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RIFORMA CAMPIONATI, Forza Ragnolini

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pickandroll
view post Posted on 2/5/2006, 13:18




CITAZIONE (Giesse @ 2/5/2006, 14:07)
In conclusione: non si può pensare di gestione una società sportiva come un'azienda, è un errore in cui cadono moltissimi presidenti-imprenditori perchè le logiche dello sport dilettantistico sono lontante anni luce da quelle dell'economia aziendale. Una cosa sono le cipolle, un'altra i giocatori di basket.

Vota e fai votare GS!
A parte gli scherzi, concordo su tutta la linea.
 
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sono impazzito
view post Posted on 2/5/2006, 13:48




CITAZIONE (guerriero monzese @ 2/5/2006, 08:13)
CITAZIONE (MR Pressing @ 1/5/2006, 21:16)
new rugerio è legato all'UNICA società lombarda favorevole.

Diciamolo pure che questa unica società è l'Assigeco Casalpusterlengo!

è inutile nasconderne l'identità, visto che è l'UNICA società lombarda favorevole facciamola conoscere a "todo el mundo" così potranno estendere ad altri il loro sapere e sanare tutte le piaghe di questo malato mondo del basket!

perchè sputi nel piatto dove mangi?
mi risulta che il gentile "OMAGGIO" di curioni (rinaldi) abbia scritto 37 sabato, altrimenti cu cazzo che vincevate




CITAZIONE (new rugerio @ 2/5/2006, 13:44)
meno squadre più giocatori disponibili e di conseguenza minori costi, mai sentito parlare di domanda ed offerta?
se vai al mercato e vendi cipolle e hai cinque compratori chi fisas il prezzo?
se vai al mercato e vendi cipolle e con te ci sono cinque venditori e un compratore chi fissa il prezzo?

il discorso della domanda e dell'offerta è sbagliato decisamente per il primo anno:
il prossimo anno chi sa azzerderà a fare le squadre di 7 giocatori?
nessuno, perchè metti che ti si rompe un giocatore non è che fai i play out invece che i play off col rischio, limitato, di retrocedere. infatti attualmente dai play out (+ non posto) ne retrocede 1 su 7 in b1 b2 e 2 su 7 in c1.
no, se ti si rompe uno dei 7, hai il 50 % di possibilità di retrocedere...più spareggi vari tra le vincenti...

per gli anni a seguire non cambierà un cazzo.
il buon rugerio non si ricorda quando c'erano gironi a 14 e a 12, perchè loro erano a giocare i derby col pizzighettun e reclutavano al manicomio!!!
non molti anni fa con gironi a 12 squadre c'erano comunque squadre che a gennaio non pagavano e, soprattutto, squadracce raffazzonate, quindi sono cagate che riducendo il numero delle squadre si aumenta il livello qualitativo dei campionati e soprattutto si riduce il rischio di insolvenza delle società
 
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view post Posted on 2/5/2006, 13:57
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forumista senior

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CITAZIONE (sono impazzito @ 2/5/2006, 14:46)
CITAZIONE (guerriero monzese @ 2/5/2006, 08:13)
CITAZIONE (MR Pressing @ 1/5/2006, 21:16)
new rugerio è legato all'UNICA società lombarda favorevole.

Diciamolo pure che questa unica società è l'Assigeco Casalpusterlengo!

è inutile nasconderne l'identità, visto che è l'UNICA società lombarda favorevole facciamola conoscere a "todo el mundo" così potranno estendere ad altri il loro sapere e sanare tutte le piaghe di questo malato mondo del basket!

perchè sputi nel piatto dove mangi?
mi risulta che il gentile "OMAGGIO" di curioni (rinaldi) abbia scritto 37 sabato, altrimenti cu cazzo che vincevate

Per prima cosa sappi che non è mia abitudine "sputare nel mio piatto e tanto meno in quello degli altri".

Secondo, vedo che la tua capacità di parlare tanto per ........... non è venuta meno nel corso dei mesi, rammenta quanto ti scrissi in un MP ad inizio stagione; comunque grazie a Rinaldi, che nel corso dei mesi con ha giocato, con noi è cresciuto e sabato è arrivato a fare quel che ha fatto. Grande Giò!
 
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CaraSauRo
view post Posted on 2/5/2006, 17:48




Ma non potevano ridurre le promozioni anzichè aumentare le retrocessioni?

e intanto....

http://www.legapallacanestro.it/comunicati...pa_29aprile.doc
 
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new rugerio
view post Posted on 2/5/2006, 18:26




purtroppo sono stato assento e non ho risposto subito a giesse.

