grazie al supporto di 7/12 classe 02

Dato che io non capisco una beata fava di basket, vi rimando al commento di Nicholasurfe su BAND OF BROTHERS per avere il polso 'reale' della partita Bluorobica/Desio... Altro che 'bella partita'! (anche se ad un certo punto spettacolare!). Santo Ursulo subito! Per Bluorobica posso solo dire che la zona di Desio ha mandato in tilt i ragazzi, sembravano paralizzati, poi il solito Ursulo ha letteralmente devastato attaccando verticalmente e permettendo la ripresa, della squadra e del vantaggio. É lui che fa la differenza, non 'l'apporto dei 2002'... Per loro ancora tanto lavoro da fare, tecnicamente, fisicamente e mentalmente.
 
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view post Posted on 27/10/2017, 07:54

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CITAZIONE (TheObserver @ 27/10/2017, 08:11) 
CITAZIONE (rosu @ 26/10/2017, 23:21) 
Bella partita quella tra Bluorobica e Desio, Bergamo parte subito forte 9/0 e time out di Desio che cerca di rientrare più determinata ma no riesce mai ad accorciare le distanze e e il primo quarto si chiude con Bergamo avanti di una decina di punti. Si torna in campo e Bergamo continua a macinare gioco, il coach fa ampie rotazioni e a tratti ci sono 3 e anche 4 2002 in campo si va al riposo lungo con Bergamo che conduce 42/24 al rientro in campo Desio indugia un po' a liberare il campo resta il n.9 a provare gli ultimi tiri da tre e poi si capisce il perchè. Desio comincia con lo schierarsi a zona e questo manda nel pallone l'attacco orobico ma è il n.9 di desio che ammazza Bergamo con una serie di bombe da ovunque, una macchina da guerra e Desio si avvicina parziale di 23 a 9 e il terzo quarto si chiude sul 51/47. Bergamo sembra accusare il colpo e Desio non si fa sfuggir l'occasione e passa avanti sul 52/51. Bergamo non ci sta e ricomincia piano piano a macinare punti fino al finale di 71/65. Qualche rimbrotto del pubblico di Desio sul l'arbitraggio che mi pare essere stato soltanto incomprensibile ma equo e tutto sommato senza sviste plateali. Primi due quarti da incorniciare per Bergamo ultimi due da rivedere ma siamo primi e quel choc fa siamo primi anche grazie al supporto di 7/12 classe 02

Dato che io non capisco una beata fava di basket, vi rimando al commento di Nicholasurfe su BAND OF BROTHERS per avere il polso 'reale' della partita Bluorobica/Desio... Altro che 'bella partita'! (anche se ad un certo punto spettacolare!). Santo Ursulo subito! Per Bluorobica posso solo dire che la zona di Desio ha mandato in tilt i ragazzi, sembravano paralizzati, poi il solito Ursulo ha letteralmente devastato attaccando verticalmente e permettendo la ripresa, della squadra e del vantaggio. É lui che fa la differenza, non 'l'apporto dei 2002'... Per loro ancora tanto lavoro da fare, tecnicamente, fisicamente e mentalmente.

wow
 
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view post Posted on 27/10/2017, 10:49




Non sento, non vedo e non parlo, ma un battuta me la concedo.
Premesso che la partita tra l'Aurora e la Bluorobica non l’ho vista (e, per questo, da delfino curioso ammetto “reale” la testimonianza di Rosu, quanto quella di citata da TheObserver, perché di pari dignità sono, quanto quelle di ciascun altro chiacchierone che naviga in questi lidi. Lidi di ciancia, sia chiaro), ma mi permetto di osservare che l’idea che una partita possa essere stata diversamente bella o brutta in ragione dello sguardo di chi la colta, non solo è normale, ma è anche giusto. In questo elementare, ma ampio termine, vi è la risposta ad aspettative che sono del tutto personali e contingenti, sia che si provengano da “addetti ai lavori”, da tifosi o da spettatori neutrali (anche se neutrali non lo si può essere mai, perché alla fine l’animo umano da una parte si schiera, anche solo per non schierarsi). Il giudizio su ogni partita è semplicemente il risultato di come i nostri pensieri, sentimenti e atteggiamenti siano influenzati dalla presenza oggettiva (ciò che accade in campo), immaginata (ciò che è atteso) o implicita (ciò a cui si attribuisce significato), che definiscono la nostra percezione della partita.
La partita sarà stata dunque tanto più bella, quanto da noi partecipata e condivisa. Nel caso, poi, di una partecipazione elettiva (propria di chi è tifoso e genitore di un atleta allo stesso tempo), la condivisione è condizionante, perché espressione di una partecipazione comune ad un progetto, una tensione d'insieme, un essere d'accordo, un'esperienza che affratella (non credo che il termine esista, ma fa rima con frittella e, solo per questo, merita la stessa dignità di “petaloso”) ed è vissuta a un tempo da più punti di vista diversi e, perciò, più ricca, fertile di discernimento e di emozione comunicante. Per contro, se tutto ciò non accade, sarà per noi brutta. Indipendentemente dal risultato finale. E, credetemini, viste le recenti esperienze, so di cosa parlo.

