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possibile soluzione alla crisi?

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ex.it
view post Posted on 19/3/2013, 15:21




CITAZIONE (fede(Buzzer) @ 19/3/2013, 14:40) 
CITAZIONE (ex.it @ 19/3/2013, 14:21) 
CITAZIONE (fede(Buzzer) @ 19/3/2013, 11:48) 
Sono due situazioni un po' diverse.
La Grecia ha accumulato debiti in un sistema iper-clientelare, accompagnato da un alto tasso di evasione fiscale - problematica quest'ultima mai risolta del tutto.
Cipro ha puntato sulla possibilità di calamitare capitali stranieri senza vincolarli al territorio, gonfiando la speculazione finanziaria ed edilizia. Negli ultimi due anni il castello è drammaticamente crollato obbligando lo Stato prima ad aumentare a dismisura il debito per coprire il welfare, poi a chiedere il prestito alla BCE per evitare il default.
Domanda: quale medico aveva prescritto ai governanti ciprioti di privilegiare l'economia virtuale e la speculazione evitando la crescita dell'economia reale?

Domande, domande... ne ho un paio anch'io:

Magari prima potresti anche rispondere alle domande altrui... ;)
CITAZIONE
- com'è possibile che economie tanto sbilanciate e deficitarie abbiano avuto via libera per l'accesso ad un sistema rigido come quello della moneta unica? Che interessi avevano gli "euro-virtuosi" ad ammettere questi "scellerati"?

All'atto dell'ingresso nell'unione monetaria veniva richiesta la firma di un patto di stabilità per il contenimento del deficit. A Cipro l'Euro è arrivato da pochi anni. Il grosso del debito invece dipende dalla politica economica dell'esecutivo. Influenze dell'Eurotower? Nessuna.
CITAZIONE
- i depositi in titoli rappresentano dei debiti che l'emittente ha nei confronti dei risparmiatori: con quale logica viene stabilito che parte di tali debiti debbano sostanzialmente essere "rimessi" (tramite il "prelievo forzoso") mentre altri (in particolare quelli contratti nei confronti degli investitori nordeuropei) devono essere onorati? Forse perché gli investitori teutonici "pesano di più" rispetto agli investitori greci o ciprioti? Vige cioè la legge del più forte? E' questo il senso dell'unione monetaria?

Quanti ciprioti hanno sottoscritto i titoli nazionali? Pochini. Idem le banche, nei cui conti correnti la maggior parte dei soldi è di provenienza estera. In realtà la questione è ben diversa, ma pare non la si voglia capire per il solito giochino tedioso dei tedeschi cattivoni e dei popoli mediterranei ingenui e gabbati. Mai una volta che si accetti di guardare in faccia le origini dei problemi...
...metodo M5S-Bagnai anche qui?

Non so che dirti :uhm: cioè, mi spiego meglio: Cipro ovviamente non è che possa contare su lussureggianti produzioni locali... quindi immagino (non ne ho conoscenza diretta, lo ammetto) che la sua economia si basi essenzialmente su turismo, edilizia turistica e sulla capacità di attirare capitali esteri. Ma questo non credo che accada da un paio d'anni a questa parte... poi magari sbaglio ma ho il sospetto che tale situazione dovesse essere nota a chi ha dato il via libera all'accesso nell'area Euro a questa "economia drogata"... Ma allora perché? Perché consentire l'accesso a chi con ogni evidenza non avrebbe avuto la capacità di resistere al minimo "stress"? Perché basare il progetto europeo su una forma di "competizione interna" di stampo darwiniano cui solo i più forti ed attrezzati potranno sopravvivere?
Quanto all'origine dei problemi... beh, ve ne saranno sicuramente molte e diverse per ogni Stato membro. Altrettanto sicuramente ce n'è una comune a tutti: la moneta unica.
 
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view post Posted on 19/3/2013, 15:34
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CITAZIONE (ex.it @ 19/3/2013, 15:21) 
CITAZIONE (fede(Buzzer) @ 19/3/2013, 14:40) 
CITAZIONE (ex.it @ 19/3/2013, 14:21) 
CITAZIONE (fede(Buzzer) @ 19/3/2013, 11:48) 
Sono due situazioni un po' diverse.
La Grecia ha accumulato debiti in un sistema iper-clientelare, accompagnato da un alto tasso di evasione fiscale - problematica quest'ultima mai risolta del tutto.
Cipro ha puntato sulla possibilità di calamitare capitali stranieri senza vincolarli al territorio, gonfiando la speculazione finanziaria ed edilizia. Negli ultimi due anni il castello è drammaticamente crollato obbligando lo Stato prima ad aumentare a dismisura il debito per coprire il welfare, poi a chiedere il prestito alla BCE per evitare il default.
Domanda: quale medico aveva prescritto ai governanti ciprioti di privilegiare l'economia virtuale e la speculazione evitando la crescita dell'economia reale?

