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Alcune riflessioni sopra la pallacanestro giovanile

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kublaikhan
view post Posted on 9/3/2015, 17:01




CITAZIONE (Emerych @ 9/3/2015, 16:46) 
CITAZIONE (kublaikhan @ 9/3/2015, 16:37) 
Sull'utilizzo dei giocatori in più campionati sono assolutamente favorevole.
E oltre alle tue precisazioni, alzano anche il livello tecnico dei campionati provinciali.

Se l'unica obiezione è il timore che vi portino via i vs giocatori con il miraggio dell'eccellenza, beh la trovo piuttosto misera e meschina....
Perché non vi organizzate con altre società e fate anche voi eccellenza?

Schiavi ha parlato di solite 6/8 società lombarde... bene chi impedisce che esse siano 16/20?

Con la speranza che magari qualcuna di queste faccia davvero il salto di qualità e metta in piedi un centro di formazione giovanile competitivo a livello europeo... altro che campionatini elite/eccellenza...

Accetto il discorso in generale che hai esposto, hai chiesto un parere e Ti è stato dato con modo e garbo.
I tuoi toni un pò meno, anche perchè sono un Genitore nè guadagno, con il basket, e nè penso a mio Figlio in NBA, mi piace il basket ed ho esposto le mie idee che possono essere anche errate.
Dò rispetto e chiedo lo stesso.
Grazie

Mi spiace se ti sono sembrato offensivo o irrispettoso, non era assolutamente mia intenzione. :cappello:
 
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view post Posted on 9/3/2015, 17:07
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Ragnar Lothbrock

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Premessa doverosa ho inizato questa discussione nell'intento di chiarire a me stesso con il Vostro aiuto (più pareri, soprattutto se diversi aiutano a capire meglio) questo argomento, non parto da una posizione preconcettuale.
Le squadre in Eccellenza non le possono avere in Elite ma di regola giocano sotto età nel provinciale, ergo se viene eliminata l'Elite dovrebbe valere lo stesso principio oppure no ?
Alcune squadre in Eccellenza giocano sotto età nel provinciale come "valvola" di sfogo (giustamente) per chi non gioca o gioca poco in Eccellenza, se ci fosse il vincolo che ho menzionato avrebbero comunque una rosa molto ampia ?
Come esperienza diretta posso confermare che ragazzi di una squadra di Eccellenza affrontata negli ultimi anni sotto età, la metà dei Ragazzi che giocavano in quellq squadra sono tornati a giocare in squadre "provinciali".
Mia domanda se avessero giocato nelle squadre dove cestisticamente sono nati non sarebbe stato lo stesso ? (Lo sto chiedendo a me stesso, ve lo sto chiedendo, non ho una risposta).

P.S.
La mia ricerca si focalizza su l'individuo (per mia forma mentis), più che sulle società (in questo caso centri di formazione dei Ragazzi).
Non nascondo che la mia partecipazione al forum mi serve anche come laboratorio sperimentale (mio personale) dove attingo informazioni sul modo di comunicare e di interagire dove spesso ci si "scontra" perchè non si sta ragionando sugli stessi binari cognitivi, non che uno ha torto e l'altro ragione...solo si discute senza aver chiarito le basi su cosa e come si vuol ragionare, se sono stato tropo lezioso me ne scuso in anticipo. :blink2:

Edited by Emerych - 9/3/2015, 17:22
 
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view post Posted on 9/3/2015, 18:53
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Ragnar Lothbrock

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CITAZIONE (kublaikhan @ 9/3/2015, 16:30) 
Non vorrei sbagliarmi, ma non credo che la scelta del numero di partecipanti al campionato eccellenza sia una scelta regionale, o esclusivamente regionale come qui si vuole dare da intendere.
Rimane cmq che ci sono dei tempi tassativi, imposti da FIP nazionale per conclusione gironi eccellenza e questo a prescindere definisce numero partecipanti.

Ho fatto mente locale, ho un esempio lampante da citare che permette di modificare il numero dei partecipanti.
Quest'anno U15 Eccellenza doveva essere composta da 12 squadre, poi è stata inserita Cap Genova e a quel punto (giustamente) si è dato la possibilità ad una altra squadra di completare il girone e renderlo pari a 14 squadre.
Dunque è possibile basta volerlo fare. :blink2:
 
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kublaikhan
view post Posted on 9/3/2015, 18:53




CITAZIONE (Emerych @ 9/3/2015, 17:07) 
Premessa doverosa ho inizato questa discussione nell'intento di chiarire a me stesso con il Vostro aiuto (più pareri, soprattutto se diversi aiutano a capire meglio) questo argomento, non parto da una posizione preconcettuale.
Le squadre in Eccellenza non le possono avere in Elite ma di regola giocano sotto età nel provinciale, ergo se viene eliminata l'Elite dovrebbe valere lo stesso principio oppure no ?
Alcune squadre in Eccellenza giocano sotto età nel provinciale come "valvola" di sfogo (giustamente) per chi non gioca o gioca poco in Eccellenza, se ci fosse il vincolo che ho menzionato avrebbero comunque una rosa molto ampia ?
Come esperienza diretta posso confermare che ragazzi di una squadra di Eccellenza affrontata negli ultimi anni sotto età, la metà dei Ragazzi che giocavano in quellq squadra sono tornati a giocare in squadre "provinciali".
Mia domanda se avessero giocato nelle squadre dove cestisticamente sono nati non sarebbe stato lo stesso ? (Lo sto chiedendo a me stesso, ve lo sto chiedendo, non ho una risposta).

