| cosa dicono da Viterbo....
CINQUE SECONDI TERRIBILI E LA STELLA ESCE DAI PLAY OFF: CON PALESTRINA FINISCE 85-86. PASQUALINI: 2ORGOGLIOSO DI QUESTO GRUPPO" . .
Cinque secondi terribili. E’ nell’arco dei cinque secondi finali del primo supplementare di gara due, infatti, che giovedì sera al PalaMalè si è decisa la sorte della ILCO Stella Azzurra, che ha dovuto cedere il passo a un Palestrina decisamente più fortunato. “Da quei cinque secondi passano il gioco della pallacanestro e la stagione che abbiamo vissuto – dichiara l’allenatore dei biancostellati, Pierpaolo Pasqualini –. Pensavamo di esserci riusciti, di aver con merito conquistato gara tre, e invece è andata diversamente. Peccato, perché credo che con un pizzico di buona sorte in più avremmo potuto farcela, ma evidentemente doveva andare così”.
Alla ILCO, che ha giocato una gara ad altissimo livello per la gioia degli oltre mille spettatori assiepati sugli spalti del Palazzetto dello Sport, va comunque riconosciuto l’onore delle armi. “Non può essere altrimenti – continua il coach - quando in squadra hai dieci leoni che danno l’anima e anche di più. E’ chiaro che restano dispiacere e amarezza, anche perché analizzando come sono state condotte le due gare della fase semifinale, entrambe perse di un punto e con una differenza tra le due formazioni non certo abissale, credo che avremmo meritato la possibilità di giocarcela in gara tre. Se l’avessimo raggiunta non avremmo certo rubato nulla, soprattutto se si considera che abbiamo perso anche Rossetti per infortunio”. Qualcosa purtroppo non ha girato per il verso giusto. “Alle gare play off tutto è appeso a un filo – spiega l’allenatore della Stella Azzurra, protagonista alla sua prima esperienza in panchina di un campionato entusiasmante -, nessuno si poteva immaginare che finisse in quel modo. Devo dire che mi sarebbe piaciuto magari andarcela a giocare in un altro tempo supplementare, perché in questo modo il risultato lo avrebbero deciso le squadre e non la coppia arbitrale a partita finita. Sarebbe bastato solo un po’ di buonsenso”.
Nel day after la delusione la fa da padrona, è normale e per smaltirla servirà un po’ di tempo. Ma la truppa di Pasqualini sa di non avere nulla di cui rimproverarsi. “A mente fredda non posso far altro che ribadire di essere fiero e orgoglioso della mia squadra – aggiunge l’allenatore stellino -, di tutti i miei ragazzi, nessuno escluso. Sia quelli che sono andati in campo sia quelli che hanno perso la voce dalla panchina per sostenere i compagni. Abbiamo la coscienza a posto perché sappiamo di aver dato il massimo tutti. Quella di ieri sera contro Palestrina è stata una partita bella e intensa, ed è veramente una soddisfazione enorme per me aver visto la Stella lottare su ogni pallone, reagire, non mollare mai. La mia squadra emoziona, la mia squadra non muore mai: credo che oltre all’aspetto tecnico di grande qualità che abbiamo dimostrato sul campo, sfiorando la finale play off e vedendocela sfuggire per due volte a causa di un solo punto, questa Stella Azzurra abbia in ogni caso raggiunto un risultato incredibilmente positivo anche sotto l’aspetto umano”.
Tanto di cappello, quindi, davanti ad una ILCO Stella Azzurra che ha scritto un’importante pagina della storia del basket viterbese e che ha il merito di aver rianimato l’universo della pallacanestro cittadina. “Se giovedì sera oltre mille persone sono venute a vedere la Stella e a sostenerla – conclude coach Pippo Pasqualini –, se alla fine ci hanno applaudito anche di fronte ad una sconfitta dolorosa, il merito credo sia dei miei ragazzi. E io di questo gruppo non posso che andare fiero”.