Domande, domande... ne ho un paio anch'io:

Magari prima potresti anche rispondere alle domande altrui... ;)
CITAZIONE
- com'è possibile che economie tanto sbilanciate e deficitarie abbiano avuto via libera per l'accesso ad un sistema rigido come quello della moneta unica? Che interessi avevano gli "euro-virtuosi" ad ammettere questi "scellerati"?

All'atto dell'ingresso nell'unione monetaria veniva richiesta la firma di un patto di stabilità per il contenimento del deficit. A Cipro l'Euro è arrivato da pochi anni. Il grosso del debito invece dipende dalla politica economica dell'esecutivo. Influenze dell'Eurotower? Nessuna.
CITAZIONE
- i depositi in titoli rappresentano dei debiti che l'emittente ha nei confronti dei risparmiatori: con quale logica viene stabilito che parte di tali debiti debbano sostanzialmente essere "rimessi" (tramite il "prelievo forzoso") mentre altri (in particolare quelli contratti nei confronti degli investitori nordeuropei) devono essere onorati? Forse perché gli investitori teutonici "pesano di più" rispetto agli investitori greci o ciprioti? Vige cioè la legge del più forte? E' questo il senso dell'unione monetaria?

Quanti ciprioti hanno sottoscritto i titoli nazionali? Pochini. Idem le banche, nei cui conti correnti la maggior parte dei soldi è di provenienza estera. In realtà la questione è ben diversa, ma pare non la si voglia capire per il solito giochino tedioso dei tedeschi cattivoni e dei popoli mediterranei ingenui e gabbati. Mai una volta che si accetti di guardare in faccia le origini dei problemi...
...metodo M5S-Bagnai anche qui?

Non so che dirti :uhm: cioè, mi spiego meglio: Cipro ovviamente non è che possa contare su lussureggianti produzioni locali... quindi immagino (non ne ho conoscenza diretta, lo ammetto) che la sua economia si basi essenzialmente su turismo, edilizia turistica e sulla capacità di attirare capitali esteri. Ma questo non credo che accada da un paio d'anni a questa parte... poi magari sbaglio ma ho il sospetto che tale situazione dovesse essere nota a chi ha dato il via libera all'accesso nell'area Euro a questa "economia drogata"... Ma allora perché? Perché consentire l'accesso a chi con ogni evidenza non avrebbe avuto la capacità di resistere al minimo "stress"? Perché basare il progetto europeo su una forma di "competizione interna" di stampo darwiniano cui solo i più forti ed attrezzati potranno sopravvivere?
Quanto all'origine dei problemi... beh, ve ne saranno sicuramente molte e diverse per ogni Stato membro. Altrettanto sicuramente ce n'è una comune a tutti: la moneta unica.

Semplice. Si sapeva che l'economia cipriota fosse un qualcosa di basso livello e con zero margine di crescita sul piano reale. Si pensava (e non è stato l'unico caso) che la firma del trattato d'adesione potesse costituire un fattore di dissuasione abbastanza forte di fronte alla tentazione della speculazione massiccia. Invece si è assistito all'atteggiamento contrario: dal 2008 al 2010 le città portuali sono diventate colonie russe, la capitale ha visto triplicare il numero di banche, il tutto agevolato da un regime fiscale minimo e da uno scarsissimo (eufemismo) controllo antiriciclaggio. E' stata forse la moneta unica a far arrivare a Limassol, Paphos e Larnaca i rubli?
 
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ex.it
view post Posted on 19/3/2013, 15:55




CITAZIONE (fede(Buzzer) @ 19/3/2013, 15:34) 
Semplice. Si sapeva che l'economia cipriota fosse un qualcosa di basso livello e con zero margine di crescita sul piano reale. Si pensava (e non è stato l'unico caso) che la firma del trattato d'adesione potesse costituire un fattore di dissuasione abbastanza forte di fronte alla tentazione della speculazione massiccia. Invece si è assistito all'atteggiamento contrario: dal 2008 al 2010 le città portuali sono diventate colonie russe, la capitale ha visto triplicare il numero di banche, il tutto agevolato da un regime fiscale minimo e da uno scarsissimo (eufemismo) controllo antiriciclaggio. E' stata forse la moneta unica a far arrivare a Limassol, Paphos e Larnaca i rubli?