P.S.La mia ricerca si focalizza su l'individuo (per mia forma mentis), più che sulle società (in questo caso centri di formazione dei Ragazzi).
Non nascondo che la mia partecipazione al forum mi serve anche come laboratorio sperimentale (mio personale) dove attingo informazioni sul modo di comunicare e di interagire dove spesso ci si "scontra" perchè non si sta ragionando sugli stessi binari cognitivi, non che uno ha torto e l'altro ragione...solo si discute senza aver chiarito le basi su cosa e come si vuol ragionare, se sono stato tropo lezioso me ne scuso in anticipo. :blink2:

Riguardo ai ragazzi e ai loro percorsi...
Penso che sia normale in Eccellenza il fenomeno della selezione, che fa il paro con il reclutamento... man mano l'asticella si alza e non tutti arrivano a saltarla, o anche semplicemente non vogliono saltarla perché interessati ad altro...

Quello che sicuramente diventa complicato è la gestione del rientro nel provinciale soprattutto se l'esperienza eccellenza viene fatta molto lontano da casa (tale per cui ci siano modifiche anche all'interno del menage familiare o delle scelte scolastiche) e magari molto presto... e spesso in effetti genera abbandoni.

In questo senso avere due o più percorsi all'interno del medesimo ambito societario (e non parlo del medesimo codice FIP strictu senso), con uguale dignità ma decisamente diverso impegno (dell'atleta e della famiglia), è sicuramente un grosso plus per la gestione psicologica del passaggio eccellenza/provinciale in ambo le direzioni.

PS mo' mi sento un topolino da laboratorio...
 
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view post Posted on 9/3/2015, 19:49
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CITAZIONE (Emerych @ 9/3/2015, 12:57) 
Premessa non so se sia un bene o male togliere il Campionato intermedio dell'Elite.
Credo che il problema (e dico meno male...) sia il fatto che nella nostra regione ci siano molte squadre di basket molto etereogenee.
L'Elite è sempre servita positivamente a mettere in grado squadre mediamente competitive, ma non abbastanza per fare l'Eccellenza nella stessa fascia, evitando di giocare partite inutili (parlo di partite dove il divario è tale che non serve a nessuno nè a chi perde e nè a chi vince).
L'Elite è stata "utilizzata" invece negativamente da alcune società che con la scusa di un Campionato superiore al Provinciale, attirando Genitori\Atleti e vantandosi di partecipare ad un Campionato superiore.
La nuova formula varata quest'anno per i campionati Provinciali\Regionali salva un pò come si dice capra e cavoli, si gioca comunque una prima fase che potrebbe essere con partite affrontate fra squadre con divari importanti, per poi raggruppare in varie fasce più omogenee dando la possibilità, anche a chi non è nella fascia alta, di giocarsi comunque la possibilità di accedere ai Playoff che mi ricordano molto la March Madness del Campionato Universitario.
Dunque una buona formula, ma aggiungerei (mia idea che vorrei che fosse discussa con serenità, anche perchè può darsi che mi sbaglio, dunque argomentate pure) un paio di vincoli,se un Atleta gioca in un Campionato di Eccellenza non può essere utilizzato in un Campionato Provinciale....
Questo metterebbe di fronte a delle scelte ben precise sia le Società dell’Eccellenza che spesso hanno delle rose molto ampie (razziando giocatori a destra e manca) per poi utilizzare i giocatori in Campionati Provinciali (di regola contro annate più grandi) e falsandone molte volte gli esiti.
E sia i genitori\atleti che dovranno fare una scelta ben più ponderata.
Inoltre i Campionati di Eccellenza non dovrebbero avere dei numeri stabiliti a tavolino, ma dovrebbero basarsi su come è l’annata all’interno del panorama regionale.
Tento di spiegarmi, se si decide che l’Eccellenza il numero di partecipanti è X, non è detto che sia il numero esatto per ogni annata, ci sono annate in cui ci sono più squadre competitive, non mi sembra giusto non farle partecipare a priori, perchè se si stabilisce un numero fisso si rischia che siano sempre quelle del “circolo magico” che comporranno i gironi e che dunque potranno permettersi di dire se vuoi giocare in Eccellnza o con Noi oppure rimani nel provinciale...
Riassumendo al momento direi si all’abolizione dell’Elite, ma chi gioca in Eccellenza può giocare solo in Campionati di Eccellenza, le squadre che parteciperanno all’Eccellenza saranno non a numero “chiuso” ma si valuterà in base all’annata se si giocherà con 10-12-14 N società.
Questa è una proposta non è il mio Vangelo particolare, può essere migliorata o cassata con argomentazioni e soluzioni alternative, se migliori di questa ben vengano. :yes:

