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| Ci è mancata tanto la saggezza tattica del capitano, che in una partita come questa sarebbe stato oro colato soprattutto in attacco (in difesa avremmo fatto comunque fatica). Ci è mancato Basile, chiaramente non al meglio fisicamente. Latita ancora Campbell, che non riesce a rendersi pericoloso in attacco: rifiuta tiri aperti (che comunque non sono nelle sue corde), non riesce a battere l'uomo ed in difesa arranca.
Bene McGee a sprazzi, ma è un giocatore di striscia dal quale puoi andare quando entra in ritmo: lo abbiamo fatto per gran parte del secondo tempo ed ha funzionato, poi ci ha abbandonato sul più bello con 0/3 dall'angolo, 0/4 se consideriamo la bomba annullata per aver pestato la linea (vorrei rivederla). Discreta la prova di Pecile, che non viene premiata dalla tripla in&out dall'angolo, ma non possiamo aspettarci di certo che sia lui a vincere le partite.
Abbiamo sofferto la rapidità dei piccoli nel primo tempo, salvo quando McGee ha cominciato a difendere forte su Mussini e lo stesso Pecile è riuscito a contenere sorprendentemente Della Valle. Male la difesa su Diener: prima, ahimè, quella del Baso (per i motivi di cui sopra), poi quella di Henry che nei momenti decisivi ci ha dato tanto in attacco sacrificando però la parte difensiva.
Hunt continua a dare il suo, le sue prestazioni restano sempre sporcate dai tiri liberi. Oltre ai canestri pesanti di Drake, la vera spinta per Reggio Emilia è arrivata da Polonara coi suoi rimbalzi offensivi e tap-in.
È una sconfitta che può starci vista la qualità dell'avversario, ma che arriva in un momento delicato e che ci costringe a seguire con più attenzione la partita di domani a Trento.
Nota a parte per il pubblico: non mi aspettavo così tanta gente, soprattutto da Capo d'Orlando. Probabilmente l'esodo più significativo della nostra storia.
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