No. Ma è la moneta unica che non consente ai ciprioti di poter usare la leva del cambio per incidere sulla situazione: una volta di più si sacrificano le risorse dei cittadini (e quindi anche le possibilità di sviluppo oltre che il benessere della popolazione) sull'altare della stabilità monetaria...
 
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view post Posted on 19/3/2013, 17:36
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CITAZIONE (ex.it @ 19/3/2013, 15:55) 
CITAZIONE (fede(Buzzer) @ 19/3/2013, 15:34) 
Semplice. Si sapeva che l'economia cipriota fosse un qualcosa di basso livello e con zero margine di crescita sul piano reale. Si pensava (e non è stato l'unico caso) che la firma del trattato d'adesione potesse costituire un fattore di dissuasione abbastanza forte di fronte alla tentazione della speculazione massiccia. Invece si è assistito all'atteggiamento contrario: dal 2008 al 2010 le città portuali sono diventate colonie russe, la capitale ha visto triplicare il numero di banche, il tutto agevolato da un regime fiscale minimo e da uno scarsissimo (eufemismo) controllo antiriciclaggio. E' stata forse la moneta unica a far arrivare a Limassol, Paphos e Larnaca i rubli?

No. Ma è la moneta unica che non consente ai ciprioti di poter usare la leva del cambio per incidere sulla situazione: una volta di più si sacrificano le risorse dei cittadini (e quindi anche le possibilità di sviluppo oltre che il benessere della popolazione) sull'altare della stabilità monetaria...

Ah, perché in un Paese privo di risorse naturali di rilievo, con gasdotti e oleodotti che passano nella fascia marina a nord sotto controllo turco, senza un rilevante interesse strategico, la favoletta della svalutazione competitiva funzionerebbe? Fai un favore alla tua intelligenza: chiudi quel tomo di quell'idiota di Bagnai e brucialo.
 
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ex.it
view post Posted on 19/3/2013, 17:52




CITAZIONE (fede(Buzzer) @ 19/3/2013, 17:36) 
CITAZIONE (ex.it @ 19/3/2013, 15:55) 
No. Ma è la moneta unica che non consente ai ciprioti di poter usare la leva del cambio per incidere sulla situazione: una volta di più si sacrificano le risorse dei cittadini (e quindi anche le possibilità di sviluppo oltre che il benessere della popolazione) sull'altare della stabilità monetaria...

Ah, perché in un Paese privo di risorse naturali di rilievo, con gasdotti e oleodotti che passano nella fascia marina a nord sotto controllo turco, senza un rilevante interesse strategico, la favoletta della svalutazione competitiva funzionerebbe? Fai un favore alla tua intelligenza: chiudi quel tomo di quell'idiota di Bagnai e brucialo.

Moneta - cara = + turismo, no?
 
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sensomc
view post Posted on 19/3/2013, 18:10




CITAZIONE (fede(Buzzer) @ 19/3/2013, 11:48) 
CITAZIONE (sensomc @ 19/3/2013, 10:39) 
il discorso è uguale a quello sentito per la Grecia.Se lo sono meritato.
la colpa è solo del cipro,da non dividere assolutamente con il sistema europeo,ma solo ed esclusivamente colpa dei ciprioti

Sono due situazioni un po' diverse.
La Grecia ha accumulato debiti in un sistema iper-clientelare, accompagnato da un alto tasso di evasione fiscale - problematica quest'ultima mai risolta del tutto.
Cipro ha puntato sulla possibilità di calamitare capitali stranieri senza vincolarli al territorio, gonfiando la speculazione finanziaria ed edilizia. Negli ultimi due anni il castello è drammaticamente crollato obbligando lo Stato prima ad aumentare a dismisura il debito per coprire il welfare, poi a chiedere il prestito alla BCE per evitare il default.
Domanda: quale medico aveva prescritto ai governanti ciprioti di privilegiare l'economia virtuale e la speculazione evitando la crescita dell'economia reale?