Le mie due Dracme per la discussione. :blink2:

Straquoto questo intervento.Ho sempre pensato che tutte queste fasce fossero solo come lo specchietto per le allodole,sopratutto per i genitori che pensano di avere dei campioncini come figli.Il risultato è stata la "migrazione" di ragazzini da una società ad una limitrofa(ma anche no)perché andavano a fare "l'Elite".Poi non interessava se miglioravano tecnicamente,se trovavano spazio,l'importante era "fare l'Elite".come se "il provinciale" fosse da evitare come la peste bubbonica!E posso dirlo con cognizione di causa.
Non capisco tutti questi timori di partite "tanti a pochi",se ho una squadra così superiore avrò più tempo per lavorare in funzione della seconda e terza fase,quando le partite saranno"punto a punto".
Sul fatto,che paventa Schiavi,di demandare a quelle solite 6/8 squadre la crescita dei giovani talenti,mi pare che sia logico siano le società con più possibilità strutturali ed economiche a farlo,se poi iniziassero a farlo da U15 in su ancora meglio,si eviterebbe di "sballottare" ragazzini U13 ed U14(come età) attirati dall'Eccellenza.Anche in questo caso ho avuto un'esperienza diretta,proprio lo scorso anno.
Le suddette 6/8 società dovrebbero pensare che se un ragazzo è "futuribile" lo sarà anche a 15/16 anni,altrimenti significa che non era un "prospetto".Quanti ragazzi queste società hanno reclutato giovanissimi per poi "tagliarli" un paio di anni dopo,per loro buone ragioni per carità,ma creando illusioni e disillusioni sfociate,a volte,nell'abbandono del basket?Altra situazione già vissuta in oltre 40anni di pallacanestro minore,l'ultima quest'anno con un ragazzo del '97 riportato al basket per miracolo.Invece quando ho avuto la fortuna di vedere ragazzi andare in settori giovanili di alto livello a 16/17 anni sono,altrettanto fortunatamente,arrivati fino alla serie A,pur se parliamo di una ventina di anni fa.
Per cui confermo che non trovo niente di "tragico" se il C.R.L. confermerà queste decisioni.
 
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view post Posted on 9/3/2015, 20:10
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CITAZIONE (Emerych @ 9/3/2015, 16:46) 
CITAZIONE (kublaikhan @ 9/3/2015, 16:37) 
Sull'utilizzo dei giocatori in più campionati sono assolutamente favorevole.
E oltre alle tue precisazioni, alzano anche il livello tecnico dei campionati provinciali.

Se l'unica obiezione è il timore che vi portino via i vs giocatori con il miraggio dell'eccellenza, beh la trovo piuttosto misera e meschina....
Perché non vi organizzate con altre società e fate anche voi eccellenza?

Schiavi ha parlato di solite 6/8 società lombarde... bene chi impedisce che esse siano 16/20?

Con la speranza che magari qualcuna di queste faccia davvero il salto di qualità e metta in piedi un centro di formazione giovanile competitivo a livello europeo... altro che campionatini elite/eccellenza...

Accetto il discorso in generale che hai esposto, hai chiesto un parere e Ti è stato dato con modo e garbo.
I tuoi toni un pò meno, anche perchè sono un Genitore nè guadagno, con il basket, e nè penso a mio Figlio in NBA, mi piace il basket ed ho esposto le mie idee che possono essere anche errate.
Dò rispetto e chiedo lo stesso.
Grazie

Giusto per rispondere con l'esempio che avevo appena accennato nel post precedente.Lo scorso anno ci abbiamo provato fare una squadra di U13,unendo le forze di 2 società,con sacrificio di genitori e ragazzi;esperimento abortito dopo un anno perché società più "storiche" hanno reclutato mezza squadra.L'alternativa sarebbe stata non concedere i nulla osta,vi sembra logico.A corollario,naturalmente il tutto senza neanche dirti grazie,non parliamo nemmeno di euri!
 
