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possibile soluzione alla crisi?

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ex.it
view post Posted on 7/11/2012, 12:54




CITAZIONE (fede(Buzzer) @ 7/11/2012, 10:27) 
CITAZIONE (sensomc @ 7/11/2012, 10:18) 
Francia: governo annuncia 20 mld crediti d'imposta per imprese
06 Novembre 2012 - 12:39
(ASCA-AFP) - Parigi, 6 nov - All'indomani della consegna del ''rapporto Gallois'', il governo francese ha annunciato oggi un nuovo ''patto di competitivita''' che prevede 20 miliardi di euro di crediti d'imposta per le imprese e una ''evoluzione dell'Iva'' dal 1* gennaio 2014.

''Stiamo aprendo un passo importante e decisivo per la crisi del nostro Paese e la sua economia'', ha dichiarato il premier Jean-Marc Ayrault.

ANCHE LA FRANCIA,ma anche loro non sono l'Italia

Hanno la nostra stessa incidenza di evasione fiscale? Non mi sembra. Intanto, notiziola forse passata sotto silenzio: a breve, Rubik anche per l'Italia. E stavolta non è il cubo, né il culo di una minorenne marocchina.

Per chi non ricordasse di quale altro Rubik stia parlando il sapiente FedeBuzzer aggiungo un articolo di WallstreetItalia relativo al voto tedesco sull'adozione del marchingegno in questione... da notare che colà viene osteggiata perché ritenuta "favorevole agli evasori"... :eeh!:
CITAZIONE
Evasione: Bundestag firma accordo di Rubik con la Svizzera
di: WSI Pubblicato il 26 ottobre 2012| Ora 10:58

Dopo il si del parlamento il testo deve ancora passare il test del Bundesrat il 23 novembre. E il Consiglio Federale va convinto. I colloqui in corso fanno sperare in un accordo sul segreto bancario.

New York - Una delegazione di parlamentari svizzeri ha assistito ieri al voto nel parlamento tedesco dell'intesa di Rubik sul segreto bancario

Il Consiglio Federale del Bundesrat resta pero' ancora per gran parte contrario al testo. Ma Berna ha messo in vigore una commissione di conciliazione tra le due camere del parlamento tedesco.

I delegati elvetici per i rapporti con il Bundestag, guidati da Kathy Riklin, sperano ancora di trovare un accordo fiscale tra Germania e Svizzera, stando a quanto riportato dall'inviata Nathalie Versieux del quotidiano svizzero Le Temps. La delegazione ha assistito al dibattito parlamentare e al voto dei deputati.

Tutto si e' svolto senza particolari sorprese: il testo di Rubik e' stato adottato, forte di 312 voti a favore e al sostegno di CDU e FDP. Contrari i social-democratici, i verdi e il die Linke (256 voti e un astenuto), che giudicano l'accordo, per come e' stato strutturato, un grande favore agli evasori.

"Ci servono 14 voti al Bundesrat, ci stiamo lavorando", ha dichiarato la delegazione svizzera. Dodici voti sono alla portata – quelli del Länder CDU-FDP – o anche nel Bade-Wurtemberg, Berlino o Amburgo, che sono sensibili ai vantaggi fiscali dell'intesa. "Il testo potrebbe passare se otteniamo quei voti vacillanti e due voti in piu', nei Länder guidati da un'alleanze tra centro destra e centro sinistra (CDU-SPD), come il Sare, il Saxe-Anhalt o il Mecklembourg-Poméranie-Occidentale".

Verosimilmente l'opposizione ha intenzione di bloccare Rubik il prossimo 23 novembre al Bundesrat, Consiglio di cui esercita il controllo. Per la fazione dell'SPD, Rubik rappresenta il pomo della discordia.

I Länder poveri o indebitati come Berlino o Amburgo sarebbero sulla carta favorevoli al testo. Ma il ministro del Bade-Wurtemberg, Winfried Kretschmann, e il suo ministro delle Financze, il socialdemocratico Niels Schmitt, sono contrari all'accordo.

"La direzione del partito SPD ha fatto di Rubik una questione di principio a un anno dalle prossime elezioni legislative". Anche l'inviata svizzera Kathy Riklin ha riconosciuto il problema rappresentato dal calendario.

"Abbiamo parlato con i deputati del SPD: hanno dalla loro parte argomenti unicamente ideologici. Per loro l'accordo non e' giusto e in Germania la campagna elettorale e' gia' iniziata".