quei capitali,proprio per consolidare i conti pubblici(primo interesse della commissione europea) sono andati in mano ai privati che gli hanno gestiti male.Infatti il debito prima della crisi del 2008 per il Cipro stava diminuendo.la solita storia ci hanno rotto le palle che bisogna attirare investimenti dimenticando che questi capitali poi devi remunerarli.FORTUNATAMENTE c'è L'EURO che salverà CIPRO. :shifty:
 
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ex.it
view post Posted on 19/3/2013, 18:44




Nota: per una lettura dell'interpretazione (completa di grafici et riferimenti) di quel comunistaccio di Bagnai circa la vicenda Cipro, cliccare QUI
 
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view post Posted on 19/3/2013, 19:13
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CITAZIONE (ex.it @ 19/3/2013, 17:52) 
CITAZIONE (fede(Buzzer) @ 19/3/2013, 17:36) 
Ah, perché in un Paese privo di risorse naturali di rilievo, con gasdotti e oleodotti che passano nella fascia marina a nord sotto controllo turco, senza un rilevante interesse strategico, la favoletta della svalutazione competitiva funzionerebbe? Fai un favore alla tua intelligenza: chiudi quel tomo di quell'idiota di Bagnai e brucialo.

Moneta - cara = + turismo, no?

Non necessariamente. Sei mai stato a Cipro? Mi sa di no. Io sì invece. L'offerta turistica è rivolta in larga parte a britannici ed austriaci, più i russi che non vanno a godersi il sole ma a fare affari - tassazione attività al 12%, conti correnti senza spese e con controlli minimi. Dimostrazione: più voli giornalieri da Mosca, San Pietroburgo, Vienna e Londra-Heatrow per Larnaca, sempre con le compagnie di bandiera. Dall'Italia, se vuoi andare a Cipro, o prendi un charter oppure devi andare a Vienna e aspettare la coincidenza.

CITAZIONE (sensomc @ 19/3/2013, 18:10) 
CITAZIONE (fede(Buzzer) @ 19/3/2013, 11:48) 
Sono due situazioni un po' diverse.
La Grecia ha accumulato debiti in un sistema iper-clientelare, accompagnato da un alto tasso di evasione fiscale - problematica quest'ultima mai risolta del tutto.
Cipro ha puntato sulla possibilità di calamitare capitali stranieri senza vincolarli al territorio, gonfiando la speculazione finanziaria ed edilizia. Negli ultimi due anni il castello è drammaticamente crollato obbligando lo Stato prima ad aumentare a dismisura il debito per coprire il welfare, poi a chiedere il prestito alla BCE per evitare il default.
Domanda: quale medico aveva prescritto ai governanti ciprioti di privilegiare l'economia virtuale e la speculazione evitando la crescita dell'economia reale?

quei capitali,proprio per consolidare i conti pubblici(primo interesse della commissione europea) sono andati in mano ai privati che gli hanno gestiti male.Infatti il debito prima della crisi del 2008 per il Cipro stava diminuendo.la solita storia ci hanno rotto le palle che bisogna attirare investimenti dimenticando che questi capitali poi devi remunerarli.FORTUNATAMENTE c'è L'EURO che salverà CIPRO. :shifty:

I capitali non sono giunti a Cipro per consolidare i conti pubblici, altrimenti sarebbero stati vincolati in attività statali - non è così, ovviamente. I capitali sono arrivati per pochi semplici motivi, che molti, compreso l'idiota grillino Bagnai (che dimostra di non aver mai mosso il culo dalla sedia accademica su cui l'ha poggiato per fare un salto nel mondo reale, Cipro compresa), nemmeno prendono in considerazione:
1)tassazione bassissima per le attività finanziarie e commerciali: 12%. In Russia tale aliquota si applica alle persone fisiche, non a quelle giuridiche. Quindi, è conveniente;
2)scarsi controlli antiriciclaggio: se nella maggior parte dell'Europa i depositi in contanti sopra una certa cifra sono vietati o comunque avviano indagini, a Nicosia e dintorni si possono muovere ingenti capitali sia per contanti che per giroconto senza dare grandi spiegazioni. Mille volte meglio della Svizzera, dunque;
3)contemporanea fuga di grosse fortune economiche dalla Catalogna, un tempo colonizzata a suon di cemento da Akasvayu (a proposito, di chi era?...), e dal Montenegro, improvvisamente divenuto posto scottante e sotto la lente d'ingrandimento dell'Interpol.
Ecco spiegata l'origine dell'afflusso di capitali esteri a Cipro. Che nessun esecutivo locale ha vincolato mai al territorio con obblighi di reinvestimento nell'economia locale, edilizia a parte. E quando il limone spremuto ha esalato l'ultima goccia, gli edili dell'isola si sono ritrovati disoccupati e le imprese di costruzione prive di commesse, generando fior di richieste di aumento del welfare, che lo Stato ha recepito aumentando l'esposizione debitoria.

