AQUILA BASKET TRENTO

Paragoniamo due partite:
a Roma, e l'ultima con Milano.
A Roma la squadra gioca male, ma Mitchell è in forma strepitosa, e se la vince da solo.
Con Milano siamo lì, attaccati coi denti, però stiamo lottando bene di squadra, e Mitchell decide di fare come con Roma: 1 vs.5. Ed è un cesso di finale.
Considerazione immediata: Mitchell non è in grado - o non vuole - di decidere quando un po' di egocentrismo è necessario, ed allora ci deve pensare l'allenatore, a lasciarlo andare libero se la squadra è impappinata, ma a frenarlo ( magari togliendolo ) quando la squadra sta lottando bene.
Decisioni difficili, ma siccome questo sta succedendo dall'inizio del campionato, mi sembra una questione tutt'altro che secondaria.
p.s.: Youg contendeva a Mitchell il primato dei punti, a Caserta, ma non vincevano una partita.
Da quando l'hanno tagliato, hanno fatto 3 su 5.
Discorso estremo, che non vale per Trento, ma che può suggerire qualcosa, per il "contenimento" di un campione indiscusso ma poco autoregolato.

Ho visto giocare Mitchell non solo quando ha demolito Caserta , ma anche in alcuni video della Lega .

La differenza tra lui e Young è che almeno il vostro quando segna esulta ed il suo ego sembra comunque un fattore trainante .

Young era fine a se stesso , esultava solo quando era il momento di farsi la doccia..ed il suo ego era trainante solo per i suoi contatti instagram .

Chi tocca Mitchell muore?

Mettiamola così:
spesso Tony ci fa vedere cose meravigliose.
Ma forse altrettanto spesso fa sparire il gioco di squadra che ha reso "bella" Trento.
Non so se ci si rende conto di questo scambio, che lo stesso Buscaglia sembra favorire.
C'è chi, per vedere le meraviglie di Tony ( che a volte riescono, a volte no ) è disposto a "dimenticare " il gioco di squadra, e chi, come me, vuole vedere il collettivo in primis.
Io - lo ripeto, se non fosse ancora evidente - non sono "contro" Mitchell....non sono così stupido!
Però vorrei che certe sue testardaggini fossero limitate, e ricordo che avvengono quasi sempre nei finali, in modo a volte deleterio.
Se Mitchell fa cavolate all'inizio - ma poi in genere si riprende - è una cosa, se le fa nei finali un'altra.
Insomma, vorrei che nell'ultimo quarto si fosse più attenti a come opera, per indurlo a giocare più di squadra, o togliendolo quando s'intestardisce.
Più che una posizione "contro" di lui, mi sembra una posizione a favore della squadra.

Io credo che la questione Mitchell possa essere così riassunta accontentando tutti:
1) è un giocatore straordinario -
2) a volte i suoi limiti sono ( tutti ) di testa -
3) sa dare uno spettacolo unico ( o quasi: ricordiamo certe giocate volanti di Owens, e qualche spunto di Pascolo e Spanghero ) -
4) può risolvere le partite anche da solo, ma nell'ultimo quarto il suo atteggiamento solipsistico a volte rischia di diventare pericoloso per la squadra ed il successo, ed è allora che può diventare necessario limitarlo.
Il punto che invece ci divide è quello del riflesso sul gioco di squadra:
è innegabile che, come rilevano anche Ubik e Kid, la squadra a volte si "sieda" su di lui, e non sappiamo quanto Tony sia la causa e quanto invece l'effetto di uno schema voluto.
Forse all'inizio era la prima delle due ipotesi, mentre ormai mi sembra che, su indicazione di Buscaglia, prevalga la seconda ipotesi, ed io non sono tanto contento ( anche se conto zero ).
Nella partita in cui Mitchell non era entrato ( a Pistoia, mi pare ), avevo visto una reazione di squadra eccezionale, da "vecchi tempi", con grande distribuzione dei compiti, ma è anche vero che in quel momento l'avversario era certamente in tono minore.
Concludo all'unisono con Kid:
" se devi fare il galletto, fallo all'inizio", o insomma nei primi tre quarti, ed aggiungo: "fallo alla fine solo se vedi che la squadra proprio non ce la fa".
E per prendere le opportune decisioni ci vuole più presenza intellettiva e/o più sorveglianza da parte dell'allenatore.

Forray è bravo nel rubar palla e dirigere la ripartenza....ma ormai gli altri lo sanno, e ci lasciano fare ben poco il gioco veloce in transizione.
Allora, a difesa avversaria velocemente rischierata, interviene quello che scrivi tu, e sono guai, e direi che la cosa diventa una scusante.
Insomma, sono d'accordo con ciò che scrivi, ed aggiungo che in questo girone di ritorno, stando così le cose ( Trento non riesce quasi più a sorprendere come squadra ), sarà più difficile fare punti.
Speriamo negli scontri casalinghi con squadre non eccelse, dove un Pascolo può contribuire a fare la differenza, e non riescono a contenere Tony.

Non c'è dubbio.
Però l'appetito ( dicono ) vien mangiando........
e vincere ancora 6 partite su 13, con le stesse ( più o meno ) con cui abbiamo vinto all'andata non pare impossibile.