Viterbo, 24 maggio 2013
CINQUE SECONDI TERRIBILI E LA STELLA ESCE DAI PLAY OFF: CON PALESTRINA FINISCE 85-86. PASQUALINI: 2ORGOGLIOSO DI QUESTO GRUPPO" . .
Cinque secondi terribili. E’ nell’arco dei cinque secondi finali del primo supplementare di gara due, infatti, che giovedì sera al PalaMalè si è decisa la sorte della ILCO Stella Azzurra, che ha dovuto cedere il passo a un Palestrina decisamente più fortunato. “Da quei cinque secondi passano il gioco della pallacanestro e la stagione che abbiamo vissuto – dichiara l’allenatore dei biancostellati, Pierpaolo Pasqualini –. Pensavamo di esserci riusciti, di aver con merito conquistato gara tre, e invece è andata diversamente. Peccato, perché credo che con un pizzico di buona sorte in più avremmo potuto farcela, ma evidentemente doveva andare così”.
Alla ILCO, che ha giocato una gara ad altissimo livello per la gioia degli oltre mille spettatori assiepati sugli spalti del Palazzetto dello Sport, va comunque riconosciuto l’onore delle armi. “Non può essere altrimenti – continua il coach - quando in squadra hai dieci leoni che danno l’anima e anche di più. E’ chiaro che restano dispiacere e amarezza, anche perché analizzando come sono state condotte le due gare della fase semifinale, entrambe perse di un punto e con una differenza tra le due formazioni non certo abissale, credo che avremmo meritato la possibilità di giocarcela in gara tre. Se l’avessimo raggiunta non avremmo certo rubato nulla, soprattutto se si considera che abbiamo perso anche Rossetti per infortunio”. Qualcosa purtroppo non ha girato per il verso giusto. “Alle gare play off tutto è appeso a un filo – spiega l’allenatore della Stella Azzurra, protagonista alla sua prima esperienza in panchina di un campionato entusiasmante -, nessuno si poteva immaginare che finisse in quel modo. Devo dire che mi sarebbe piaciuto magari andarcela a giocare in un altro tempo supplementare, perché in questo modo il risultato lo avrebbero deciso le squadre e non la coppia arbitrale a partita finita. Sarebbe bastato solo un po’ di buonsenso”.
Nel day after la delusione la fa da padrona, è normale e per smaltirla servirà un po’ di tempo. Ma la truppa di Pasqualini sa di non avere nulla di cui rimproverarsi. “A mente fredda non posso far altro che ribadire di essere fiero e orgoglioso della mia squadra – aggiunge l’allenatore stellino -, di tutti i miei ragazzi, nessuno escluso. Sia quelli che sono andati in campo sia quelli che hanno perso la voce dalla panchina per sostenere i compagni. Abbiamo la coscienza a posto perché sappiamo di aver dato il massimo tutti. Quella di ieri sera contro Palestrina è stata una partita bella e intensa, ed è veramente una soddisfazione enorme per me aver visto la Stella lottare su ogni pallone, reagire, non mollare mai. La mia squadra emoziona, la mia squadra non muore mai: credo che oltre all’aspetto tecnico di grande qualità che abbiamo dimostrato sul campo, sfiorando la finale play off e vedendocela sfuggire per due volte a causa di un solo punto, questa Stella Azzurra abbia in ogni caso raggiunto un risultato incredibilmente positivo anche sotto l’aspetto umano”.
Tanto di cappello, quindi, davanti ad una ILCO Stella Azzurra che ha scritto un’importante pagina della storia del basket viterbese e che ha il merito di aver rianimato l’universo della pallacanestro cittadina. “Se giovedì sera oltre mille persone sono venute a vedere la Stella e a sostenerla – conclude coach Pippo Pasqualini –, se alla fine ci hanno applaudito anche di fronte ad una sconfitta dolorosa, il merito credo sia dei miei ragazzi. E io di questo gruppo non posso che andare fiero”.
Viterbo, 24 maggio 2013
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