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| Dal Bresciaoggi (di venerdì). CITAZIONE Vacanze finite per la formazione franciacortina, che si presenta al via del campionato nazionale di serie C con obiettivi ambiziosi.
Il Monticelli balla il tango per un'altra festa. Accanto a Sconochini una squadra sempre più argentina. E il presidente Scotti chiede la quarta promozione di fila.
Il Monticelli delle meraviglie da ieri pomeriggio è al lavoro. Abbronzati, sorridenti, alcuni incuriositi di conoscere i nuovi compagni, ma tutti pronti a scattare verso la conquista di quel poker di promozioni che senza nascondersi la società franciacortina ha messo in cima ai propri obiettivi. «INEVITABILMENTE partiamo con i favori del pronostico - dichiarano quasi all'unisono Domenico ed Alberto Scotti, i due cugini che ricoprono rispettivamente i ruoli di presidente e dirigente responsabile del Monticelli -. Ma questo non significa che abbiamo già vinto. Ogni avversario cercherà di duplicare le forze quando ci incontrerà e per questo dovremo essere sempre concentrati e determinati nel giocare ogni match». Il ritrovo è stato fissato di buon mattino, questo per consentire i primi saluti, le fotografie di rito e poi il trasferimento al Centro Panathleticon di Brescia, dove tutti i giocatori a disposizione di Simone Morandi, eccezion fatta per Hugo Sconochini che si unirà oggi ai compagni, hanno svolto le consuete visite mediche di inizio stagione. Verso mezzogiorno tutta la truppa franciacortina ha poi traslocato verso l'alta Vallecamonica. A Borno, il Monticelli si tratterrà sino a domenica pomeriggio, per fare poi rientro in Franciacorta e proseguire tutto il lavoro di preparazione in vista dell'inizio del campionato di Divisione Nazionale C, fissato per il 24 settembre (esordio a Milano contro l'Urania). «ABBIAMO la piena consapevolezza di essere la squadra da battere, ma non per questo abbiamo già vinto - avverte subito Simone Morandi -. Un'avventura importante, con un organico che Domenico ed Alberto Scotti hanno costruito come meglio non si sarebbe potuto e adesso tocca a noi. Le nostre vittorie dovranno essere figlie del lavoro, della voglia di far fatica e di crescere insieme. Nessuno ci regalerà mai niente e come già anticipato dalla dirigenza i nostri avversari moltiplicheranno le forze quando ci incontreranno». Nacho Ochoa torna a calcare un parquet bresciano dopo i tre anni trascorsi a Latina ed i due a Ferentino: «Quando la società mi ha chiamato non ho esitato un solo momento - afferma il pivot argentino ex Lumezzane che a Monticelli ritrova Tanfoglio e Prandelli -. Una società che medita un grande progetto e del quale voglie essere un fattore importante». Poco distante gli fa eco Fernardo Becerra, l'altro argentino che con Luciano Masieri e Hugo Sconochini forma il poker di giocatori sudamericani del nuovo Monticelli: «Sono stati i primi a chiamarmi questa estate e non ci ho pensato neppure un minuto - dice l'esterno che torna in terra bresciana ad otto anni di distanza dalla positiva esperienza con il Basket Iseo -. Ho firmato subito perché ho avuto immediatamente l'impressione di parlare con persone serissime e che vogliono vincere». A Monticelli il sogno è la quarta promozione consecutiva.
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