|
|
| CITAZIONE (Casciaball @ 23/5/2015, 13:34) Questo è proprio il punto di riflessione che riguarda tutto lo sport giovanile agonistico. Oggi più che categoria Eccellenza la rinominerei "Eccesso"; guardate come negli ultimi 15/20 anni e' cambiato il modo di giocare: calcio, tennis, basket, nuoto, atletica, sci, ciclismo, ecc., non parlo solo di tecnica, ma di prestazioni, velocità, preparazione atletica, recupero fisico, potenziamento e altro. Domanda e offerta: se a 16anni non sei già un fenomeno non diventerai nessuno, e allora giù con gli allenamenti e quant'altro; le Società e spesso gli stessi genitori che lo chiedono, la squadra deve essere vincente ad ogni costo, deve saper asfaltare gli avversare al grido di Rocky Balboa "non fa male, non fa male". Si è vero! Siamo all'esasperazione, ma non è forse quello che vogliamo? (Ovviamente sto molto generalizzando, grazie a Dio). Ma è anche vero che in certi settori già a 14 anni chiedono l'aiutino medico per migliorare le prestazioni, ci siamo capiti, e qui abbiamo toccato il fondo.
P.s. Per fortuna il basket è ancora uno degli sport più pulito. Purtroppo è la solita questione:genitori che riversano aspettative esagerate sui figli,con introproiezioni su quello che avrebbero voluto essere e non sono stati;oppure mancanza assoluta di cultura sportiva,per cui importante è vincere e basta,o ancora una malintesa interpretazione del "sogno americano" tale per cui se non sei il primo non conti. Poi fra le società alcune cavalcano queste storture ed alimentano illusioni senza senso logico,perchè sanno meglio di tutti che dalla base solo qualche predestinato raggiungerà il professionismo che da da vivere;gli altri nel migliore dei casi vivacchieranno il leghe minori,dovendo fare i conti con l'inserimento nel mondo del lavoro oltre i 30/35 anni,con tutte le difficoltà che ciò comporta,sopratutto ai giorni nostri. La maggior parte finirà nelle minors,se non smetterà prima deluso nelle aspettative;ed allora che bisogno c'è di queste esasperazioni a 13/14 anni?
|
| |