Tu asserisci che le società sportive non devono essere gestite con ottica aziendale, alcuni non considerano il mecenate come esempio da non seguire, ma mi spiegate che differenza c'è nel gestire un bar, una officina un azienda pubblica o privata e una società sportiva?

Non c'è bisogno di fare un bilancio,?? pagare gli affitti e gli stipendi? fare investimenti ?non puo andare in rosso e fallire?pagare le varie tasse?
Ma dove viviamo? sulla luna?
regola fondamentale e primaria di ogni attività , anche sportiva è il rispetto di regole. dura lex sed lex..e nonostante tutto avere un livello annuale di fallimenti pari a quello del mondo del basket, in una qualsiasi categoria con base economica denota un fortissimo squlibrio, tale che va sanato

ben vengano quelle riforme che vanno nella direzione di restringere e regolare il mercato non di espanderlo a dismisura, e aggiungo che se si è arrivati a questo livello a chi ascivere la responsabilità se non a quei consiglieri federali che hanno lasciato marcire questo problema?

Ben venga questa riforma se l'intento è quello di riordinare il sistema , magari aggiungendo una fidejussione di iscrizione ai campionati pari all'ammontare dei costi dei giocatori, e l'automatica esclusione delle società che sono morose nei confronti dei prestatori d'opera , nonchè la presentazione di bilanci d'esercizio in lega per certificarne la veridicità.
 
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vigentino
view post Posted on 2/5/2006, 19:09




CITAZIONE (new rugerio @ 2/5/2006, 19:26)
Ben venga questa riforma se l'intento è quello di riordinare il sistema , magari aggiungendo una fidejussione di iscrizione ai campionati pari all'ammontare dei costi dei giocatori, e l'automatica esclusione delle società che sono morose nei confronti dei prestatori d'opera , nonchè la presentazione di bilanci d'esercizio in lega per certificarne la veridicità.

non c'è peggior SORDO di colui il quale NON VUOLE SENTIRE ;)

HO CAPITO CHE IL TUO OBIETTIVO E' ANDARE IN L2 SENZA GIOCARE ... PER MANCANZA DI AVVERSARI ....

con la tua chiosa .... esattamente al reciproco di quella di GS .... dimostri in modo lampante di essere abituato solo all'HOTEL 5 STELLE di MONTECARLO pagato da Paperone, mentre noi qui si sta facendo la COLLETTA x andare alla PENSIONE MARIUCCIA di RIVABELLA .... o forse hai le ALLUCINAZIONI e credi già di essere tra i PROF ....

dimmi tu quante società di LEGA B-C sono giuridicamente delle SRL come Voi ??

dimmi tu quante scocietà di LEGA B-C possono fare discorsi farneticanti come i tuoi in citazione ??? .... che duplico ingrandendoli :
fidejussione di iscrizione ai campionati pari all'ammontare dei costi dei giocatori, e l'automatica esclusione delle società che sono morose nei confronti dei prestatori d'opera
quando il regime fiscale di quasi tutte le società falsamente-dilettantistiche di LEGA B-C prevede il " NERO " come valuta corrente di pagamento .... e cmq i recenti scandali del calcio iper-prof hanno dimostrato che queste normative hanno solo che peggiorato la situazione anno con anno,causando ricorsi al TAR e promozioni a tavolino fatte a campionato già iniziato eccccc....

dimmi tu come si può parlare di "bilancio d'esercizio" quando le ASD non ha l'obbligo di tale adempimento .... essendo senza scopo di lucro e fuori dalla Legge-91 .....

poi

come link a queste farneticazioni pseudo-bocconiane, plaudi alla riformicchia che nessuno vuole (25 vs 2 astenuti), che prevede SOLO una misera riduzione da 16 a 14 .... che si farebbe senza colpo ferire bLOCCANDO LE RETROCESSIONI ..... che centra come i cavoli a merenda con tutto ciò che sostieni ....

te parlet propi parchè te ghet la buca ..... te saludi va là
 
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Giesse
view post Posted on 2/5/2006, 19:29




CITAZIONE (new rugerio @ 2/5/2006, 19:26)
purtroppo sono stato assento e non ho risposto subito a giesse.

Tu asserisci che le società sportive non devono essere gestite con ottica aziendale, alcuni non considerano il mecenate come esempio da non seguire, ma mi spiegate che differenza c'è nel gestire un bar, una officina un azienda pubblica o privata e una società sportiva?

