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FIP PIEMONTE - CAMPIONATI SENIOR, Organizzazione dei campionati, regole, proposte.

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view post Posted on 20/3/2015, 10:36

forumista assiduo

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Colgo l'invito di Andrea a parlarne qua....se alcune squadre di DNC emigreranno verso la più importante B Nazionale e alcune di C Regionale fanno fatica a continuare, potrebbe venire fuori un numero molto diverso dai 14 in C Gold e 14 in C Silver...cosa fare a quel punto? Concordo con Andrea che potrebbe essere arrivato un momento per arrivare magari in 2/3 anni ai 4 livelli di campionato.....

So che c'è la volontà del C.R a parlare con le Società a breve, prima del Trofeo delle Regioni a Roma , dove i vari Presidenti dovranno parlarne tra loro....
 
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view post Posted on 20/3/2015, 10:43
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vedo nella notte

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la migrazione sarebbe consentita da cosa? un "mare nostrum" baskettaro? adesso in B sono 57 (3 gironi da 14 e 1 da 15). li portano a 64? quante ne retrocedono? se qualcuno ci aiuta...
 
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view post Posted on 20/3/2015, 10:58




Ciao, adesso in B 57 squadre
5 retrocessioni : 1 gir a, 2 gir. b, 1 gir. c, 1 gir. d
3 promosse nella prossima A2
totale 49 si aggiungono
1 retrocessa dalla lega silver
12 promosse dalla serie C
totale 62
Da D.O.A., e ad oggi nessuna comunicazione di variazione:
Serie B 2015-2016 squadre 64.
Quindi ne mancano 2
Fatto salvo ovviamente a rinunce....
ciao
 
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fio 2.0
view post Posted on 20/3/2015, 10:59




Da non addetto ai lavori mi sembra una bella proposta: basta riempirsi la bocca con lettere vicino alla A ed alla B se si è di fatto il 5°/6° campionato.
Non pensate sia difficile per la prima divisione crescere considerata la concorrenza dei campionati UISP che costano meno ed hanno prestigio paragonabile?
 
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view post Posted on 20/3/2015, 11:14

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Immagino che in B anche tra le aventi diritto ci saranno alcune defezioni , causa problemi economici ...quindi ai due posti se ne aggiungerebbero altri.....pertanto o acquistando un diritto, quasi in svendita, o provando facendone richiesta direttamente alla Fip alcune ci proveranno....la più in crisi di fatto è' l'ipotesi di C Gold....che non e'piu un campionato nazionale con il suo giusto appeal , mantenendone i costi primari....
 
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view post Posted on 20/3/2015, 11:25
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vedo nella notte

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i gironi di C naz. adessso sono nove vero?

CITAZIONE (pollicinotorino @ 20/3/2015, 11:14) 
Immagino che in B anche tra le aventi diritto ci saranno alcune defezioni , causa problemi economici ...quindi ai due posti se ne aggiungerebbero altri.....pertanto o acquistando un diritto, quasi in svendita, o provando facendone richiesta direttamente alla Fip alcune ci proveranno....la più in crisi di fatto è' l'ipotesi di C Gold....che non e'piu un campionato nazionale con il suo giusto appeal , mantenendone i costi primari....

vedi mi par di capire, che il tuo pensiero sia uguale a quello di tanti che non vogliono rinunciare al proprio status quo. per chi l'appeal è diverso? per le società o per gli eventuali sponsor? o per il pubblico? e poi perché perderebbe appeal la nuova C gold? perché al posto di Follo, Loano (straripescato), Genova e La spezia potrebbero esserci Fossano, Borgomanero, Arona e Carmagnola?
 
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view post Posted on 20/3/2015, 11:38

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Fossano, Borgomanero etc etc saranno avversari degnissimi...
 