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view post Posted on 9/3/2015, 21:02
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CITAZIONE (kublaikhan @ 9/3/2015, 18:53) 
CITAZIONE (Emerych @ 9/3/2015, 17:07) 
Premessa doverosa ho inizato questa discussione nell'intento di chiarire a me stesso con il Vostro aiuto (più pareri, soprattutto se diversi aiutano a capire meglio) questo argomento, non parto da una posizione preconcettuale.
Le squadre in Eccellenza non le possono avere in Elite ma di regola giocano sotto età nel provinciale, ergo se viene eliminata l'Elite dovrebbe valere lo stesso principio oppure no ?
Alcune squadre in Eccellenza giocano sotto età nel provinciale come "valvola" di sfogo (giustamente) per chi non gioca o gioca poco in Eccellenza, se ci fosse il vincolo che ho menzionato avrebbero comunque una rosa molto ampia ?
Come esperienza diretta posso confermare che ragazzi di una squadra di Eccellenza affrontata negli ultimi anni sotto età, la metà dei Ragazzi che giocavano in quellq squadra sono tornati a giocare in squadre "provinciali".
Mia domanda se avessero giocato nelle squadre dove cestisticamente sono nati non sarebbe stato lo stesso ? (Lo sto chiedendo a me stesso, ve lo sto chiedendo, non ho una risposta).

P.S.La mia ricerca si focalizza su l'individuo (per mia forma mentis), più che sulle società (in questo caso centri di formazione dei Ragazzi).
Non nascondo che la mia partecipazione al forum mi serve anche come laboratorio sperimentale (mio personale) dove attingo informazioni sul modo di comunicare e di interagire dove spesso ci si "scontra" perchè non si sta ragionando sugli stessi binari cognitivi, non che uno ha torto e l'altro ragione...solo si discute senza aver chiarito le basi su cosa e come si vuol ragionare, se sono stato tropo lezioso me ne scuso in anticipo. :blink2:

Riguardo ai ragazzi e ai loro percorsi...
Penso che sia normale in Eccellenza il fenomeno della selezione, che fa il paro con il reclutamento... man mano l'asticella si alza e non tutti arrivano a saltarla, o anche semplicemente non vogliono saltarla perché interessati ad altro...

Quello che sicuramente diventa complicato è la gestione del rientro nel provinciale soprattutto se l'esperienza eccellenza viene fatta molto lontano da casa (tale per cui ci siano modifiche anche all'interno del menage familiare o delle scelte scolastiche) e magari molto presto... e spesso in effetti genera abbandoni.

In questo senso avere due o più percorsi all'interno del medesimo ambito societario (e non parlo del medesimo codice FIP strictu senso), con uguale dignità ma decisamente diverso impegno (dell'atleta e della famiglia), è sicuramente un grosso plus per la gestione psicologica del passaggio eccellenza/provinciale in ambo le direzioni.

PS mo' mi sento un topolino da laboratorio...

Noto in questi due interventi una sensibilità verso i ragazzi che non molti addetti ai lavori hanno.Per tornare al discorso società/squadre/reclutamento/percorso dei ragazzi:il partecipare con squadre "sottoetà" ai campionati provinciali è una prassi consolidata da sempre,non penso falsi niente,se hai una buona squadra "di categoria" puoi vincere contro squadre di 1/2 anni in meno.La selezione c'è ad ogni livello,ed è commisurata alle ambizioni ed ai traguardi che ci si prefigge;affrontarlo deve essere un insegnamento per la crescita del ragazzo,perchè fa parte della vita che dovrà affrontare da grande;come gestirlo è il problema e qui entrano in causa soprattutto i genitori e la loro capacità di dare il giusto peso ed indicare le priorità nella formazione del proprio figlio.Detto ciò ribadisco che trovo inutile la "corsa" all'Eccellenza o all'Elite a 13/14 anni perché troppo aleatoria per il percorso cestistico.
 
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view post Posted on 9/3/2015, 23:35
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CITAZIONE (ILOVEBASKETBALL @ 9/3/2015, 13:46) 
CITAZIONE (Uncle Drew @ 9/3/2015, 11:45) 
L'unica spiegazione razionale potrebbe essere la ricerca di contenere i costi

Ma è troppo controcorrente in un paese dove lo spreco è lo sport nazionale

Inoltre se così fosse lo direbbero chiaramente

Chissà

L'unica cosa certa è che Bernareggio e Robur et Fides non potranno più avere una squadra in eccellenza ed una in elitè facendosi beffe delle regole. E' la cosa già mi diverte

Tutto chiaro fino al chissá....
Poi dimostra la sua pochezza di uomo e l invidia che rende cieche le genti ..... Invece di dispiacersi per una possibilitá tolta alle societá ed ai ragazzi lei gioisce perché due societá non potranno farsi beffa delle regole.... Che vita piatta

Non sono parte interessata,quindi non conosco la situazione a cui vi riferite,però concordo con Uncle Drew,se delle società non rispettano le regole,o anche solo lo spirito sportivo,non fanno il bene di nessuno ed andrebbero sanzionate in qualche modo.
 