Non c'è bisogno di fare un bilancio,?? pagare gli affitti e gli stipendi? fare investimenti ?non puo andare in rosso e fallire?pagare le varie tasse?
Ma dove viviamo? sulla luna?
regola fondamentale e primaria di ogni attività , anche sportiva è il rispetto di regole. dura lex sed lex..e nonostante tutto avere un livello annuale di fallimenti pari a quello del mondo del basket, in una qualsiasi categoria con base economica denota un fortissimo squlibrio, tale che va sanato

ben vengano quelle riforme che vanno nella direzione di restringere e regolare il mercato non di espanderlo a dismisura, e aggiungo che se si è arrivati a questo livello a chi ascivere la responsabilità se non a quei consiglieri federali che hanno lasciato marcire questo problema?

Ben venga questa riforma se l'intento è quello di riordinare il sistema , magari aggiungendo una fidejussione di iscrizione ai campionati pari all'ammontare dei costi dei giocatori, e l'automatica esclusione delle società che sono morose nei confronti dei prestatori d'opera , nonchè la presentazione di bilanci d'esercizio in lega per certificarne la veridicità.

Queste sono norme di buona gestione a tutti i livelli, non c'è differenza tra un'azienda e una società sportiva se si parte dal presupposto che in qualsiasi attività bisogna rispettare gli impegni presi per andare avanti.
Io affermo che le logiche aziendali non siano sempre compatibili con il mondo dello sport dilettantistico, perchè laddove si opera in un rapporto puramente basato sull'analisi costi/ricavi non si può conciliare con tutte le dinamiche particolari che esistono in ogni società. Ognuna di quelle di nostra conoscenza è un piccolo mondo a parte, dove non si possono applicare formule uguali per tutte perchè per abitudini, realtà territoriali, legami con certi dirigenti ed altro la gestione è del tutto particolare e non sempre la cosa più logica è quella più giusta da fare.
Allora ribadisco, un conto è il mercato delle cipolle, un conto quello dei giocatori. Perchè le leggi dell'economia le conosciamo tutti, ma applicarle ad un soggetto di assoluta specificità come i nostri campionati porta a mio giudizio a delle distrorsioni.
New Rugerio, la morale degli interventi non è anti mecenatismo di Casalpusterlengo, che è un bellissimo esempio di una realtà ideale sorta dal nulla per la passione di una persona che ha contagiato tutta una zona. Il problema, e mi ripeto, che il modello Casalpusterlengo non è esportabile, perchè di Curioni ce n'è uno solo. E la riforma che voi proponete, nei tempi che voi proponete (ossia un anno di choc anafilattico e poi via a 14 squadre), è a mio avviso poco adatta per la maggior parte delle società di B2 e C1 che sopravvivono nel "giorno per giorno" inseguendo lo sponsorino di paese da un pugno di migliaia di euro.
Se poi la riforma proposta è quella della fidejussione automatica pari all'ammontare dei costi dei giocatori, in linea di principio non posso che essere d'accordo. Per allargare il campo del discorso, la Liga ACB spagnola ha una tassa di ingresso di 2 milioni e 500 euro, le società promosse dalla LEB (la nostra A2) che non possono pagare restano dove sono, e i club debbono inviare le ricevute di attestato pagamento ai giocatori entro due settimane dalla scadenza delle mensilità, pena il blocco completo della possibilità di fare mercato sino all'avvenuta corresponsione della somma. Però siamo in serie A1, non in B1 o B2 o peggio ancora in C1. In Italia è stata introdotta da 2 anni la regola che non può fare mercato chi non ha regolarmente versato i contributi previdenziali dal 16 novembre in poi; ma fatta la legge, gabbato lo santo, perchè vale l'autocertificazione...E comunque anche qui è un discorso che non tutti si possono permettere: a Casalpusterlengo non succede, ma nelle società "normali" i fondi sono disponibili in flussi tali che non si può al 7 luglio versare l'intera tranche degli stipendi di 10 mesi per un'annata intera. E questo te lo garantisco anche se non sono un dirigente di società, ma dall'alto della mia esperienza mi posso "arrogare" il diritto di parlare di queste situazioni con cognizione di causa.
In conclusione, de novo: il mecenatismo è la linfa vitale dello sport dilettantistico, ma se i mecenati propongono una riforma che alla lunga tende ad eliminare dal mercato le società non rette da mecenati, ribadisco che l'aggettivo "elitario" ha piena ragion d'essere nel giudizio sulla vicenda.
 
