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possibile soluzione alla crisi?

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Exfisio
view post Posted on 28/6/2012, 12:03






Ora mi attirerò qualche vaffa.....ma al di là della teoria costituzionale con la quale spesso ci si pulisce il sedere anche il lavoratore, quando gli fa comodo....le parole della fornero sono così sconsiderate???
 
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.Torero Camomillo.
view post Posted on 28/6/2012, 12:15




la politica oltre la sostanza ha una forma.
la fornero non mette la forma giusta nella sostanza.
leggendo la riforma del lavoro a sommi capi (e non è mai un bene), non mi pare malaccio.
occorre però secondo me agire sugli ammortizzatori sociali per aumentare l'emersione del nero e l'incentivo al lavoro.
 
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tabellina
view post Posted on 28/6/2012, 13:36




CITAZIONE (Exfisio @ 28/6/2012, 13:03) 
Ora mi attirerò qualche vaffa.....ma al di là della teoria costituzionale con la quale spesso ci si pulisce il sedere anche il lavoratore, quando gli fa comodo....le parole della fornero sono così sconsiderate???

Nessun vaffa....per ora :P
Fornero dice che il lavoro non è un diritto, ma va conquistato anche con il sacrificio.
In realtà poi si accorge di averla sparata grossa e ha aggiustato il tiro.
Ma se vogliamo rimanere alle sue parole, accantonando per un attimo la carta costituzionale, direi che sì, per me ha detto una minchiata. Non mi ci metto nemmeno a discutere sul fatto che il lavoro è un diritto.

Poi possiamo ragionare fino a sfinirci sulla riforma del lavoro appena varata, ma vorrei osservare che legiferare in materia di lavoro è appunto un effetto di quel "...e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto." dell'art.4 della Costituzione poc'anzi citato.
Quindi Fornero nega la prima parte dell'art. 4 (La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro...) mentre spiega come lei ed il suo governo intendono perseguire la seconda (...e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto).
Mi pare un bel carpiato.
 
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.Torero Camomillo.
view post Posted on 28/6/2012, 13:42




si pecca in parole, atti e omissioni.
vorrei capire se la fornero pecca in parole (l'intervista rilasciata), atti (la riforma fatta), o omissioni (aspetti non presi in considerazione).

sul primo aspetto e sul terzo sicuramente si.
sul secondo, che comunque rimane quello più importante, vorrei capire in quale ambito.
la mia non è una provocazione, o una sfida, è proprio la volontà di vedere norme che entreranno nel campo lavorativo che applicazioni e conseguenze avranno.
 
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tabellina
view post Posted on 28/6/2012, 14:45




CITAZIONE (.Torero Camomillo. @ 28/6/2012, 14:42) 
si pecca in parole, atti e omissioni.
vorrei capire se la fornero pecca in parole (l'intervista rilasciata), atti (la riforma fatta), o omissioni (aspetti non presi in considerazione).

sul primo aspetto e sul terzo sicuramente si.
sul secondo, che comunque rimane quello più importante, vorrei capire in quale ambito.
la mia non è una provocazione, o una sfida, è proprio la volontà di vedere norme che entreranno nel campo lavorativo che applicazioni e conseguenze avranno.

Concordo con te. (Ma non starà succedendo un po' troppo spesso :P )
Ma per rispondere nel merito del secondo aspetto e cioé gli atti, devo ancora documentarmi per bene.
Come dici tu, ragionare su quanto letto per sommi capi, non è bene.
 
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.Torero Camomillo.
view post Posted on 28/6/2012, 16:59




credo possa essere interessante questo riassunto fatto da ichino delle richieste degli investitori esteri.
poi su un paio di punti fa un suo commento e proposte.

CITAZIONE
IN MATERIA DI LAVORO: SEMPLIFICAZIONE DELLA NORMATIVA, FLEXSECURITY E DECENTRAMENTO DELLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA PER APRIRE IL SISTEMA AI PIANI INDUSTRIALI INNOVATIVI E IN FUNZIONE DELLA SPERIMENTAZIONE DI NUOVI MODELLI DI ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E DEL RELATIVO MERCATO

Tabella estratta dalla relazione introduttiva di Nicola Ciniero, presidente e amministratore delegato di IBM Italia, al convegno indetto dal Comitato Investitori Esteri di Confindustria a Milano il 12 aprile 2012 – In grassetto le proposte più direttamente inerenti alle politiche del lavoro

[...]