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Nym
view post Posted on 10/3/2015, 13:49




Per cambiare le cose in un modo che aveva un senso, andava fatto (e vi assicuro che sono d'accordo moltissimi buoni allenatori, di quelli che pensano ai ragazzi, non alle vittorie o alle richieste falli di talune società):

1. eliminare sia elité sia eccellenza ad under13 e under14
2. lasciare sia elité sia eccellenza da under15 in poi
3. under13 e under14 campionato che inizia anche presto a 3 fasi, dove nella prima si divide il tutto in 3 (o 4) fasce di livello (fasce non con pari numero di squadre), nella seconda fase si ripareggiano le cose scambiando cima e fondo di ogni fascia (tipo u17 elite gold che è fatto ora parte da elite, parte da eccellenza)... l'ultima fase io la farei sempre mischiando le province (o almeno sulla prima fascia)... ad esempio, girone iniziale da 6, poi girone da 6 ancora, poi andata e ritorno da 8 (così sarebbero lo stesso numero di gare di quest'anno considerando intertoto...)
4. da under15 si usano i risultati sul campo ottenuti prima

5. dare un anno di tempo in più alle società per organizzare e programmare il cambio di annate... non si fanno le cose in corsa

6. cambiare la struttura dei vincoli giovanili in toto...
- considerare (senza vincolo di trasferimento, ma per i discorsi economici) una grossa % a chi ha iscritto per primo il bambino a minibasket il primo anno (chi fa iniziare il bambino a giocare ha molto più merito dii tutti gli altri!!!)
- eliminare la possibilità di rifiutare un prestito, ma inserire un obbligo di parametro per ciascun prestito... parametro che deve partire da una base (es: 300€, che poi è una media abbastanza verosimile delle quote di iscrizione in circolazione qui) e avere una serie di moltiplicatori che ne alzano la cifra in funzione dell'importanza di chi riceve: serie della prima squadra di chi lo prende, n° scudetti giovanili negli ultimi anni, n° finali nazionali negli ultimi anni
- inserire un limite minimo (es: 10 volte la cifra del prestito) al trasferimento del cartellino per via definitiva
- nella distribuzione dei parametri di questo tipo, la prima società del primo anno che ha giocato (anche mini) dovrebbe prendersi il 40% ad esempio... il resto andrebbe diviso equamente per ciascun anno che ha giocato e dato il 50% alla società di appartenenza del cartellino (anche mini) ed il 50% alla società dove giocava davvero in quell'anno (solo se diversa da quella che l'ha attualmente in prestito... se lo sta avendo oggi in prestito, deve lasciare il 100% alla società di appartenza)
- revisione del sistema paremetri senior, partendo da queste modifiche


Vi assicuro che così non solo sarebbe meglio, si eliminerebbero problemi, discussioni... le società forti lavorerebbero di più per investire sui propri e prenderebbero solo gente che gli interessa davvero investirci su, non gente da tenere parcheggiata per non farla avere agli altri...

E non dite che ruberebbero più giocatori... note società di A che oggi rubano in giro ad under13 (o prima) 16 giocatori, lo farebbero ancora se questa costa gli costasse ogni anno 600€x16=9600€? Probabilmente ne prenderebbero solo qualcuno importante e gli altri cercherebbero di crescerli da soli... E anche se lo facessero, almeno chi perde i giocatori avrebbe un ritorno per poter meglio investire sui ragazzi della propria società
 
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view post Posted on 11/3/2015, 00:57
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CITAZIONE (Nym @ 10/3/2015, 13:49) 
Per cambiare le cose in un modo che aveva un senso, andava fatto (e vi assicuro che sono d'accordo moltissimi buoni allenatori, di quelli che pensano ai ragazzi, non alle vittorie o alle richieste falli di talune società):

1. eliminare sia elité sia eccellenza ad under13 e under14
2. lasciare sia elité sia eccellenza da under15 in poi
3. under13 e under14 campionato che inizia anche presto a 3 fasi, dove nella prima si divide il tutto in 3 (o 4) fasce di livello (fasce non con pari numero di squadre), nella seconda fase si ripareggiano le cose scambiando cima e fondo di ogni fascia (tipo u17 elite gold che è fatto ora parte da elite, parte da eccellenza)... l'ultima fase io la farei sempre mischiando le province (o almeno sulla prima fascia)... ad esempio, girone iniziale da 6, poi girone da 6 ancora, poi andata e ritorno da 8 (così sarebbero lo stesso numero di gare di quest'anno considerando intertoto...)
4. da under15 si usano i risultati sul campo ottenuti prima

5. dare un anno di tempo in più alle società per organizzare e programmare il cambio di annate... non si fanno le cose in corsa