Anche dall'altra parte della barricata non sono pronti a fare concessioni. Caspar Baader, UDC, anche lui presente a Berlino, ha precisato: "Per noi la questione e' molto semplice: o l'accordo di Rubik e' accettato per quello che e' o manterremo lo status quo e la Germaia rinuncia alle entrate fiscali che deriverebbero dall'intesa".

 
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sensomc
view post Posted on 7/11/2012, 13:21




questa la frase di un professore tedesco esperto in materia fiscale
"chi, nel 2002, è riuscito a portare in Svizzera 100mila euro non dichiarati, pagherebbe, al netto, soltanto la metà delle tasse rispetto a quelle che deve versare un contribuente onesto."
 
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view post Posted on 7/11/2012, 14:34
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Diciamo che altrove Rubik è ritenuto anche troppo morbido. Da noi, abituati all'esportazione clandestina di capitali, suona già come una mazzata. Il primo risultato pratico è che in Svizzera non è più possibile aprire conti cifrati, né cassette di sicurezza anonime.
 
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ex.it
view post Posted on 7/11/2012, 15:37




CITAZIONE (fede(Buzzer) @ 7/11/2012, 14:34) 
Diciamo che altrove Rubik è ritenuto anche troppo morbido. Da noi, abituati all'esportazione clandestina di capitali, suona già come una mazzata. Il primo risultato pratico è che in Svizzera non è più possibile aprire conti cifrati, né cassette di sicurezza anonime.

Accontentiamoci... sempre sperando che non intervenga qualche WTO del piffero a fare difficoltà nei confronti di una misura che "ostacola la libera circolazione dei capitali"... :D
 
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view post Posted on 7/11/2012, 15:40
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CITAZIONE (ex.it @ 7/11/2012, 15:37) 
CITAZIONE (fede(Buzzer) @ 7/11/2012, 14:34) 
Diciamo che altrove Rubik è ritenuto anche troppo morbido. Da noi, abituati all'esportazione clandestina di capitali, suona già come una mazzata. Il primo risultato pratico è che in Svizzera non è più possibile aprire conti cifrati, né cassette di sicurezza anonime.

Accontentiamoci... sempre sperando che non intervenga qualche WTO del piffero a fare difficoltà nei confronti di una misura che "ostacola la libera circolazione dei capitali"... :D

No, su queste cose non c'è intervento alcuno. Sarà perché per la Svizzera l'alternativa a Rubik è l'ingresso nella lista nera degli Stati-Canaglia...
 
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ex.it
view post Posted on 7/11/2012, 15:44




CITAZIONE (fede(Buzzer) @ 7/11/2012, 15:40) 
CITAZIONE (ex.it @ 7/11/2012, 15:37) 
Accontentiamoci... sempre sperando che non intervenga qualche WTO del piffero a fare difficoltà nei confronti di una misura che "ostacola la libera circolazione dei capitali"... :D

No, su queste cose non c'è intervento alcuno. Sarà perché per la Svizzera l'alternativa a Rubik è l'ingresso nella lista nera degli Stati-Canaglia...

Ohibò... già m'immagino gli USA che stringono la Svizzera nel blocco navale e minacciano rappresaglie se non verrà dato libero corso alla "primavera elvetica"... :D
 
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view post Posted on 7/11/2012, 15:48
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CITAZIONE (ex.it @ 7/11/2012, 15:44) 
CITAZIONE (fede(Buzzer) @ 7/11/2012, 15:40) 
No, su queste cose non c'è intervento alcuno. Sarà perché per la Svizzera l'alternativa a Rubik è l'ingresso nella lista nera degli Stati-Canaglia...

Ohibò... già m'immagino gli USA che stringono la Svizzera nel blocco navale e minacciano rappresaglie se non verrà dato libero corso alla "primavera elvetica"... :D

Tu scherzi, ma in Svizzera sono preoccupatissimi. Non ti dico degli scontri interni in merito alla politica, roba anomala per un Paese che da un secolo se ne sta bello e tranquillo qualunque cosa accada. Sono terrorizzati dal fatto che, senza Rubik, un giorno l'Interpol si paracaduti nelle maggiori banche del Paese brandendo un mandato internazionale per ispezionare conti e cassette. Almeno, con Rubik, ammettono senza rivelare.
 
