| Piccola osservazione: le società che volevano salire si erano premunite di avere in squadra, oltre ai due stranieri, anche un paio di totem italiani. Torino con Mancio ed Amoroso, Orlandina con Basile e Soragna, e poi non dimentichiamo i Boscagin, i Carraretto, i Cittadini......, senza contare che gli stranieri erano più rodati di Triche. Trento ha puntato tutto sui giovani - INESPERTI DELLA CATEGORIA -, perfino con Triche, e l'assurdo è che l'unico pilastro di fama, Elder, nel ritorno e nei playoff ha contato ben poco ( per forza di cose od altro, non riapriamo polemiche ), senza che i risultati cambiassero, con le medie di vittorie esattamente uguali all'andata, e perfino migliorate nei playoff. In pratica Trento ha giocato con un americano solo - giovanissimo -oltre metà del percorso! Se qualcuno avesse pronosticato quello che sarebbe successo, non si sarebbero fatti gli stessi discorsi di oggi, sull'inadeguatezza del roster per competere ad alti livelli? Dopo aver visto alcune partite dei playoff della A, ed aver notato certi momenti di allucinante non gioco, sia pur compensati da alcune prodezze individuali soprattutto da 3, mi viene da dire: meditate, gente, meditate!
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