6. cambiare la struttura dei vincoli giovanili in toto...
- considerare (senza vincolo di trasferimento, ma per i discorsi economici) una grossa % a chi ha iscritto per primo il bambino a minibasket il primo anno (chi fa iniziare il bambino a giocare ha molto più merito dii tutti gli altri!!!)
- eliminare la possibilità di rifiutare un prestito, ma inserire un obbligo di parametro per ciascun prestito... parametro che deve partire da una base (es: 300€, che poi è una media abbastanza verosimile delle quote di iscrizione in circolazione qui) e avere una serie di moltiplicatori che ne alzano la cifra in funzione dell'importanza di chi riceve: serie della prima squadra di chi lo prende, n° scudetti giovanili negli ultimi anni, n° finali nazionali negli ultimi anni
- inserire un limite minimo (es: 10 volte la cifra del prestito) al trasferimento del cartellino per via definitiva
- nella distribuzione dei parametri di questo tipo, la prima società del primo anno che ha giocato (anche mini) dovrebbe prendersi il 40% ad esempio... il resto andrebbe diviso equamente per ciascun anno che ha giocato e dato il 50% alla società di appartenenza del cartellino (anche mini) ed il 50% alla società dove giocava davvero in quell'anno (solo se diversa da quella che l'ha attualmente in prestito... se lo sta avendo oggi in prestito, deve lasciare il 100% alla società di appartenza)
- revisione del sistema paremetri senior, partendo da queste modifiche


Vi assicuro che così non solo sarebbe meglio, si eliminerebbero problemi, discussioni... le società forti lavorerebbero di più per investire sui propri e prenderebbero solo gente che gli interessa davvero investirci su, non gente da tenere parcheggiata per non farla avere agli altri...

E non dite che ruberebbero più giocatori... note società di A che oggi rubano in giro ad under13 (o prima) 16 giocatori, lo farebbero ancora se questa costa gli costasse ogni anno 600€x16=9600€? Probabilmente ne prenderebbero solo qualcuno importante e gli altri cercherebbero di crescerli da soli... E anche se lo facessero, almeno chi perde i giocatori avrebbe un ritorno per poter meglio investire sui ragazzi della propria società

Di cose per cambiare la situazione odierna se ne potrebbero fare diverse ed ognuno di noi probabilmente avrebbe una sua ricetta
Adesso Mattioli fa questi incontri in varie sedi ed è già qualcosa,però mi piacerebbe se venisse pensato un questionario sulle tematiche affrontate in questi post,diffuso tramite FIPmail alle società e vedere cosa viene proposto.
Per esempio il ripensamento dei parametri e del vincolo è un argomento che dovrebbe interessare tutte le società,sopratutto quelle di base,e capire cosa ne pensano mi sembra interessante,per tutti,anche per chi deve prendere le decisioni finali.
Io per esempio non mischierei il MB con l'attività agonistica,se non per l'ultimo anno,quando si fanno gli Esordienti.
Poi ogni idea è ben accetta ed andrebbe valutata senza pregiudizi,nè favoritismi,nei confronti di alcuno.
 
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kublaikhan
view post Posted on 11/3/2015, 11:44




CITAZIONE (DeanSmith47 @ 11/3/2015, 00:57) 
CITAZIONE (Nym @ 10/3/2015, 13:49) 
Per cambiare le cose in un modo che aveva un senso, andava fatto (e vi assicuro che sono d'accordo moltissimi buoni allenatori, di quelli che pensano ai ragazzi, non alle vittorie o alle richieste falli di talune società):

1. eliminare sia elité sia eccellenza ad under13 e under14
2. lasciare sia elité sia eccellenza da under15 in poi
3. under13 e under14 campionato che inizia anche presto a 3 fasi, dove nella prima si divide il tutto in 3 (o 4) fasce di livello (fasce non con pari numero di squadre), nella seconda fase si ripareggiano le cose scambiando cima e fondo di ogni fascia (tipo u17 elite gold che è fatto ora parte da elite, parte da eccellenza)... l'ultima fase io la farei sempre mischiando le province (o almeno sulla prima fascia)... ad esempio, girone iniziale da 6, poi girone da 6 ancora, poi andata e ritorno da 8 (così sarebbero lo stesso numero di gare di quest'anno considerando intertoto...)
4. da under15 si usano i risultati sul campo ottenuti prima

5. dare un anno di tempo in più alle società per organizzare e programmare il cambio di annate... non si fanno le cose in corsa

6. cambiare la struttura dei vincoli giovanili in toto...
- considerare (senza vincolo di trasferimento, ma per i discorsi economici) una grossa % a chi ha iscritto per primo il bambino a minibasket il primo anno (chi fa iniziare il bambino a giocare ha molto più merito dii tutti gli altri!!!)
- eliminare la possibilità di rifiutare un prestito, ma inserire un obbligo di parametro per ciascun prestito... parametro che deve partire da una base (es: 300€, che poi è una media abbastanza verosimile delle quote di iscrizione in circolazione qui) e avere una serie di moltiplicatori che ne alzano la cifra in funzione dell'importanza di chi riceve: serie della prima squadra di chi lo prende, n° scudetti giovanili negli ultimi anni, n° finali nazionali negli ultimi anni
- inserire un limite minimo (es: 10 volte la cifra del prestito) al trasferimento del cartellino per via definitiva
- nella distribuzione dei parametri di questo tipo, la prima società del primo anno che ha giocato (anche mini) dovrebbe prendersi il 40% ad esempio... il resto andrebbe diviso equamente per ciascun anno che ha giocato e dato il 50% alla società di appartenenza del cartellino (anche mini) ed il 50% alla società dove giocava davvero in quell'anno (solo se diversa da quella che l'ha attualmente in prestito... se lo sta avendo oggi in prestito, deve lasciare il 100% alla società di appartenza)
- revisione del sistema paremetri senior, partendo da queste modifiche


