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Under 13 - Stagione 2012-2013, Nati 2000 - Si parte

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Tessa Jane
view post Posted on 5/12/2012, 13:45 by: Tessa Jane




La butto li come mi viene senza pretesa di aver per forza ragione. Il vincolo a livello giovanile è assurdo ed anacronistico. Nel contempo è essenziale che le società di base possano ricevere una qualche remunerazione da reinvestire nell'attività dalla valorizzazione di giovani di qualità. Io la metterei così: libertà assoluta di movimento agli atleti (devono giocare dove gli pare giusto giocare, essere proprietari di se stessi); diritti futuri (parametri) garantiti alle società ma con formule di compartecipazione obbligate e ponderate. Obbligate: ad es. se un ragazzo gioca 3 anni da x, 2 da y e 2 da z le società saranno in compartecipazione per 3/7, 2/7, 2/7. Ponderate: le frazioni di prima devono essere pesate per coefficienti che premino le società che fanno giocare i ragazzi a livelli competetivi più alti (eccellenza deve garantire una quota maggiore di elite e poi di regionale); le frazioni di comproprietà dovranno essere ancora pesate in funzione dell'età nella quale gli atleti hanno giocato per una o per le altre società (Under 19 dovrà pesare più di Under 13). Tenere questa contabilità negli anno duemila non è poi così complicato.
Nel passaggio a senior (se avverrà) i "famigerati" parametri dovranno essere distribuiti secondo le quote maturate nel periodo giovanile. In caso di trasferimento a società professionistica e per esteso direi fino alla B nazionale (accordo fra giocatore e team) obbligo di pagamento alle società in cui è avvenuta la carriera giovanile di un indennizzo che valorizzi oggettivamente il giocatore in base a: livello del campionato senior, valore del giocatore (in base a numero di campionati di eccellenza, convocazioni in rappresentative regionali, nazionali, ecc.)
 
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780 replies since 24/8/2012, 10:02   40613 views
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