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Basketmercato DNA Gold & Silver 2013/2014, Notizie ufficiali sul mercato in generale

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demolitionROSETANO
view post Posted on 4/12/2013, 11:38 by: demolitionROSETANO




FONTE www.roseto.com

La Società piazza il colpaccio con l’ingaggio del nazionale georgiano, che giocherà da italiano formato, e non si ferma. Adesso tocca a coach Trullo e alla sua squadra imboccare la strada giusta. E al pubblico non far fioccare ancora multe.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Martedì, 03 Dicembre 2013 - Ore 23:45

A Peppe Di Sante – padrone del Roseto Sharks e imprenditore di successo, con oltre mezza dozzina di fabbriche sparse per il mondo – perdere deve dare l’orticaria. Perdere in casa, poi, deve causare un prurito fastidiosissimo là dove non batte il sole.

Così, dopo la figuraccia rimediata dal Roseto in casa contro il Nord Barese, Peppone mandò in ritiro punitivo la squadra, esonerando il giorno dopo coach Phil Melillo.

Dopo aver perso il Derby in casa contro il Chieti, inseguendo per tutta la partita ed avendo anche 16 punti di svantaggio, il patron con profilo affilato e barba da guardiano della rivoluzione (pasdaran che per diventare ayatollah avrebbe bisogno soltanto di un paio di occhiali dalla pesante montatura d’osso), non potendo cacciare coach Tony Trullo, ha scelto di rinforzare la squadra, ingaggiando il nome più prestigioso sul mercato: Nika Metreveli.

Roba fina veramente, Metreveli. Georgiano, ma italiano di formazione, classe 1991, ala/centro di 211 centimetri, giocatore della Nazionale del suo paese, con la quale ha disputato – da comprimario – i recenti Europei in Slovenia, chiudendo le sue 3 gare giocate a 7 minuti, 2 punti e 1,3 rimbalzi per gara. Numeri risicati? Embè, ma era l’Europeo... non la “B1”, o DNA Silver che dir si voglia.

E fu proprio all’Europeo di Slovenia che lo raggiunse la scorsa estate il direttore sportivo degli Sharks, Marco Verrigni, offrendogli un contratto importante per la Silver (la scorsa estate girarono voci di 60.000 Euro per 10 mesi... con la crisi che c’è non male per un 22enne, seppur di grande talento). Il ragazzo, molto lealmente, disse che voleva aspettare la fine dell’Europeo, sperando in qualche chiamata dalla Serie A o dalla DNA Gold. A Europeo finito, Metreveli ha iniziato nel campionato georgiano.


Insomma, Nika Metreveli, fenicottero georgiano con formazione italiana in tasca, è davvero ciò che di meglio il portafogli di Peppe Di Sante e compagnia pagante potesse permettersi. Loro hanno comprato champagne: ora tocca saperlo versare, senza fare botti e sprecarlo tutto in schiuma.

Sia chiaro, se un sacramento di 211 centimetri – a soli 22 anni – sceglie la Silver di Roseto, dopo che due campionati fa giocava la Semifinale Scudetto, qualcosa che non va ci deve essere. Diciamo che la crescita di questo ragazzone – a livello tecnico-tattico e non centimetrico – ha subito una involuzione, visto che il Nostro era uno da 16,5 punti e 10,3 rimbalzi agli Europei Under 16 (Division B) del 2006 con la Georgia. Due anni dopo, 13,1 punti e 6,1 rimbalzi all’Europeo Under 18 (Division B). Nel 2009, Europeo Under 20 (Division B) 9,6 punti e 5,4 rimbalzi.

A livello di club, in Italia Metreveli ha iniziato a Siena (2008/2009, esordio in Eurolega a 17 anni), scendendo poi in B1 a Ferentino, salendo poi in Legadue a Rimini (2010/2011, dove lo ha allenato coach Attilio Caja), tornando poi nella massima serie a Sassari (2011/2012) e giocando a Omegna in DNA la scorsa stagione (uccellato dal fallimento di Napoli in Legadue, dove pareva dovesse giocare), chiudendo a 11 punti e 6 rimbalzi.

Insomma, il nostro georgiano oversize, cresciuto cestisticamente in Italia, si è un po’ perso a furia di cambiare squadre, ruoli, insegnanti di basket, sistemi di gioco. E oggi è un po’ come Zampa di Giaguaro, il giovane protagonista del film “Apocalypto” di Mel Gibson, alla ricerca del suo “nuovo inizio”, dopo che una serie di vicissitudini gli ha ribaltato le consuetudini.