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ex.it
view post Posted on 7/11/2012, 16:31




CITAZIONE (fede(Buzzer) @ 7/11/2012, 15:48) 
CITAZIONE (ex.it @ 7/11/2012, 15:44) 
Ohibò... già m'immagino gli USA che stringono la Svizzera nel blocco navale e minacciano rappresaglie se non verrà dato libero corso alla "primavera elvetica"... :D

Tu scherzi, ma in Svizzera sono preoccupatissimi. Non ti dico degli scontri interni in merito alla politica, roba anomala per un Paese che da un secolo se ne sta bello e tranquillo qualunque cosa accada. Sono terrorizzati dal fatto che, senza Rubik, un giorno l'Interpol si paracaduti nelle maggiori banche del Paese brandendo un mandato internazionale per ispezionare conti e cassette. Almeno, con Rubik, ammettono senza rivelare.

Eh, il Segreto Bancario è l'equivalente odierno del Segreto della Confessione... tra l'altro quando mi capita di accompagnare l'augusta genitrice in banca (la mia è "online") non posso non figurare un singolare parallelismo: c'è lo stesso ovattato silenzio che regna nelle Cattedrali, la stessa aria di compunta solennità dei fedeli nelle persone che attendono di recarsi all'altare, dove il Cassiere amministra l'erogazione della Santa Comunione (cambia gli assegni) o presso i Confessionali (i loculi dove operano i promotori finanziari). Ancora manca la fonte Battesimale... però c'è il Bancomat. Non si può servire contemporaneamente Dio e Mammona? Si può sì: basta accorparli... :amen:
 
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view post Posted on 7/11/2012, 16:36
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Sarà che per lavoro ho certe frequentazioni, ma le banche odierne non sono più così "sacre" o simili a cattedrali. C'è davvero di tutto. E nelle piazze d'affari svizzere ho visto davvero qualunque cosa, dal comparto commerciale del primo istituto di credito della Confederazione che da un giorno all'altro fa le valigie e passa al nemico n.2 fino al manager disinvolto che conduce le transazioni come guida la sua Porsche in pista.

E noi siamo qui a farci le pippe mentali su sovranità monetaria, debiti, signoraggio e non so più cosa...
 
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sensomc
view post Posted on 8/11/2012, 09:59




prima o poi la crisi dell'euro avrebbe toccato anche loro
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/201...l?uuid=AbDQmt0G
 
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ex.it
view post Posted on 8/11/2012, 11:35




CITAZIONE (sensomc @ 8/11/2012, 09:59) 
prima o poi la crisi dell'euro avrebbe toccato anche loro
www.ilsole24ore.com/art/notizie/201...l?uuid=AbDQmt0G

Purché la Merkel non decida di asseragliarsi nel Bunker della Deutsche Bank insieme al cadavere imbalsamato del DeutschMark... (che poi tanto cadavere non è, stando al seguente articolo di "the Week"...)
CITAZIONE
Europe's Economic Crisis

Why are Germans still using the deutsche mark?
Officially, Europe's economic powerhouse uses the euro. But there are still billions upon billions of deutsche marks being traded all around Germany

posted on July 19, 2012, at 4:25 PM

With the eurozone debt crisis still raging, Europeans could be forgiven for pining for the days when nations had their own currencies. But many Germans are taking their love of the deutsche mark to a whole new level, says Vanessa Fuhrmans at The Wall Street Journal, "indulging their nostalgia for the abandoned mark by shopping with it again — and retailers are happily going along." Indeed, "the 'die gute alte D-mark,' or 'the good old D-mark,' as it is still affectionately called, is far from dead." Here, a guide to the currency's renewed popularity:

Wait. Isn't the deutsche mark defunct?
Yes. Germany officially switched to the euro on Jan. 1, 2002, and the deutsche mark "immediately ceased to be legal tender," says Furhmans. However, unlike other countries that use the euro, Germany never set a deadline by which people had to trade their marks for euros. Individuals and businesses can still exchange their marks at government banks, at a rate of 1.96 marks per euro. As a result, merchants are more than happy to accept the old currency.

Why are Germans so attached to the mark?
The mark "was never just a currency," says Furhmans. "It became a symbol of the country's postwar economic miracle amid the ashes of World War II, and one of the few [symbols] in which Germans could comfortably express national pride," given the lingering connections of many flags, anthems, and monuments to Hitler's destructive nationalist agenda. Many Germans praise the mark's "look" and "feel," and the coins and notes depict historic German figures, such as the Brothers Grimm, whereas the euro's pan-national imagery is a tad forgettable.