Allo stesso tempo, colgo l’occasione per spezzare una lancia a favore dell’amico Enzo Ceruti, l’uomo seduto al fianco del coach sulla panchina di Desio, senza per questo nulla togliere a Cogliati. Enzo chi !?! L’artefice della zona, spiegata ai ragazzi solo nell’allenamento di finitura la sera precedente al match. E’ un uomo di grandissima esperienza, che ha vissuto il basket ragionato è lo ha visto, piano piano, involvere al limite del “run and shoot”.
Invero, nel basket le regole del gioco sono facili da apprendere, ma il gioco può essere estremamente complesso dal punto di vista strategico e tattico. Di questa complessità, la difesa ne è fondamento. In particolare, la difesa a zona è elemento tattico che richiede una grande elasticità mentale ed una grande preparazione fisica. La difesa a zona applica i principi della difesa a uomo, ma sposta la lettura del gioco dall’avversario (contrasto) alla palla (linea di passaggio). E’ complessa in ogni sua versione e richiede lo sviluppo di un percorso formativo di alto livello, affinché i concetti siano chiari e, quindi, assimilabili da parte dei ragazzi. Perché, dunque, demonizzarla od attribuirle attributi negativi. E’ un completamento del bagaglio difensivo, da inserire nel momento in cui i fondamenti della difesa individuale sono ben radicati. Allo stesso tempo, la difesa a zona completa il gioco d’attacco, poiché impone una tattica, una strategia nella determinazione di scelte nelle diverse situazioni di penetrazione, di tiro, di passaggio e, soprattutto, di gioco senza palla, perché con punti di riferimento differenti rispetto ad una attacco contro la difesa a uomo. Oggi, la si disprezza perché non la si conosce, non la si sa insegnare e, dunque, non la si sa attaccare. Uccide lo spettacolo? Assolutamente no. Provocatoriamente, direi che è piuttosto il tiro da oltre l’arco ad annullare il gioco e, quindi, a mortificare lo spettacolo.
Il futuro della pallacesto è dunque lo “run and shoot”? Ne prendo atto. Non dico che non piacerà, perché piace ai più già ora, ma bisogna almeno avere l’onesta intellettuale di ammettere che se al basket si toglie la tattica e si punta solo sulla tecnica, si tratta di un altro sport.

Sui ragazzi, non vorrei dire, se non fare un rilievo. Premesso che sui due ragazzi citati, ho solo pensieri positivi, sia per doti sportive e personali, provate in prima persona e testimoniate da chi li ha avuti vicino, pongo, però, un rilievo. In tempi recenti (interzona e finali nazionali), ho avuto l’occasione di osservare tre loro gare, rilevando le prestazioni con il filtro di un algoritmo che mi è stato dato da una società professionistica, che ha manifestato un certo interesse si di loro. Di sicuro, il software è stato “calibrato” a cercare il percentile di specifiche caratteristiche da questa attesa, ma a dispetto dell’esuberanza fisica e dello spettacolo di potenza offerto dall’uno rispetto dall’altro, i numeri hanno mostrato una diversa evidenza. Nell’economia del gioco era emerso il reale contributo fattivo sulla partita del ragazzo di Desio e ridimensionato quello del ragazzo (allora) di Milano. Questo, con la partita di ieri non ha che vedere, ma vuole solo sottolineare come ogni giudizio venga fatto sui ragazzi abbia un valore privo di valore. Valutare un ragazzo, oggi in cammino lungo il suo personale processo di crescita, è impresa difficile già per chi di questo ne fa un’arte, ardua per un mestierante, improba per ognuno di noi. Senza offendere nessuno, qui si può solo parlare di fantabasket e di figurine, con educazione, pseudo competenza ed ironia.
Ogni ragazzo è di per sé fondamento della squadra, per ogni goccia di sudore che versa e per il coraggio che mette in campo, perché semplice, vero e umano, perciò anche appassionante.
A presto.