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view post Posted on 20/3/2015, 11:40
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vedo nella notte

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non penso, poi magari mi sbaglio, che siano poi così tante le squadre dell'attuale C Naz, attirate dalla B. al 10 luglio la prima rata è di 6000 euri anziché 1.500, contribuo NAS atleti svincolati 6000 euro conto i 2000 della C naz., tasse gara 330 euro a partita contro i 135 previsti in C. mica bau bau micio micio.... Così ad occhio e croce solo di spese federali, considerando di avere in rosa 4 svincolati, potrebbero ballare 25/30000 euro di differenza
 
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view post Posted on 20/3/2015, 11:40

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Resta però il fatto che nell'immaginario di chi faceva un campionato nazionale, potrebbe esserci una sensazione diversa , ritrovarsi nuovamente in un campionato interamente regionale...
 
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view post Posted on 20/3/2015, 11:44
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vedo nella notte

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CITAZIONE (pollicinotorino @ 20/3/2015, 11:40) 
Resta però il fatto che nell'immaginario di chi faceva un campionato nazionale, potrebbe esserci una sensazione diversa , ritrovarsi nuovamente in un campionato interamente regionale...

cioè non gli va di pensare che quest'anno in C Naz giocavano in quinta serie, ed invece il prossimo anno giocando in C gold farebbero la quarta serie nazionale.
 
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view post Posted on 20/3/2015, 11:51

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Se la guardi così potrebbe essere valido anche il tuo punto di vista....
 
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view post Posted on 20/3/2015, 11:55
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vedo nella notte

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scusa ma da che parte la devo guardare? pensiamo che se vado da uno sponsor mi da più soldi se dico che faccio la B piuttosto che la D? o pensiamo forse che facendo la B, senza cambiare nulla nella struttura interna della società, il settore giovanile migliora? veramente non riesco a capire.....
 
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view post Posted on 20/3/2015, 12:17
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forumista del millennio

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Un aspetto da tenere in considerazione nei vari ragionamenti è che non ci saranno più le promozioni dirette in serie B.
Le squadre piemontesi che si qualificheranno dovranno affrontare dei concetramenti interregionali.
Quindi, col progressivo abbassamento del livello che si produrrà senza più avere confronti, ad esempio, con la Lombardia, confronto che è già venuto a mancare da quest'anno,
cominciamo ad abituarci all'idea di "nessuna promozione piemontese in serie B".

Forse, stando così le cose, ed essendo il livello della Fip in trend di discesa continua,
è meglio preoccuparsi della migrazione dalla Fip ad altre federazioni/enti di promozione sportiva.
In breve: merda per merda.... è meglio la merda che costa meno.
 
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view post Posted on 20/3/2015, 15:56
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vedo nella notte

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partigiano joe, nel topic di serie D, ribadisce la sua posizione relativa all'illeggittimità del vincolo.
a tal proposito posto quanto pubblicato dall'avv.Nicola Schellino a commento della sentenza del tar del lazio:

La tanto attesa sentenza n. 6258/2013 emessa dal TAR LAZIO, Sezione Terza Quater, non ha purtroppo modificato in alcun modo lo scenario del calcio italiano in ordine alla delicata questione del vincolo sportivo dilettantistico, poiché – com’è noto – il Tribunale Amministrativo romano si è limitato a rigettare il ricorso dichiarandolo in parte improcedibile ed in parte inammissibile.

Ciò con buona pace di coloro che riponevano molte speranze in questa pronuncia.

Nel Novembre del 2013 l’Associazione Italiana Calciatori ha promosso una campagna di sensibilizzazione volta ad ottenere una revisione (o meglio ancora abolizione) delle norme relative al vincolo sportivo dei giocatori dilettanti tesserati presso la FIGC.

Oltre a tale pregevole iniziativa, va segnalato che, nel recente febbraio, una rappresentanza politica (guidata dal primo firmatario, il deputato Filippo Fossati) ha ritenuto opportuno formulare un’ interrogazione parlamentare alla Camera dei Deputati “affinché vengano presi dei provvedimenti per rivedere il “vincolo sportivo” nel calcio dilettantistico e pensare ad un progressivo abbandono di questo meccanismo per calciatori e calciatrici dilettanti e affinché sia resa definitivamente libera l’attività sportiva degli atleti, come, del resto, già succede nella stragrande maggioranza degli stati europei”.

