Aurora Desio 49 – 56 Leonessa Brescia
Caro b.b.l., come me forumista di primo pelo, non credo che sia stata solo una questione di cuore; i leoncini hanno giocato bene, con testa, concentrazione e la giusta “tensione” agonistica. Desio, no. Sicuramente, ai brianzoli la lunga pausa natalizia ed il turno di riposo non hanno giovato e, probabilmente, con le feste è anche passata quella giusta tensione agonistica che si era vista nelle ultime partite. Brescia si è presentata con la convinzione di non lasciare nulla d'intentato, mentre Desio già pensava al prossimo turno, dando per scontato ciò che scontato non lo è mai. Visto con occhi orange&blue, i primi due quarti sono stati ben giocati da entrambe le parti, con i brianzoli che fanno vedere quanto di buono avevano già mostrato nell'ultimo incontro ed i bresciani a rispondere, colpo su colpo, ai canestri dei brianzoli.
Rientrati dal riposo, Desio si attendeva un calo da parte dei leoncini e, per tutta risposta, Brescia ha aumentato la propria intensità di gioco, mantenendo alti i ritmi ed aggredendo i brianzoli già nella loro metà campo.. Sotto pressione, Desio è andata in crisi e … ha smesso di giocare. E' venuto meno il gioco corale di squadra ed ha preso il sopravvento il gioco individuale. Dimenticato il gioco di squadra, Brescia, presi 7 punti di vantaggio, non ha avuto difficoltà a controllare i brianzoli. Nel quarto parziale di tempo, Desio rientra in partita a – 4, ma sceglie la strada del tiro da lontano, mentre Brescia gioca per i lunghi sotto canestro. Un gioco più semplice, da vecchia scuola, ma sicuramente più efficace e recupera in un paio di minuti i 7 punti di vantaggio, che le consentiranno di portare a casa la partita. In sintesi, Brescia, voto 7, Desio, voto 6-. Per le giacchette grigie un bel 6 pieno (7 l'uno, 5 l'altro), con una bella prestazione del più giovane (a occhio e croce, sedicenne), sempre lucido ed “indifferente” alle voci della panchina e del tifo bresciano, numeroso e partecipe (comunque corretto).
Che dire, questo è oggi il limite dei brianzoli. Nella difficoltà, la squadra viene lasciata nelle mani dei ragazzi ed il gioco scivola inevitabilmente dal parquet al parchetto. Non credo che, di volta in volta, Francesco, Davide, Lorenzo, Andrea o Mattia debbano risolvere i limiti di gioco. Desio non ha ancora una squadra e, nella difficoltà, i ragazzi si cercano per piccoli gruppi, con il risultato che, in campo, ci si trova spesso in 3 contro 5. In tanti, in troppi sono ancora esclusi dal gioco.
Forse è il caso che la Società cerchi di capire quali obiettivi si è posta: se è quello di costruire dei giocatori o quello di cercare un risultato a breve termine. Tra i leonncini, mi hanno fatto una grande bella impressione i numeri 52 ed il 21.
Devo dire che, dal punto di vista tecnico, rilevo, da "vecchio" quale sono e lo riconosco, che troppi ragazzi non sanno ancora difendere e spesso le Società e questi giovani allenatori confondono la difesa con il gioco aggressivo. Questo, allora come oggi, è un grosso limite, ma, credo, lo sarà anche in futuro. Comunque, noi di Desio, si ha ancora una prova d'appello ed a Brescia sarà ancora pallacanestro.
Anytime, anywhere, i bleed orange and blue.