Basket Café Forum

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komm
view post Posted on 30/9/2014, 20:25 by: komm
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CITAZIONE (tresette @ 29/9/2014, 10:08) 
C'è un detto popolare che dice: "Chi ben inizia è a metà dell'Opera". Iseo non ha iniziato bene ed è stato superato da Opera. Complimenti ad Opera per averci sempre creduto e per aver giocato un basket frizzante.

Quanto a noi, sono tanti i motivi della sconfitta, alcuni(la maggior parte) imputabili a noi stessi ed altri imputabili ad altri.
Cominciamo con i primi:

- ritmo: abbiamo tenuto sempre un ritmo blando, compassato, contando più sulla nostra forza fisica che sulla agilità e velocità. E' andato bene per un quarto e mezzo e poi, causa alcune decisioni arbitrali, Opera ha operato un break che noi abbiamo faticato a recuperare; ci siamo riusciti quando abbiamo cominciato ad aumentare il ritmo e la velocita con Zanini ed utilizzando anche il gioco a zona. Eravamo in striscia positiva a due punti da Opera e poi un cambio dalla nostra panchina ha cambiato la tendenza.
- precisione al tiro: abbiamo tirato da 3 la bellezza di 32 volte e ne abbiamo messi solo 5. Con queste percentuali non si può andare lontani. Ma ciò che più preoccupa è il fatto che arriviamo al tiro in una maniera sporca cioè non siamo in grado di mettere la guardia tiratrice in condizione di tirare con i piedi a posto, con l'avversario distante. Per far questo occorre rovesciare velocemente il campo ed una condizione per far ciò è un passaggio ai post; i giocatori avversari si chiudono nel pitturato dando spazio alle guardie tiratrici che, ricevuto il passaggio dal post, possono tirare con relativa calma. Questo l'abbiamo fatto poche volte e quando è avvenuto,abbiamo fatto canestro.
- la palla gira lenta: quando non si ha ritmo nelle gambe, esso si può conquistare facendo girare la palla veloce cercando di mettere in difficoltà gli avversari; occorre però essere ben posizionati e reattivi nel cambiare spesso posizione in campo. Noi invece siamo stati troppo statici e poco reattivi.
- consumiamo troppo tempo nel portare la palla nel campo avversario: ci mettiamo 8-10 secondi con il risultato che ci rimane poco tempo per sviluppare lo schema e, qualora esso non si concludesse positivamente, per ricominciare con un altro ed andare ad una conclusione ragionata non ad un tiro "ultima spiaggia".
- gli schemi (quei pochi che abbiamo) non vengono conclusi e spesso, per qualche ragione ignota, si fermano a metà; se lo scopo dello schema è quello di creare un vantaggio per la squadra, è chiaro che interrompendolo abbiamo sprecato solo tempo; e se di questo ne abbiamo consumato più di un terzo per portare la palla nell'altra metà campo, ci rimane solo la speranza che qualcuno inventi qualcosa.
- abbiamo subito nei rimbalzi difensivi e ciò in una squadra come la nostra, non può avvenire; troppi giocatori avversari arrivavano nel pitturato senza che nessuno li tagli fuori; questi concetti difensivi vanno ripresi e migliorati.

Potremmo continuare ma credo di aver dato una idea dei principali motivi, nostri.

Vorrei però ora accennare al metro arbitrale; chi mi conosce ed ha letto i miei commenti sul forum, sa che cerco di sostenere gli arbitri comprendendone le difficoltà e talvolta anche gli errori.
La direzione arbitrale è però risultata insufficiente e condizionante ai fini del risultato finale. Il metro di giudizio non è stato mai uniforme al punto che noi abbiamo subito un tecnico ed un antisportivo per dei falli che altri arbitri non avrebbero concesso, salvo poi non concederlo sulle proteste avversarie neppure dopo che il giocatore occhialuto di Opera aveva mandato a quel paese per la terza volta l'arbitro. Questa cosa ha punito Iseo di 6 punti; alla fine siamo stati sconfitti di 3punti ed il rammarico è notevole. Coppi è stato spedito in panca dopo essergli stati fischiati il terzo ed il quarto fallo, realmente inesistenti; in parte è così anche per Crescini. Troppe disparità di vedute confermate anche da tifosi e giocatori di un'altra squadra di basket presenti sugli spalti.
Speriamo, che il giudice degli arbitri presente al campo tragga le giuste valutazioni sul arbitri bergamaschi Ferrari e Fracassetti; a noi rimane solo la speranza di non incontrarli più.
 
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