Nota: per quanto detto, la mia partita più bella è stata quando quando i brutti hanno vinto: 1985 Georgetown-Villanova, finale della NCAA. Una sfida tra un gruppo di atleti magnifici, campioni in carica, già destinati ai professionisti della NBA, e una compagine di improbabili sfidanti destinati alla sconfitta. Tutti sono sicuri che il risultato fosse già scritto, me compreso. E invece. Quella partita è stata l’emozione di una grande impresa sportiva, in un’epoca della pallacanestro ancora senza un limite temporale entro cui concludere l’azione offensiva e senza linea dei tre punti. Quale è stata la vostra?... lieve nota a margine della partita di una allenatore vincente: “We should forget about small efficiencies, say about 97% of the time: premature optimization is the root of all evil. Yet we should not pass up our opportunities in that critical 3%. A good coach will not be lulled into complacency by such reasoning, he will be wise to look carefully at the critical game; but only after that game has been identified”. (Rollie Massimino, coach Villanova)


Nota1: anni dopo, ho avuto la fortuna di vivere dal vivo l’emozione della finale del 2016, quanto anche l’NBA si è fermata in campo per assistere all’ultimo minuto della finale NCAA. Una grande emozione, condivisa coni miei ragazzi, tra hot dog e DP Pepper soda. Di meglio non c’è.

Nota 2: In merito al tema della comunanza ed al significato di partecipazione condivisa, il canale danese Tv2 Denmark ha realizzato uno spot dal titolo 'All that we share', tutto ciò che condividiamo. Nel filmato persone molto diverse tra loro vengono riunite nello stesso luogo. Inizialmente sono tutti divisi in rettangoli delimitati, ma dopo qualche domanda scopriranno di avere molte più cose in comune con gli altri di quante avessero immaginato

http://cdn.flv.kataweb.it/repubblicatv/fil...marcavabene.mp4

Nota 3: In merito al programma allora utilizzato, mi è stato spiegato che il software cerca di evidenziare la correlazione tra risultato sportivo di un giocatore (performance individuale) nel tipo di gioco (schema) praticato dalla squadra, in rapporto ai minuti giocati e omogeneizzando ruolo, prestazione e leadership (chiamata di giochi od aiuti), al fine di una corretta valutazione economica dell’investimento sul ragazzo. Alla mia richiesta di un approfondimento, dopo un sorriso di circostanza, mi giunto un fermo e categorico NIET!
 
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view post Posted on 27/10/2017, 11:20

forumista del millennio

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la tua difesa della zona è ben argomentata ma il basket più affascinante pare possa essere definito l'NBA dove esistono i 3 secondi difensivi e in ogni caso anche in Eurolega io di zona ne vedo davvero poca, quasi niente. e allora come la mettiamo? è vero è una strategia, è vero per farla bene ci vuole molta intelligenza e molto allenamento, ma Desio se l'ha insegnata il giorno prima non voleva fare "quella" zona, voleva avere un mezzo di distruzione di massa dell'avversario. a che prezzo? ne vale la pena? quando arrivi ad un livello molto alto la zona o non esiste perché è vietata o viene usata pochissimo. e allora credo che insegnarla ai quindicenni non sia una gran cosa. basta guardare il basket giovanile italiano per capire che già a 14 anni ci sono coach che insegnano la zona e la fanno praticare a lungo e questo per me è un disvalore, con una frase ad effetto dico che crea degli sfigati ma è ovvio che si tratta di una iperbole. io credo che la zona debba essere vietata a livello giovanile ma è un pensiero che non ha la sua ragion d'essere in una crociata di principio assolutamente discutibile è perché credo che sia di fato un modo per non insegnare ai giocatori a difendere e io invece ieri ho visto Bluorobica che con i suoi ragazzini 02 che secondo alcuni hanno giocato male ha costretto Desio a 24 punti in due quarti con una eccellente difesa a uomo
 
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Stid
view post Posted on 27/10/2017, 17:32




