CITAZIONE (giangi68re @ 18/7/2014, 18:24)
@WoundKnee: hai fatto un po' un miscuglio di cose che non hanno tanta relazione tra loro, tipo il vincolo sportivo e il modo n cui il CONI o le FSN amministrano i propri soldi.
Su sprechi e ruberie sono d'accordo con te, sul vincolo invece no. Poi è anche sbagliato generalizzare, visto che la gran parte delle societàdi basket penso siano gestite più con passione e sacrificio personale che non con fini di arricchimento personale. Forse il mondo del calcio è diverso (non lo so ma il servizio di Report lo lascia intuire), e una scuola calcio può essere anche un affare, ma nel basket non so quanti ci guadagnano a gestire centri minibasket e società sportive.
Poi queste:
CITAZIONE
La problematica del vincolo sportivo estesa alla totalità delle Federazioni Sportive Nazionali, assume oggi particolare interesse se solo si evidenziano i diversi profili di illegittimità costituzionale (a titolo esemplificativo e non esaustivo, ricordo la dubbia compatibilità di tale istituto con il diritto ad esprimersi liberamente nelle formazioni sociali sancito nell’art. 2 Cost.), di contraddizione con la normativa comunitaria ( riferimento particolare alla libera circolazione dei lavoratori, art. 48 UE), senza dimenticare la profonda antitesi con i contenuti della Carta Olimpica, tra i cui principi si rinviene che la pratica sportiva “è un diritto dell’uomo ed ogni individuo deve avere la possibilità di praticare uno sport in base alle proprie necessità”.
secondo me sono motivazioni poco realistiche da portare a sostegno della lotta contro il vincolo sportivo (e infatti lo statuto FIP prevede norme apposite per neutralizzare queste contestazioni).
Ricordo poi a chi è intervenuto di non confondere il settore minibasket (dove non c'è vincolo e c'è l'obbligo di far giocare tutti i bambini a referto) col basket da Under13 in poi. Non è che la presenza di qualche istruttore o allenatore bacato deve portare automaticamente a screditare un intero movimento.
Scusa ma non vedo soluzione di continuità fra malagestione di denaro pubblico, norme truffaldine, abusi e lesioni della legalità.
lO sTATUTO fip ED IL coni POSSONO DIRE QUELLO CHE VOGLIONO, certamente non sono fonti di diritto primario.
Quindi devo dissentire da quanto da Voi rilevato.
Illegittimità della normativaIl vincolo sportivo è già di per sé un legame assurdo tra società ed atleta ed un istituto tipicamente italiano. La nostra normativa federale oltre a prevedere un tesseramento irragionevolmente lungo, rende estremamente impraticabile l'unica possibilità di scioglimento del vincolo. In sostanza l'atleta che intenda giocare per una società diversa da quella di appartenenza sono costretti ad affrontare tempi di attesa smisurati dalla data del vincolo definitivo e/o obbligati a corrispondere indennità del tutto sproporzionate ed arbitrariamente imposte. Si tratta i generale di una disciplina che viola palesemente molteplici norme di legge, tra le quali:
- Articolo 1 della Legge 23 Marzo 1981 n. 9: “l'esercizio dell'attività sportiva, sia essa svolta in forma individuale o collettiva, sia in forma professionistica o dilettantistica è libero".
- Articolo 18 della Costituzione: "I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente senza autorizzazione per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale...".
- Articolo 24 del Codice Civile: "L'Associato può sempre recedere dall'Associazione [1373 c.c. ] se non ha assunto l'obbligo di farne parte per un tempo indeterminato..."
L'attuale normativa, è, oltre che illegittima per i motivi indicati, addirittura anticostituzionale, è paradossale, illogica ed irrazionale. Vincolare dei minori costringendo i genitori a firmare un vincolo che durerà oltre il raggiungimento della maggiore età è una mostruosità giuridica, sicuramente illegale, un abuso in termini di diritto, CONTRARIA A TUTTI I PRINCIPI DI DIRITTO INTERNAZIONALE E CE, oltretutto facendo pagare una quota d'iscrizione che a Milano può costare anche €.uro 500,00 l'anno.
CONCLUSIONI
Bisogna abolire l'attuale assurdo sistema del vincolo dei giocatori, addirittura dal 12 anno d'età (poi qualcuno ci viene a raccontare di LEGALITà, ETICA, LEALTà, CORRETTEZZA, FAIR PLAY E BALLE SIMILI), al fine di rendere praticabile la crescita personale di ogni singolo atleta e lo sviluppo effettivo di questo bellissimo sport.