Is the mark widely used?
Yes. There are currently 13.2 billion marks, equivalent to 6.75 billion euros, in circulation in Germany. A clothing chain called C&A rakes in 150,000 marks a month, while 90 percent of telephone booths operated by Deutsche Telekom take mark coins, known as pfennigs. By accepting marks, businesses open up a line of revenue they might not otherwise see, since people want to spend the marks they often find lying around in old shoe boxes, coat pockets, and under mattresses.

Would Germans like to return to the mark officially?
It seems so. A poll conducted last year showed that more than half of Germans would like to revert to the mark, as unwise as that might be. Germany has benefited enormously under the euro, which made Germany's exports to other euro countries much cheaper. "When the deutsche mark was flying high in the mid-1990s," says Der Spiegel, "the export economy suffered the consequences for years." Still, the way things are going in Europe, those marks "may come in handy yet," says Joshua Keating at Foreign Policy.

 
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ex.it
view post Posted on 22/11/2012, 15:19




Un nuovo spunto di riflessione mi giunge dalla lettura di un interessante articolo a firma Mino Mini intitolato "Il mondo che verrà: La fine della Forza-Lavoro" apparso sul "Borghese" nello scorso mese di Ottobre. L'articolo prende le mosse da una citazione che trascrivo fedelmente:
"l'innovazione tecnica scompone progressivamente l'attività del lavoratore in una sequenza di operazioni elementari, in modo che a un certo punto una macchina possa prenderne il posto"... l'Autore ovviamente non è F.W.Taylor, teorico del "taylorismo" ovvero della "catena di montaggio", bensì il caro vecchio Karl Marx.
Ora, se scorro le pagine precedenti di questo "Thread" mi accorgo di aver spesso sostenuto che "a monte" della crisi finanziaria (e quindi delle attività di intermediazione) vi è una crisi dell'economia reale, ovvero delle attività produttive... e di aver riferito tale crisi essenzialmente al principio dei vasi comunicanti su cui si regge l'economia capitalista (emigrazione degli investimenti verso aree produttive ove il profitto sia maggiore).
L'articolo però punta il dito su un fattore che avevo colpevolmente ignorato, ovvero il progressivo processo di automazione del lavoro (che lungi dal riguardare solo l'industria pesante coinvolge sempre più i settori "impiegatizi" grazie alla "informatizzazione") e la conseguente perdita sia di potere contrattuale dei lavoratori sia di effettivi posti di lavoro. In pratica c'è bisogno di meno lavoratori quindi i posti di lavoro vengono semplicemente tagliati per salvaguardare la produttività delle imprese. Ovviamente la scomparsa di large "fette" dell'apparato produttivo ingenera una contrazione di consumi che a sua volta costringe a nuovi tagli, in un crescendo agghiacciante di impoverimento complessivo. Donde la necessità di una revisione radicale del sistema: la riduzione del fabbisogno di manodopera dovrebbe in un'ottica ideale condurre verso una riappropriazione del tempo libero, con conseguente crescita culturale, miglioramento delle condizioni dell'esistenza, evoluzione in postivo dell'umanità e non verso il suo opposto! In altre parole, se lasciamo la Politica in balia dell'Economia andiamo verso il disastro... quali alternative, Signori?

Edited by ex.it - 23/11/2012, 01:48
 
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amaryllide
view post Posted on 9/12/2012, 13:40




CITAZIONE (ex.it @ 22/11/2012, 15:19) 
Donde la necessità di una revisione radicale del sistema: la riduzione del fabbisogno di manodopera dovrebbe in un'ottica ideale condurre verso una riappropriazione del tempo libero, con conseguente crescita culturale, miglioramento delle condizioni dell'esistenza, evoluzione in postivo dell'umanità e non verso il suo opposto! In altre parole, se lasciamo la Politica in balia dell'Economia andiamo verso il disastro... quali alternative, Signori?

www.krisis.org/1999/manifesto-contro-il-lavoro
 
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sensomc
view post Posted on 21/12/2012, 01:00




iniziamo a togliere una delle possibili soluzioni dal topic.La spesa a Deficit è diventata ufficialmente illegale in Italia
 
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523 replies since 13/5/2012, 22:22   3907 views
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