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new rugerio
view post Posted on 3/5/2006, 07:42




per vigentino, scusa ma non è demonizzando chi non la pensa come te si possa credere di avere ragione , il tuo mi sembra un concetto assolutistico di zittire chi non si identifica nel tuo pensiero, perchè il tuo modo di pensare ha pari dignità rispetto al mio, quindi ribadisco che credo che il tentativo serio di curare i mali effetivi è una ricetta necessaria, una medicina seria ad un malessere molto più serio.

ma dai giesse che c'entra assigeco in questo discorso? lasciala stare e spiegami se è serio un movimento sportivo che ha il 15 per cento di fallimenti l'anno? e siccome parliamo di economia sportiva dimmi se basare una società sul"nero" sia un serio fondamento per una sana attività? dove alberga questa strana teoria? Cosa c'entra bocconi e lezioni di economia ?
La riforma è un primo segnale serio di cambiamento, come la fidejussione e tutte le altre azioni che ho descritto, non c'è sportività nel mettere a confronto società serie che rispettano le regole del gioco e quelle che vivono sul nero e nel non pagamento degli stipendi e se va male falliscono. come si può parlare di concezione elitaria di fronte a situazioni di disprezzo delle regole degli accordi, nel non pagare giocatori e professionisti e sperare che recedano dai lodi ? come si può accettare questo obbrorio di lealtà sportiva?
Non si vuole cambiare per portare sugli altari i mecenati, ma esattamente il contrario, cioè societa serie basate su normali concetti economici e sani principi , solo quello, unicamente quello.

Questo far west di lega con un tasso di fallimenti così alto non puo essere accettato da persone serie e con sani principi senno anche i mecenati in questa melma se ne andranno e a noi rimarrano solo i paccari, quelli che vivono di espedienti, quelli che scappano con la cassa e a noi rimarrà altro che portare il titolo al solito sindaco, perpetuando le solite storie che ciclicamente succedano in questo periodo in tutta italia, lombardia compresa checchenedica il comitato regionale lombardo
 
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vigentino
view post Posted on 3/5/2006, 08:40




Rugerio

fatte salve le tue farneticazioni (reiterate nel post di stamani) da stella NBA che gioca all'Oratorio ..... ma vuole mantenere lo "standing" A PRESCINDERE .....

e fatto salvo che il "nero", i "lodi", i "fallimenti" sono una piaga cmq da estirpare con una riforma strutturale dello status giuridico delle società di LEGA B-C contestuale ad una "VERA" riforma dei campionati di B-C .....

ti faccio una domandina facile, alla quale prego rispondermi:

COSA CI AZZECCA ....

LA DIMINUZIONE DI SQUADRE NEI GIRONI DI B-C DA 16 A 14 ......

CON UNA RIFORMA EPOCALE E STRUTTURALE DELLE AMMISSIONI AI CAMPIONATI SU BASE ECONOMICA di cui sopra ???


attendo la rispostina facile facile .....
 
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sono impazzito
view post Posted on 3/5/2006, 09:13




io se fossi in maifredi estenderei questa teoria rugeriana anche ai campionati giovanili:
chi non ha almeno metà squadra reclutata fuori provincia, anzi fuori regione, non può essere ammesso ai campionati
chi non spende almeno centomila euro per squadra giovanile non può essere ammesso
chi vota bertinotti non può essere ammesso
chi non allega alla lista r una fidejussa escutibile a prima vista dall'arbitro in caso di bisogno non può essere ammesso
chi non compra ciolli e gli fa un contratto da emiro e poi lo fa smettere di giocare non può essere ammesso
 
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pickandroll
view post Posted on 3/5/2006, 09:22




CITAZIONE (sono impazzito @ 3/5/2006, 10:13)
chi non compra ciolli e gli fa un contratto da emiro e poi lo fa smettere di giocare non può essere ammesso

Hi hi hi questa vale *****, decisamente bellina.

Peccato per Ciolli, prometteva di essere un nuovo Fantetti.
 
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La spada di Damocle
view post Posted on 3/5/2006, 09:30




quetsa riforma e' un obbrobbio, motivata per ridurre le spese e' a maggior ragione un insulto all'intelligenza di persone che "magari" al 90% hanno solo oneri e non onori economici da sopportare di tasca propia! almeno la decenza di dire che e' una riforma dei campionati punto e basta......ma motivarla per ridurre i costi e' assurdo! Vedremo cosa succedera' l'anno prossimo e come " diminuiranno i costi" dei vari giocatori!
 
