| Da dirigente di una squadra di B2, mi permetto di dire che Giesse ha ancora una volta completamente ragione, almeno a mio parere, naturalmente. La riforma è di fatto una non riforma, e l'obiettivo di ridurre i costi verrà completamente fallito. Tra 2 anni i costi saranno esattamente gli stessi, tranne il fatto di "risparmiare" 2 trasferte e qualche contributo gara (che magari peraltro aumenterà!), il fatto di avere 14 squadre anzichè 16 non si vede perchè dovrebbe far diminuire le spese, a meno che non si voglia credere alla favola che essendoci meno posti disponibili, i senior facciano a gomitate per accaparrarseli e abbassino i prezzi...ma questo non accadrà, prima di tutto perchè a scendere di categoria saranno prima di tutto i senior meno buoni, e che quindi, salvo dabbenaggini (comunque non così frequenti come si crede) dei dirigenti, sono attualmente quelli con i "rimborsi" più bassi, mentre per quelli bravi davvero le aste continueranno ad esserci esattamente come prima...ed in secondo luogo perchè i procuratori faranno molta attenzione affinchè il livello economico del mercato si mantenga invariato, ed a maggior ragione preferiranno far scendere un giocatore di categoria (magari piazzandolo a prezzo molto vantaggioso a qualche squadra ambiziosa di C1) piuttosto che abbassare gli ingaggi. Inoltre non si capisce in che modo questa "riforma" dovrebbe favorire un maggiore impiego dei giovani (tranne naturalmente quelli relativi all'impiego obbligatorio di under...): i posti diminuiscono, e le società punteranno comunque ad avere senior buoni, sostanzialmente alle stesse condizioni economiche di adesso, per le ragioni espresse sopra; non so quante saranno, nei gironi a 14, promozioni o retrocessioni, ma suppondendo che la promozione sia sempre 1, e le retrocessioni tornino 2, aumenta la probabilità, sia di successo, che di insuccesso, e quindi da un lato a fare la squadra più forte (spendendo, e puntando sui senior) per provare a vincere, se hai un budget medio alto, dall'altro a fare comunque la squadra più forte (spendendo, e puntando sui senior) per provare a salvarti, se hai un budget medio basso.
Tutto questo, a regime....sull'anno prossimo non parliamone neanche, non fare una squadra (sulla carta, ha ragione giesse, poi il campo spesso dà ben altre sentenze...) molto competitiva significa rischiare come non mai il ritorno nel campionato inferiore, e questo non potrà che portare a corse al rialzo per prendere giocatori che ti garantiscano (o dovrebbero...) la permanenza in categoria.... poi Irving dice giustamente che i soldi li spenderà chi li ha....in ogni caso, a parte che sappiamo che spesso questo non è vero (altrimenti dopo qualche anno nessuno chiuderebbe per debiti), l'obiettivo di riduzione dei costi non sarà comunque raggiunto, sapendo anche, per una banale regola del mercato, che se qualcuno spende troppo gli altri, per stargli dietro e reggere la concorrenza, tenderanno anch'essi a spendere...
ultima cosa, sulla quale mi piacerebbe conoscere il parere di giesse....la "riforma" approvata era osteggiata (o almeno non piaceva) dalla LNP, che ha sempre detto che avrebbe accettato riforme dei campionati che partissero dall'altro, ovvero dalla serie A....o quantomeno una riforma esattamente nell'ottica che Giesse diceva, cioè più squadre in B1 e B2 e una C1 regionale.... questo fatto, unito ad altri (parametro "solo" per 74 e 85 e non per tutti i giocatori che vengono trasferiti, numero degli under ecc) sostenuti dalla LNP e non approvati, devono essere interpretati come un segno che la nostra Lega (che per inciso invece a mio parere sta lavorando bene e con ottime iniziative ed idee) è poco ascoltata, nonostante i buoni auspici espressi dal suo vertice?
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