Sintesi delle proposte del Comitato Investitori Esteri

Creazione di un interlocutore unico per l’attrazione degli investimenti esteri in Italia
Definizione di una strategia chiara di attrazione degli investimenti, supportata da un piano di comunicazione dedicato
Canale dedicato per l’interazione tra fisco e imprese internazionali, che permetta l’accentramento dei controlli
Aggiornamento normativa in merito ai paradisi fiscali, semplificando e armonizzando
Revisione dei meccanismi sanzionatori per eventuali irregolarità, con graduazione delle sanzioni
Semplificazione delle procedure per ingresso e mobilità internazionale di personale qualificato extra-UE
Semplificazione e snellimento della normativa e delle procedure di diritto del lavoro (1)
Rafforzamento della contrattazione decentrata, favorendo la diffusione della sperimentazione di nuovi modelli di organizzazione
Aumento della flessibilità del lavoro in entrata e in uscita, che deve essere armonizzata ai migliori standard internazionali (2)
Miglioramento dell’orientamento scolastico e professionale, per contenere il gap tra domanda e offerta di lavoro
Collaborazione tra università e aziende e tra aziende per internazionalizzare i percorsi formativi
Semplificazione delle regole di accesso ai fondi per la formazione
Rafforzamento dei percorsi di formazione con accordi in pool tra imprese internazionali
In materia di ricerca e innovazione, semplificazione delle procedure, riduzione e certezza dei tempi di erogazione dei finanziamenti e agevolazioni fiscali
Definizione del credito di imposta come leva strutturale per attrarre la ricerca e innovazione in Italia
Miglioramento del trasferimento di know-how dal sistema pubblico a quello privato e tra privati
Facilitazione dell’inserimento dei giovani ricercatori
[...]

(1) Questo punto è così specificato nel testo della relazione:
“Premessa - Capire ex ante le regole del lavoro è un fattore fondamentale nelle decisioni di allocazione degli investimenti. L’attuale codice del lavoro italiano è eccessivamente complesso, contiene norme che si sovrappongono – e che sono spesso contraddittorie – e prevede ampi margini di incertezza nella risoluzione delle controversie contrattuali. [...] Proposta - Semplificazione e riduzione delle norme di diritto del lavoro non allineate con gli altri Paesi, proseguendo nel processo di semplificazione del codice del lavoro annunciato dal Governo e in linea con i disegni di legge n. 1872 e 1873 dell’11 novembre 2009; favorire la traducibilità dei testi di riferimento.”

(2) Questo punto è così specificato nel testo della relazione:
“Premessa: Storicamente, la normativa italiana in materia ha reso estremamente incerti i costi di eventuali esuberi, non ha favorito la mobilità dell’occupazione tra imprese e ha ridotto l’incentivo ad investire sulla formazione di lungo periodo. La possibilità di investire sui propri dipendenti a costi ragionevoli, in un quadro certo relativamente agli oneri di eventuali esuberi, è molto importante per imprese grandi e a tecnologia avanzata come le imprese internazionali. [...] Proposta - Rafforzare la flessibilità del mercato del lavoro in entrata e in uscita. La riforma del mercato del lavoro attualmente in discussione rappresenta indubbiamente un segnale importante in questa direzione. Si introduce una maggiore chiarezza nei meccanismi di entrata con i contratti a tempo determinato, e la modifica dell’art. 18 delinea elementi di maggiori certezze per l’uscita dei lavoratori in esubero. Per rendere il sistema più competitivo, adeguandosi a standard internazionali le possibilità di miglioramento sono ancora notevoli. In termini di flessibilità, il Comitato propone anche di incentivare forme di periodo sabbatico che possono rappresentare un modello volontario di gestione di fasi di crisi o di riconversione di lavoratori in esubero, anche nel nuovo orizzonte pensionistico. Il periodo sabbatico incentivato, retribuito in proporzione della durata, se adeguatamente supportato per l’aspetto pensionistico e fiscale, potrebbe costituire un valido strumento alternativo e integrativo ai normali ammortizzatori sociali, favorendo anche una maggior dinamica del lavoro. Le aziende sarebbero incentivate a introdurlo se, a fronte del costo sostenuto per l’incentivo, ci fosse anche un concorso sugli aspetti fiscali e previdenziali da parte del Governo, che integri il trattamento contributivo a beneficio del dipendente.”

www.pietroichino.it/?p=20741
 
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sensomc
view post Posted on 11/7/2012, 10:40




intanto il tasso di disoccupazione continua a salire,ma che ci importa , l'austerità ci salverà
 
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micio000
view post Posted on 11/7/2012, 18:11




Possibile soluzione alla crisi? Pregare



da il sole24ore

Roubini conferma i suoi pronostici: la "tempesta perfetta" sta arrivando (e sarà peggio del 2008)

Con un catastrofismo che spiazza perfino gli adepti del suo pessimismo, Nouriel Roubini ha avvertito il mondo: la "tempesta perfetta" da lui pronosticata per l'economia globale nel 2013 si sta sviluppando. L'economista, soprannominato sul web "Dr. Doom" ovvero "Dottor Catastrofe", ha confermato i suoi presagi via Twitter e in un'intervista video a Bloomberg Tv. Le avvisaglie ci sono tutte e, secondo il professore, non lasciano scampo: la tempesta perfetta del prossimo anno sarà molto peggio della crisi del 2008.