Conosco bene ed, in parte, condivido la tua opinione (ti confesso che ti seguo e già in altri spazi così ti sei espresso su questo argomento), ma la mia non è una difesa della “zona”. Semmai, è la difesa di un’idea di gioco, sia esso di attacco o di difesa, più complesso, in equilibrio tra tecnica e tattica. Tra l’altro, se ci pensi, questo è un equilibrio necessario per consentire di mantenere in gioco anche chi ha meno centimetri o muscoli, ma più testa e testosterone. Naturalmente, se l’obiettivo del gioco a livello giovanile é la crescita di un ragazzo sia nella dimensione sportiva, sia nella dimensione caratteriale e relazionale. Poi, sarà il professionismo a fare selezione, ma intanto, si alimenta un movimento oggi altrimenti ed evidentemente sterile.
In America, che mi citi, a livello liceale e collegiale la difesa a zona é praticata. Per contro il professionismo della enbiéi ha altre logiche e persegue altri fini. Nel gioco slavo giovani, qua e là richiamato, giocano a zona a uomo ed a ruba bandiera. Io rimango un purista del movimento e del gesto di squadra e, ti confesso, mi piacerebbe vedere a già a 17/18 anni una capacità di gestione delle contingenze in campo, dal cambio repentino del proprio gioco, alla comprensione della linea di condotta arbitrale. In fondo, parliamo di ragazzi che, a quest’età, spaziano dalla matematica alla filosofia. Possono, dunque, usare la testa, mentre le gambe corrono (lo fa anche mio zio bersagliere, tra l'altro con una tromba in mano, e, ti assicuro, è molto meno atletico di loro). Vedi, la differenza tra noi è che tu t’incazzi perché vedi una difesa schierata a zona, mentre io ne prendo atto (magari commento che è fatta male) e, piuttosto, m’incazzo perché la riposta non è tattica, ma semplicemente fisica. Ci sono mille è più modi per attaccare una difesa a zona, ma quello che i ragazzi sanno fare è solo forzare un ingresso in area, prendere atto che quello che facevano a 12 anni non serve più a molto, trovare un varco per lo scarico al compagno in periferia e sperare nelle sue capacità balistiche. Azz, che bel gioco!
Certo, per attaccare una zona servirebbero dei centri e dei play, ma non se ne formano più. Abbiamo un mondo di ali, alte o basse, che corrono e tirano. Poi qualche guardia tuttofare. Intanto i lunghi giocano a pallavolo ed i ragazzi si divertono sempre meno. E’ vero, il basket sta cambiando e l’indirizzo è quello delle grandi rotazioni e del tiro da lontano. Piace? Ne prendo atto, ma questa scelta non è figlia di un processo implementativo del sistema di gioco, ma di una sua estrema semplificazione. Nei campionati scolatici americani, si è arrivati a dare due soli punti al tiro da tre, perché questo non diventi il fine dl gioco.
Non entro nel merito della partita che, ripeto, non ho visto, ma converrai con me che oggi grande parte della difesa a uomo praticata dalle giovanili è molto fisica e poco tecnica. Dunque, non è sempre formativa, ma esprime semplicemente una dote atletica.
Del Desio ho citato l’amico Enzo, perché lo ritengo un ottimo allenatore. Uno dei pochi che sanno ancora formare giocatori e che, oggi, dovrebbe formare gli allenatori. Ma questo è un mio parere. L’ha presentata il giorno prima, forse perché questo gli è stato chiesto e se una misera difesa dispari, preparata in un pomeriggio, può mettere in crisi la forza fisica e la qualità tecnica dell’armata orobica, perché “mezzo di distruzione di massa dell'avversario”, beh, amico mio, lasciamelo dire ... il limite è nell’attacco non nella difesa (occhio, questa mia è solo provocazione).
A "livello alto", la zona non esiste perché la maggior parte degli allenatori non la sa preparare e gli americani in squadra neanche ci provano a praticarla. Considerato il livello medio dei nostri ragazzi, che tu ci creda o no, in campo comandano loro. Dunque, ci si adatta, non si sceglie. Parliamoci chiaro, se Milano chiama in campo Cusin (che tra l’altro a me piace ed è simpatico), qualcosa non mi torna del basket spettacolo del nuovo millennio.
Che poi ci siano allenatori “cagnacci” che a 14 schierano i bimbi a zona è una realtà, ma il problema sono loro, non il gioco.
Lo stesso farà giocare i suoi 5 migliori giocatori il più possibile, allungherà la difesa nella metà campo offensiva con un pressing a tutto campo, permetterà solo ai migliori giocatori di gestire la palla e tirare, costringerà i tuoi giocatori più alti e grossi a giocare solo in post ed a rimbalzo (per poi abbandonarli appena non saranno più tanto alti e grossi, perché inutili), farà solo eseguire schemi offensivi e, peggio del peggio, cercherà di intimidire i giovani arbitri, cosicché essi siano troppo spaventati per fischiare contro la sua squadra.
Credo che, iperbole per iperbole, è così che si creano degli “sfigati”(traduco in non capaci) e non dei giocatori.
Enzo mi ha confermato la bontà dei ragazzi di Bergamo, raccontato un poco del Desio ed affascinato dal ragazzo che si è allenato con i senior. Mi è spiaciuto non esserci, perché, zona o non zona, credo che mi sarei divertito.
Scusami, ma se mi vedi schierato dalla parte del torto (la zona), è solo perché avevo compreso “torta”.
A presto.