Vi assicuro che così non solo sarebbe meglio, si eliminerebbero problemi, discussioni... le società forti lavorerebbero di più per investire sui propri e prenderebbero solo gente che gli interessa davvero investirci su, non gente da tenere parcheggiata per non farla avere agli altri...

E non dite che ruberebbero più giocatori... note società di A che oggi rubano in giro ad under13 (o prima) 16 giocatori, lo farebbero ancora se questa costa gli costasse ogni anno 600€x16=9600€? Probabilmente ne prenderebbero solo qualcuno importante e gli altri cercherebbero di crescerli da soli... E anche se lo facessero, almeno chi perde i giocatori avrebbe un ritorno per poter meglio investire sui ragazzi della propria società

Di cose per cambiare la situazione odierna se ne potrebbero fare diverse ed ognuno di noi probabilmente avrebbe una sua ricetta
Adesso Mattioli fa questi incontri in varie sedi ed è già qualcosa,però mi piacerebbe se venisse pensato un questionario sulle tematiche affrontate in questi post,diffuso tramite FIPmail alle società e vedere cosa viene proposto.
Per esempio il ripensamento dei parametri e del vincolo è un argomento che dovrebbe interessare tutte le società,sopratutto quelle di base,e capire cosa ne pensano mi sembra interessante,per tutti,anche per chi deve prendere le decisioni finali.
Io per esempio non mischierei il MB con l'attività agonistica,se non per l'ultimo anno,quando si fanno gli Esordienti.
Poi ogni idea è ben accetta ed andrebbe valutata senza pregiudizi,nè favoritismi,nei confronti di alcuno.

Vincoli e svincoli, parametro e riparto $, riforma annate e relativi tempi di implementazione li decide in toto e di imperio FIP-ROMA.

Ricordo che quello che ancora può decidere FIP lombardia è:
1 fare o non fare elite nelle varie categorie
2 come organizzare i campionati (ma non in che tempi, per eccellenza almeno)
3 come selezionare le squadre nelle varie fasce
4 eventuali ulteriori regole per limitare passaggio giocatori da vari livelli

Il sistema Gold/silver/bronze mi pare abbia ben funzionato e che sia stata un'esperienza piuttosto piacevole per tutti i livelli (o quasi). Temo che con i numeri lombardi ci sia qualche problema a gestirla in U13 e 14 e tenerla in tempi ragionevoli, senza una fascia elite. La mia opinione l'ho già espressa in merito, per cui lascio spazio agli altri.

Riguardo al discorso minibasket che sicuramente conosco meglio...
La formazione dei giocatori ha un costo, ed il parametro servirebbe proprio a ricompensare quel costo.
A minibasket le quote coprono nella maggior parte dei casi i costi, e a volte generano anche una risorsa per la società.
Il settore giovanile ha costi direttamente proporzionali ad età giocatore e livello campionati e di sicuro le quote non bastano a coprirli, a volte nemmeno in parte.
Direi che qualsiasi proposta in merito ai parametri deve partire da questi dati di fatto.

Sul discorso del vincolo poi credo che prima o poi qualche (poco illuminato) riformatore provvederà a cancellarlo anche in età giovanile... secondo me sarà il far west... :moderatore:
 
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view post Posted on 11/3/2015, 15:40
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forumista assiduo

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Qualcuno di voi genitori si e' mai sentito dire: "se porti tuo figlio presso la ns societa' siamo in grado di provare a dargli..." invece che: " se lo porti, facciamo il tale campionato e vinciamo tot gare" ?. Alle societa' (non tutte per carita!' ) importa poco dei ragazzi e della loro crescita ANCHE sportiva, valgono piu' le quote di iscrizione, il mantenimento in vita delle stesse per il Dio parametro, per non parlare di eventuali allenatori che si definiscono professionisti si fanno pagare come tali e mirano a non macchiarsi il curriculum con partecipazioni a campionati Provinciali.
Vogliamo parlare della farsa "Giornate Azzurre" ora chiamate CTF.? Chi di voi, come me ha diversi capelli bianchi, ricorda cosa scriveva il Jordan su SB in merito a giovani, societa' e FIP? Nulla e' cambiato........
Under 20 = ulteriore anno di quota incassato dalle societa' oppure opportunita' di crescita per ragazzi non ancora pronti per un campionato Senior?
 