Apocalittico sull'eurozona, Roubini prevede che la Finlandia uscirà dall'euro prima della Grecia. Lo segnala tra gli altri il sito economico spagnolo Expansión.com.
Roubini, professore alla New York University, aveva indicato lo scorso maggio quattro scenari che possono creare la "tempesta perfetta": il ristagno degli Stati Uniti, un acuirsi dei problemi del debito europei, la decelerazione delle economie emergenti, specie della Cina, e il conflitto militare in Iran. A suo parere, i dati dell'inflazione in Cina e le deludenti cifre dell'occupazione negli Usa mostrano che la tempesta perfetta si sta scatenando.

Per l'economista, il problema è che gli Stati sovrani stanno esaurendo le opzioni e non hanno "conigli da tirar fuori dal cilindro". E mentre nel 2008 la crisi si era potuta combattere con un'azione congiunta delle banche centrali, attualmente le azioni intraprese – come il ribasso dei tassi deciso dalla Bce e le iniziative delle banche centrali cinese e britannica – non hanno avuto l'effetto desiderato.
Roubini ha definito un insuccesso il vertice europeo di Bruxelles di fine giugno, "poiché i rendimenti dei titoli di Spagna e Italia restano alti" e prevede "nuove crisi del debito nei prossimi giorni". L'economista parlava prima della riunione dell'Eurogruppo che ha portato avanti gli impegni presi al vertice.

I risultati dell'Eurogruppo hanno aperto stamattina la stragrande maggioranza dei siti europei, dominando i siti spagnoli. In evidenza, in tutti i titoli, i 30 miliardi di euro di aiuti alle banche spagnole in arrivo entro fine mese. Quanto alla proroga di un anno, dal 2013 al 2014, concessa a Madrid per ridurre il deficit al di sotto del 3% del Pil, non mancano sulla stampa spagnola le polemiche su quello che viene chiesto in cambio e sulla politica economica messa sotto sorveglianza.
El Pais mette in rilievo che l'Ue chiede "più misure in cambio di un punto extra di deficit" e sottolinea che i partner europei sottopongono a supervisione la politica economica spagnola. Il ministro spagnolo Luis de Guindos definisce l'accordo molto buono per gli interessi spagnoli e afferma che l'Europa non impone nuove condizioni in cambio degli aiuti.

El Mundo ha titolato: "Bruxelles anticipa 30.000 milioni e avverte: la Spagna dovrà ottemperare". Nonostante Guindos neghi di avere accettato come contropartita "più imposizioni" o "compromessi aggiuntivi di alcun tipo" in materia di politica economica, Abc.es richiama sulla homepage la "batteria" di tagli che chiede Bruxelles: "Se il nostro Paese vuole beneficiare della proroga del deficit proposta dall'Europa, il Governo dovrà toccare l'Iva o porre fine alla deduzione sull'abitazione". E sono solo alcuni dei nuovi "aggiustamenti dolorosi".

"L'Ue allenterà le domande di bilancio alla Spagna", titola il Wall Street Journal, mentre il New York Times sottolinea che i ministri europei trovano un accordo per accelerare il salvataggio delle banche spagnole. "Gli Stati dell'euro accelerano l'aiuto alle banche spagnole, puntano a prestiti diretti", annuncia un lancio Bloomberg ripreso dal San Francisco Chronicle: sono pronti a dare fino a 100 miliardi di euro per proteggere la quarta economia dell'eurozona.
Un lancio Reuters, ripreso tra gli altri dal sito del quotidiano francese Les Echos, osserva che l'Eurogruppo accorda "tempi supplementari" a Madrid. La Bbc fa il titolo sui 30 miliardi di euro alle banche spagnole.

"L'eurozona dà alla Spagna un'ancora di salvezza da 30 miliardi di euro", titola il Times che sottolinea però che la Spagna continua a procedere verso "la zona di pericolo": nonostante gli aiuti, i rendimenti dei titoli decennali spagnoli oggi si sono attestati intorno al punto di pericolo del 7%, mentre quelli italiani sono sopra il 6%. Rendimenti così alti, scrive il Times, rinnovano lo spettro di possibili richieste da parte di Madrid e di Roma di un salvataggio su vasta scala del tipo di quelli concessi a Grecia, Portogallo e Irlanda.
 