Edited by Stid - 27/10/2017, 22:31
 
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view post Posted on 27/10/2017, 21:28

forumista del millennio

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Son sereno, ho le mie idee e rispetto le tue. la zona non mi fa incazzare mi mette tristezza e più sono giovani le squadre che la fanno più mi rattrista. Talento sprecato per l'ambizione di coach poco bravi. E sia chiaro se la vieterei fino agli U15 compresi sicuramente la accetto di più negli U18. Anche se mi deprime.
 
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Stid
view post Posted on 27/10/2017, 21:42




Messa così, é perfettamente condivisibile. Qualcuno spenga la luce in fondo al tunnel. Che sennò, mi sa che ci troviamo. 😊
 
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view post Posted on 28/10/2017, 23:02

esordiente

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Mi dispiace rosu io la partita l'ho vista , sicuramente ci sono dei 2002 buoni a bergamo, la partita è stata fatta dal vostro play che poi è dovuto uscire per falli e dalla montagna umana graziato da un arbitro che non ha visto il suo plateale quinto fallo, questo non lo dico io ma il vostro allenatore che davanti a tutti ha rimproverato dalmeida dicendo di ringraziare l'arbitro che l'aveva graziato.
desio è partita male ha continuato male se vuole combinare qualcosa e meglio che si svegli presto. Non c'è stato gioco solo conclusioni singole che vanno bene al campetto ma non a formare un gruppo che gioca a basket , bergamo sicuramente da questo punto di vista è molto più avanti fa giocare tutti i suoi uomini e gli da responsabilità complimenti al direttore d'orchestra.
 
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view post Posted on 28/10/2017, 23:17

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Io ho visto due buoni quarti iniziali poi il buio e magari qualche errore del regista ma penso di avere compreso le sue intenzioni e alla fine l'ha portata a casa e no era semplice. Anche io da Desio mi aspettavo di più ma devo dire che la difesa di Bergamo nei primi due quarti è stata molto efficace e credo sia stata la nostra di fesa a limitare Desio
 
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view post Posted on 28/10/2017, 23:40

esordiente

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Sono d'accordo grande difesa di tutti i ragazzi non si poteva pretendere altri due quarti come i primi due, desio non ha giocatori 2002 e questo porterà ad un buco pesante nelle prossime stagioni, molti 2001 non sono da eccellenza e per disgrazia loro non sono allenati da eccellenza quindi il risultato è davanti agli occhi di tutti, onore a bergamo che poteva schierare palumbo e non lo ha fatto, a differenza di legnano che all'inizio sembrava non dovesse mettere berra in under 18 cosa che alla prima partita difficile tac la infilato purtroppo gqli è andata male con cantu buonanotte alla prossima
 
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view post Posted on 29/10/2017, 09:20

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Non so Desio fino allo scontro con all'ultima di andata era prima come noi. Credo che l'esito di una partita sia dettato anche da episodi e loro hanno molti centimetri in meno e soffrono a rimbalzo. Non sarei troppo severo

E nemmeno troppo ottimista. Però che Bello essere primi!
 
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Luca DB
view post Posted on 31/10/2017, 20:00




Robur et Fides Varese 62 - Pallacanestro Varese 73

PallVa vince con merito al Campus, vendicando la sconfitta dell'andata.
Una PallVa attenta e concreta fa suo il derby varesino mai in discussione, giocando e difendendo di squadra con un Ivanaj incisivo.
Robur, ormai in preda ad un'involuzione inspiegabile rispetto a quella ammirata nelle due partite iniziali, continua a non giocare di squadra offrendo una difesa a maglie larghe che immancabilmente viene battuta dai tagli dal lato debole; lascia perplessi l'approccio alla gara, la poca intensità difensiva e l'individualismo offensivo insieme alle poche rotazioni, soprattutto negli ultimi due quarti.
Il punteggio dei quarti (12-21; 29-46; 47-60)
 
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Play basket
view post Posted on 1/11/2017, 15:40




Scusate se disturbo... ma essendo stato via per lavoro un anno intero e all'epoca seguivo parecchi ragazzi del 2000. Riguardando un po tutti i router ho notato che sono rimasti veramente in pochi... Non dovrebbe essere il loro ultimo anno di giovanili? Da Armani a bergamo passando da Cantù e Desio per non dimenticarci di Aba e Varese e addirittura virtus che non c'è... Qualcuno sa dirmi dove sono i 2000
 
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130 replies since 22/9/2017, 16:38   38602 views
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