Nika Metreveli ha taglia fisica, talento e capacità per risultare un dominatore assoluto nella terza lega italiana. A coach Trullo il compito di farlo rendere al meglio, per farlo diventare un crack del campionato, offrendogli il trampolino per il suo rilancio nel basket che conta.

Un coach solitamente parco di complimenti come Attilio Caja, ebbe a complimentarsi con Roseto la scorsa estate, udite le voci che volevano gli Sharks vicinissimi all’ingaggio del lungo che “Artiglio” ha allenato in Legadue a Rimini. Voci di queste ultime ore parlavano addirittura di una competizione fra Roseto e Firenze (da tre partite allenato da Caja) per accaparrarsi i servizi del giocatore caucasico. Alla fine, se competizione c’è stata, l’ha spuntata il Roseto.

Di buono c’è che Metreveli pare abbia dato il suo OK ai suo agenti (Agenzia Capicchioni), quando ha accettato in cuor suo di “scendere” in Silver, facendosene una ragione. Questa è forse la notizia più rassicurante, sia per chi dovrà allenarlo sia per i suoi futuri compagni di squadra. Compagni che dovranno essere bravi – soprattutto Sowell e Legion – a capire che arriva un giocatore bravo quanto e più di loro e che, quindi, dovranno accettare di ritagliare una ampia fetta della torta dei tiri, spedendoli in Georgia. E non nella Georgia cantata da Ray Charles...

Per tutti ha parlato, sul sito degli Sharks, coach Tony Trullo, che non si è nascosto (e gli fa onore), dichiarando: «È un bel colpo, abbiamo preso il migliore atleta oggi sulla piazza. È un ragazzo capace di segnare grazie ad un buon tiro frontale, anche da tre punti, ma è in grado anche di catturare rimbalzi. Insomma, potrà darci una grossa mano giocando sotto canestro con Bisconti, ma anche al suo posto. Mi auguro soprattutto che a Roseto trovi quell’ambiente capace di esaltarne le indubbie qualità».

E, a proposito di coach, un pensiero, obbligatorio, va a coach Phil Melillo. Già, perché se la squadra deve soltanto salvarsi, l’ingaggio di Nika Metreveli è un gesto simile a scacciare le mosche col Kalashnikov. E chissà cosa penserà il marine di Newark, visto che dopo Metreveli pare che Roseto ingaggerà nel giro di pochi giorni pure il cambio del play, incaricato di dare una decina di minuti di fiato a Stanic.

E, anche in questo caso, la Società pare stia facendo le cose al meglio. Nei giorni scorsi è circolata la voce di Spissu, attualmente in Silver a Bari. In queste ore gira invece il nome di Antonello Ricci, under classe 1992 di 190 cm, già visto in Serie A a Teramo, nei campionati 2010/2011 e 2011/2012, con numeri interessanti nella seconda stagione, quando non ancora ventenne fu utilizzato da coach Alessandro Ramagli, che lo mandò in campo 21 volte dandogli quasi 9 minuti di media. E uno che è stato buono a giocare 9 minuti in una squadra che si è salvata sul campo in Serie A, a occhio e croce il cambio di Stanic, in B1, lo può agevolmente fare.

Ricci è di Vasto e la scorsa stagione ha iniziato a Napoli, accasandosi poi a Reggio Calabria, nell’attuale Silver. Chissà se è Ricci il vero obiettivo degli Sharks o se è una sorta di pedina di scambio per qualche più articolato movimento.

E chissà se Ricci – o chi per lui – sia l’ultimo movimento in entrata per il Roseto, visto che le voci trapelate dal “consiglio di guerra” (Peppone e compagnia pagante) tenutosi domenica sera dopo la sconfitta nel Derby, parlavano di un possibile ingaggio di un play importante (Marco Passera, in uscita da Imola?), ripensando Stanic come cambio, nonostante “costi” il posto da passaportato.

Insomma, grandi manovre a Roseto degli Abruzzi, con gli Sharks che già ad Agrigento (dipende se si riuscirà a tesserare in tempo Metreveli), potrebbero schierare un quintetto con un solo italiano (Bisconti), un argentino (Stanic), due statunitensi (Sowell e Legion) e un georgiano (Metreveli). Una multinazionale della DNA Silver, che nei prossimi giorni si troverà di fronte a un bivio. Diventeranno, gli Squali rosetani, i Los Angeles Lakers della categoria o – più sciaguratamente – gli Harlem Globetrotters?


Tornando al Roseto, a coach e giocatori il compito di imboccare la strada giusta. I jolly sono stati già tutti giocati, lo “sfilacciamento” ha prodotto quel che doveva produrre (rullata contro il Nord Barese e giubilazione di coach Melillo) e la ricostruzione ha già presentato il suo conto (Derby perso).
 
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