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sensomc
view post Posted on 18/7/2012, 17:38




bisogna uscire dall'euro il prima possibile,tutti insieme, tutti gli stati periferici,finiamola con questa German dominance che non ha niente a che vedere con il complottismo

Edited by sensomc - 18/7/2012, 18:43
 
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view post Posted on 18/7/2012, 17:41
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Orgoglioso membro del club "strozzi ed anche un po' cornuti"

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Una capsula (da clonazione) di fluido primario...

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CITAZIONE (sensomc @ 18/7/2012, 18:38) 
bisogna uscire dall'euro il prima possibile,tutti insieme tutto gli stati periferici,finiamola con questa German dominance che non ha niente a che vedere con il complottismo

Particolare attenzione al boldato, ma su tutto il tuo messaggio si può applicare un vecchio adagio delle mie parti: a prima gaìna che canta x'è quea che gà fato el vovo.
 
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sensomc
view post Posted on 18/7/2012, 17:46




mi aspettavo un tuo quote immediato :D
ho usato il topic come sfogo,visto che dalle ultime discussioni non è cambiato nulla,anzi le cose peggiorano
 
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view post Posted on 18/7/2012, 17:57
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Orgoglioso membro del club "strozzi ed anche un po' cornuti"

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Una capsula (da clonazione) di fluido primario...

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CITAZIONE (sensomc @ 18/7/2012, 18:46) 
mi aspettavo un tuo quote immediato :D
ho usato il topic come sfogo,visto che dalle ultime discussioni non è cambiato nulla,anzi le cose peggiorano

Ah, perché pensi davvero che discutendo in un forum cambi qualcosa?
Sarebbe bene smettere di illudersi. A cominciare dal sogno di debiti saldati stampando lire in autonomia: se si vuol fallire più velocemente, quella è la strada maestra.
 
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sensomc
view post Posted on 18/7/2012, 18:00




CITAZIONE (fede(Buzzer) @ 18/7/2012, 18:57) 
CITAZIONE (sensomc @ 18/7/2012, 18:46) 
mi aspettavo un tuo quote immediato :D
ho usato il topic come sfogo,visto che dalle ultime discussioni non è cambiato nulla,anzi le cose peggiorano

Ah, perché pensi davvero che discutendo in un forum cambi qualcosa?
Sarebbe bene smettere di illudersi. A cominciare dal sogno di debiti saldati stampando lire in autonomia: se si vuol fallire più velocemente, quella è la strada maestra.

no ma sfogarsi aiuta a stare meglio <_<
stampare soldi in autonomia non è una bestemmia ma quello che si è sempre fatto
 
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Tierra y libertad
view post Posted on 18/7/2012, 21:21




Fede, anche io sono un convinto europeista e penso che uscire dall'euro sarebbe una catastrofe e non solo finnziaria,,, ma che da questa situazione si possa uscire solo stampando moneta (l'euro) a me sembra a questo punto chiaro. Il rigore non serve a nulla con i debiti pubblici che abbiamo in europa.
 
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sensomc
view post Posted on 19/7/2012, 02:31




CITAZIONE (Tierra y libertad @ 18/7/2012, 22:21) 
Fede, anche io sono un convinto europeista e penso che uscire dall'euro sarebbe una catastrofe e non solo finnziaria,,, ma che da questa situazione si possa uscire solo stampando moneta (l'euro) a me sembra a questo punto chiaro. Il rigore non serve a nulla con i debiti pubblici che abbiamo in europa.

convinto europeista? ha fatto solo danni,un unione europea che non è un unione,tutto basato su un economia liberale basata su chi "esporta è bravo" chi importa è cattivo" chi ha debiti pubblici è cattivo" La Germania tanto vantata è ai livelli nostri nella ricerca nell'innovazione,ma è un modello perfetto per gli standard europei solo ed esclusivamente perchè esporta(cioè il motivo per cui non ha i conti pubblici messi male) sopratutto nei paesi periferici europei(noi spagna portogallo grecia ect)questa non è unione dove la nostra deindustrializzazione arricchisce la Germania,non è unione se c'è una competizione tra gli stati membri.
uscire dall'euro sarebbe una catastrofe finanziaria? quali sono i tuoi studi che ti portano a dire questo? oppure non noti che la dipendenza di una stato da una moneta estera in mano ai privati, con l'obbligo di eseguire austerità per tenere lo spread sotto i 500/600 punti, stia affossando le nostre economie ,continuando il processo di deindustrializzazione degli stati periferici?
svalutazione competitiva è questa la soluzione
 
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523 replies since 13/5/2012, 22:22   3906 views
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