Ma voi, state tranquilli. Continuate a credere all'accademico dei miei didimi Bagnai. Al grillino che pretende di spiegare l'economia valutaria senza tener conto delle variabili, come se le formule fossero immutabili nei secoli. Continuate pure.
 
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sensomc
view post Posted on 19/3/2013, 19:39




ma una maggiore entrata fiscale(anche se a basse aliquote) ,dovuta all'aumento dei capitali esteri non consolida i conti pubblici?(poi c'è la prova ,i conti pubblici di cipro prima che il limone fosse secco,stavano bene)se lo stato avesse avuto il potere di chiedere un reinvestimento nell'economia interna tutto questo casino non sarebbe successo.
 
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view post Posted on 19/3/2013, 22:22
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CITAZIONE (sensomc @ 19/3/2013, 19:39) 
ma una maggiore entrata fiscale(anche se a basse aliquote) ,dovuta all'aumento dei capitali esteri non consolida i conti pubblici?(poi c'è la prova ,i conti pubblici di cipro prima che il limone fosse secco,stavano bene)se lo stato avesse avuto il potere di chiedere un reinvestimento nell'economia interna tutto questo casino non sarebbe successo.

Il potere ce l'avevano: non l'hanno utilizzato perché convinti che mai la crisi li avrebbe sfiorati. Ti pare che l'Eurotower detti le regole interne dei singoli Stati quanto a tassazione e vincoli territoriali degli investimenti esteri?
L'entrata fiscale bassa va necessariamente compensata con precisi obblighi che mantengano il capitale sul territorio in modo da generare indotto. Esattamente quel che non hanno fatto Cipro e Malta, che sarà la prossima a incocciare problemi, sommati a casini dovuti al riciclaggio. La Slovenia, ad esempio, ha imparato benissimo la lezione: tassazione al 18% sulle attività, ma piena applicazione di sovratassa su qualunque transazione finanziaria anche con capitali esteri importati e IVA piena oltre ad altri balzelli per attività commerciale locale di azienda a capitali stranieri.

Comunque a quanto pare i ciprioti vogliono vendersi a Putin. Sempre che questi sia intenzionato a comprarli e che la vecchia Elisabetta sia d'accordo.
 
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sensomc
view post Posted on 20/3/2013, 11:51




quello che non capisco di questa situazione è il contagio...
perchè in caso di uscita dall'euro del cipro(che secondo me puo permetterselo) si mette a rischio tutta l'eurozona?
 
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view post Posted on 20/3/2013, 14:12
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CITAZIONE (sensomc @ 20/3/2013, 11:51) 
quello che non capisco di questa situazione è il contagio...
perchè in caso di uscita dall'euro del cipro(che secondo me puo permetterselo) si mette a rischio tutta l'eurozona?

In realtà non esiste un rischio contagio. Piuttosto è a rischio l'investimento di chi ha acquistato titoli nazionali ciprioti.
 
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view post Posted on 20/3/2013, 15:04

forumista oltre

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e cioè in massima parte i paesi nord europei, germania di merkel compresa, che sta tentando di far pagare all'europa i propri loschi affari, prendono per il culo il berlusca, ma poi in quanto a finanza creativa anche i tedeschi non fanno di noccioli. :sick:
 
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view post Posted on 20/3/2013, 15:07
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CITAZIONE (_Scheggia_ @ 20/3/2013, 15:04) 
e cioè in massima parte i paesi nord europei, germania di merkel compresa, che sta tentando di far pagare all'europa i propri loschi affari, prendono per il culo il berlusca, ma poi in quanto a finanza creativa anche i tedeschi non fanno di noccioli. :sick:

In realtà no. Chi acquista quei titoli sono soprattutto BRICS. I tedeschi e gli altri nordici non vogliono vedersi scaricare addosso le colpe delle nostre cazzate e pagare al posto nostro. La logica non fa una grinza.
 
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sensomc
view post Posted on 20/3/2013, 20:48




sopratutto russia a quanto pare.
non capisco la bce e quindi le banche europee quanto sono esposte a un possibile default.Io li lascerei fare,checifregacavoli loro se fanno default.
 
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