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possibile soluzione alla crisi?

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ex.it
view post Posted on 8/6/2012, 15:27 by: ex.it




Mi tocca concordare quasi del tutto con fedebuzzer... un po' mi dispiace, perché di solito dalla nostra tradizionale contrapposizione ho ricavato spunti di riflessione interessanti. Oltre alla sicura svalutazione della "nuova lira" (comunque controllabile e non del tutto priva di ricadute positive su esportazioni e turismo), al problema delle importazioni (specie del settore energetico il cui lievitare dei prezzi contribuirebbe alla crescita dei costi di produzione), al probabile "infrattamento" della gran parte degli euro attualmente in circolazione (il cui recupero invece sarebbe utile per la riduzione del debito pubblico), c'è purtroppo da considerare che ormai il nostro debito è "denominato" in Euro, ovvero in una valuta che diverrebbe "estera" al momento del ritorno alla lira.... ovviamente il debito potrebbe essere convertito o "ridenominato" in lire introducendo un valore di concambio. Ma il problema credo che sia proprio lì, ovvero se tale valore venisse mantenuto fisso la lira non riuscirebbe a svincolarsi dall'euro e quindi ci si troverebbe in posizione analoga a quella dell'Argentina quando la sua valuta nazionale era legata al dollaro (http://it.wikipedia.org/wiki/Crisi_economica_argentina), mentre se la determinazione di tale valore fosse affidata al mercato temo che il nostro debito aumenterebbe a dismisura.
Insomma, per come la vedo io, non ci sono vie d'uscita dall'euro. L'unica possibilità a mio parere risiede nel coinvolgimento degli altri paesi membri per giungere ad un ritorno generalizzato del controllo "politico" della valuta e dei tassi d'interesse. I rappresentanti degli Stati europei "virtuosi" devono rendersi conto che quanto è occorso e sta' occorrendo ai "PIIGS" (Portogallo,Italia,Irlanda,Grecia, Spagna) un domani potrà verficarsi in qualsiasi altro paese membro, per poco che possa convenire alla speculazione internazionale (in grado di muovere capitali ben più consistenti dei miseri bilanci degli Stati), che la conquista di settori "strategici" di nazioni "forti" ha parecchie più attrattive che non quella dei paesi "deboli" e che a tali "manovre" la restituzione di un certo grado di sovranità monetaria ai paesi membri potrebbe effettivamente costituire l'unica possibile difesa.
 
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523 replies since 13/5/2012, 22:22   3907 views
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