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sono impazzito
view post Posted on 3/5/2006, 09:39




CITAZIONE (pickandroll @ 3/5/2006, 10:22)
Peccato per Ciolli, prometteva di essere un nuovo Fantetti.

in effetti non so chi sia il più reattivo, entrambi furetti, ma non stoppatori senza consistenza fisica
 
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Giesse
view post Posted on 3/5/2006, 11:39




CITAZIONE (new rugerio @ 3/5/2006, 08:42)
per vigentino, scusa ma non è demonizzando chi non la pensa come te si possa credere di avere ragione , il tuo mi sembra un concetto assolutistico di zittire chi non si identifica nel tuo pensiero, perchè il tuo modo di pensare ha pari dignità rispetto al mio, quindi ribadisco che credo che il tentativo serio di curare i mali effetivi è una ricetta necessaria, una medicina seria ad un malessere molto più serio.

ma dai giesse che c'entra assigeco in questo discorso? lasciala stare e spiegami se è serio un movimento sportivo che ha il 15 per cento di fallimenti l'anno? e siccome parliamo di economia sportiva dimmi se basare una società sul"nero" sia un serio fondamento per una sana attività? dove alberga questa strana teoria? Cosa c'entra bocconi e lezioni di economia ?
La riforma è un primo segnale serio di cambiamento, come la fidejussione e tutte le altre azioni che ho descritto, non c'è sportività nel mettere a confronto società serie che rispettano le regole del gioco e quelle che vivono sul nero e nel non pagamento degli stipendi e se va male falliscono. come si può parlare di concezione elitaria di fronte a situazioni di disprezzo delle regole degli accordi, nel non pagare giocatori e professionisti e sperare che recedano dai lodi ? come si può accettare questo obbrorio di lealtà sportiva?
Non si vuole cambiare per portare sugli altari i mecenati, ma esattamente il contrario, cioè societa serie basate su normali concetti economici e sani principi , solo quello, unicamente quello.

Questo far west di lega con un tasso di fallimenti così alto non puo essere accettato da persone serie e con sani principi senno anche i mecenati in questa melma se ne andranno e a noi rimarrano solo i paccari, quelli che vivono di espedienti, quelli che scappano con la cassa e a noi rimarrà altro che portare il titolo al solito sindaco, perpetuando le solite storie che ciclicamente succedano in questo periodo in tutta italia, lombardia compresa checchenedica il comitato regionale lombardo

Più si procede, e più mi vien da pensare che non ci si potrà mai trovare d'accordo, perchè si parte da concezioni troppo diverse della gestione sportiva. Ribadisco per le terza volta che la società-azienda, a questo livello dilettantistico, non ha ragion d'essere. Capisco perfettamente che l'Assigeco (ultima volta che la tiro in ballo, non comprendo i motivi per cui non si possa, ma transeat) voglia giocare in un campionato con regole chiare e strumenti finanziari certi, senza "neri", lodi e quant'altro. Ha la forza societaria ed economica per farlo, ed è giusto che persegua questo obiettivo. Ma è anche ingiusto ragionare dal presupposto "siccome io sono così, tutti gli altri debbono essere come me": perchè ribadisco, ogni società sportiva è un piccolo mondo a sè, e per un'Assigeco ci sono dieci Como, o Saronno, o Monza (tanto per fare nomi di società lombarde che conosco bene) che navigano "a vista" alla ricerca di risorse economiche in grado di mantenerle in uno "status quo" medio legato al reperimento degli sponsor anno per anno. E non parliamo poi delle C1, che sono lontane anni luce dalla realtà dilettantistica "de iure" della B1. La riforma, e mi ripeto, è elitaria e sa al 101 per cento di club degli imprenditori al di là di ogni ragionevole dubbio: anche perchè i costi da affrontare il prossimo anno per sopravvivere a livello di B2 e C1 avranno ripercussioni durevoli nel corso delle prossime stagioni sui bilanci delle società medio-piccole.
Se poi vogliamo veramente entrare nel merito del dissesto finanziario delle società di questi campionati, dare la colpa ai federali mi sembra francamente fuori luogo. Primo perchè, come ripeto sempre e nessuno mi ascolta mai, in fondo sono le società a votarli: mi sembra di risentire la vecchia litania dei quarant'anni di governo della DC, tutti a lamentarsi ma poi la gente li votava lo stesso...Secondo, e più importante: la colpa del dissesto è dei dirigenti che gestiscono le società, che si fanno "coglionare" dal procuratore o dal "succhia-soldi" di turno. E chi è causa del suo male, pianga sè stesso.
 
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683 replies since 15/11/2005, 13:37   20280 views
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