A tale interrogazione ha risposto Graziano Delrio, all’epoca Ministro per gli affari regionali e le autonomie con delega allo sport (oggi Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri), il quale chiedendo alla FIGC l’istituzione di un tavolo tecnico tra tutte le componenti, ha evidenziato come il vincolo sportivo calcistico fino all’età di 25 anni mostra ''elementi di criticità o di illegittimità evidenziati alla luce del diritto e della giurisprudenza europea e nazionale”. Ed ancora, l’ex ministro ha sottolineato che ''appare difficilmente contestabile l'affermazione che il vincolo porti in concreto a limitazioni anche forti sulle scelte future degli atleti dilettanti (…) Da un lato l'esistenza del vincolo può essere compresa fino al compimento della maggiore età, dall'altro risulta altrettanto evidente che subito dopo si interviene in una fascia di età cruciale per il futuro professionale e amatoriale del calciatore''.

La problematica del vincolo sportivo, peraltro non solo limitata al calcio ma estesa alla totalità delle Federazioni Sportive Nazionali, assume oggi particolare interesse se solo si evidenziano i diversi profili di illegittimità costituzionale (a titolo esemplificativo e non esaustivo, ricordo la dubbia compatibilità di tale istituto con il diritto ad esprimersi liberamente nelle formazioni sociali sancito nell’art. 2 Cost.), di contraddizione con la normativa comunitaria ( riferimento particolare alla libera circolazione dei lavoratori, art. 48 UE), senza dimenticare la profonda antitesi con i contenuti della Carta Olimpica, tra i cui principi si rinviene che la pratica sportiva “è un diritto dell’uomo ed ogni individuo deve avere la possibilità di praticare uno sport in base alle proprie necessità”.

In antitesi si attesta l’opinione di coloro che ritengono sussistente la legittimità del vincolo sportivo in ambito dilettantistico. Essa trarrebbe origine proprio dalla sua funzione essenziale al mantenimento del sistema dell’associazionismo sportivo, ovvero assicurare la giusta remunerazione a quelle associazioni che investono nella formazione dei giovani. Procedendo su tale prospettiva, l’assenza del vincolo sportivo, e per l’effetto la possibilità di recedere ad nutum dal rapporto senza l’eventualità per l’associazione sportiva di origine di ottenere la corresponsione di un’indennità, costituirebbe un forte ostacolo all’investimento nella promozione dello sport giovanile, non tanto in ottica di potenziale lucro derivante dalla gestione dell’associazione sportiva, quanto piuttosto sotto l’aspetto della copertura dei costi che la pratica sportiva inevitabilmente impone.

Alla luce di quanto sopra, si appalesa la necessità di contemperare le opposte esigenze, senza ledere alcun diritto ovvero limitare la libertà di ciascuno nell’esercizio della pratica sportiva dilettantistica. Una riforma di tal fatta inevitabilmente richiederebbe un’analisi complessiva della problematica e dunque in primo luogo la necessaria revisione del sistema dei premi e degli indennizzi previsti in caso di trasferimento di atleti giovani non professionisti, al fine di tutelare altresì il contrapposto interesse legato alla giusta e necessaria valorizzazione dell’attività posta in essere per la difesa dei vivai calcistici.
 
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view post Posted on 20/3/2015, 16:26
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forumista del millennio

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CITAZIONE (Avvocato Covelli @ 20/3/2015, 11:55) 
pensiamo che se vado da uno sponsor mi da più soldi se dico che faccio la B piuttosto che la D?
o pensiamo forse che facendo la B, senza cambiare nulla nella struttura interna della società, il settore giovanile migliora?

Hai fatto due esempi paradossali, ma c'è tantissima gente convinta che queste due cose siano vere.
Si giustifica l'eccitazione per il "giocattolo" con una parvenza malcelata di progettualità, in realtà priva di basi serie.
 
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