Cuore Praenestino |
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| Una B2 ci costava un 50mila di più, spero che questo risparmio fra dodici mesi ci permetta di dire: siamo sanissimi e possiamo ripartire. Paghiamo più che altro le gestioni allegre passate sennò col budget che abbiamo la B2 ci veniva benissimo. E forse avremmo trattenuto qualche giovane che forse andrà in lidi migliori, se prima la B1 era il nostro obiettivo massimo, dico che oggigiorno può essere la B2/B naz. un giusto compromesso tra costi, appetibilità e campionato formativo. Più su non ce lo possiamo permettere, più sotto il livello scema troppo e resto magari tra i pochi convinti che senza il traino delle ottime B1, dei giocatori di richiamo etc. non avremmo avuto quel boom di pubblicità, foresteria, pubblico, e ovviamente crescita dei giovani.
Bruttini, Quale sarebbe, per Lei, la medicina per questo basket malato economicamente?
Ho fatto presente alla federazione, per quanto riguarda i campionati dillettantistici, ci sono delle cose che vanno sistemate: tutti gli anni assistiamo a società che a fine campionato vengono promosse o si salvano a danno di altre, ma poi vanno a sparire nel nulla: cedeno il titolo o falliscono, tutto questo a danno di società serie che non hanno avuto problemi economici. Tutto questo provoca dei campionati falsati. La soluzione può essere una sola: ogni trimestre fare delle liberatorie per i tesserati, chi non ha le liberatorie apposto bisognerebbe che venga penalizzato fortemente con tanti punti fino ad arrivare all'estromissione dai campionati per le società recidive. Questo è l'unico modo per risanare il movimento, questo servirebbe anche da deterrente per quelle società che fanno contratti megagalattici per poi, dopo due o tre mesi, non rispettarli per problemi di soldi. Quindi fare contratti stipulati sui fatti e non sulle promesse.
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