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povero basket
view post Posted on 11/3/2015, 17:25




Ciao a tutti. Sono nuovo del Forum e spero di non combinare casini.
Complimenti a tutti per la quantità di informazioni utili che si possono trovare in queste pagine.
Mi permetto di intervenire in questa discussione per esporvi la mia esperienza. Io sono il papà di un Under 13. L’esperienza di mio figlio la scorsa stagione e’ cominciata in una di quelle realtà che, in questo Forum, spesso viene velatamente citata come una di quelle che ruba giovani giocatori alle altre società . Quella squadra che magari altri genitori farebbero carte false per farci entrare il figlio. Noi invece ci siamo trovati semplicemente perché e’ la squadra della nostra città. Fortunati direte voi. Forse. Dipende dai punti di vista. Mio figlio e’ abbastanza portato per il basket: non ha ancora 13 anni, e’ alto 175cm e se la cava abbastanza. Non e’ un fenomeno e non lo diventerà mai. Gli piace giocare a basket e stare con gli altri. E con questo spirito gioca e si allena con discreti risultati. Tutto perfetto direte voi. Insomma. Questo perché poi ci sono le “esigenze” e gli obiettivi della società. Tre allenamenti a settimana (come tutti del resto), ma poi gli impegni del week end che spesso diventavano doppi impegni per l’impiego in più campionati, e i tornei durante festività e ponti vari. Risultato sportivo: serie di vittorie e medagliette varie. Risultato pratico/ umano ( tralasciando i costi di iscrizioni e il tempo che noi genitori abbiamo dovuto spendere): figlio stressato, sempre stanco e imbronciato, impegnato solo con il basket, senza possibilità di coltivare amicizie e con risultati scolastici appena sufficienti.
Alla fine della scorsa stagione una confessione: “Mi sono rotto di giocare a basket. Non mi diverto più. Voglio cambiare sport.” Poi in estate fa uno di quei tornei 3 vs 3 all’aperto (invitato da alcuni amici) torna la passione, e a settembre vuole ricominciare ma :“PER FAVORE NON IN QUELLA SQUADRA”. Mi faccio il giro delle province limitrofe, mettendo in chiaro le cose: partecipazione a un solo campionato, niente doppio impegno nei week end, niente ricerca morbosa della prestazione. Riesco a trovare un’altra società che, per ora, mantiene le promesse e trovo un coach contento come una pasqua per il piccolo pivot che gli mancava e che gli e’ caduto dal cielo. Mentre l’ex coach che incontri per strada nel paese, ti ricorda ogni volta che sei andato a giocare in una squadretta, mentre avevi la possibilità di giocare in una società seria con grandi prospettive. Per non parlare dei genitori degli ex compagni che ti guardano come se avessi la lebbra.
Mio figlio ora perde qualche partita in più (forse anche troppe), e non ha più una macchina da guerra come la ex società alle spalle, con quelle divise che intimoriscono gli avversari, ma gli e’ tornata la gioia di giocare a basket. E’ tornato ad essere sempre sorridente ed ha il tempo di uscire con gli amici mentre il rendimento scolastico e’ migliorato notevolmente.
Ora non voglio demonizzare nessuno o fare di tutta l’erba un fascio. Magari e’ solo colpa di mio figlio che non si e’ integrato. Volevo solo darvi la mia esperienza al contrario rispetto a quella che si fa di solito. Vorrei semplicemente che quando si pensa a campionati e riforme si pensasse semplicemente a come tutelare i ragazzi e non solo le società. Il discorso dei genitori poi lasciamolo stare. Non cambieranno mai.
 
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view post Posted on 11/3/2015, 17:42
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Carissimo Povero Basket
Parole Sante !!!!
 
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Casciaball
view post Posted on 11/3/2015, 18:36




buongiorno a tutti, anch'io, come POVERO BASKET, sono nuovo nel forum anche se Vi seguo e Vi leggo quotidianamente.
Al contrario dell'esperienza di POVERO BASKET, mio figlio 13enne è passato da una squadra (diciamo) minore ad una d'eccellenza. Mio figlio galvanizzato da tornei internazionali (dove ha incontrato veramente i fenomeni) voleva a tutti i costi imparare, crescere, migliorare, confrontarsi con quelli più forti, più bravi; e devo dire che è molto soddisfatto della scelta fatta, anche se impegnativa.
Premetto che sono completamente ignorante di basket, ho cominciato a conoscere questo sport da quando mio figlio, a 6 anni, l'ha scelto al posto del calcio, e ne sono contentissimo. Però ho notato, ma non lo dirò mai in presenza di mio figlio, che questi allenatori d'eccellenza (magari non tutti) puntano a vincere, tralasciando la formazione tecnica e atletica, che a 13 anni ancora manca. La sensazione, del tutto personale, è che allenano come se avessero in mano una squadra di professionisti che sa già fare tutto, ma purtroppo non è così.
 
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