| Leggo che ormai sarebbe tutto deciso, con il beneplacito delle società di C che hanno appoggiato il vertice di LNP senza forse capire bene a cosa andremo incontro.
Lascio ai partecipanti al forum valutare, ed anche confermare che il sottostante "copia ed incolla" risponde a verità!!!
Mediazione o inciucio?. Nonostante l’energica presa di posizione del presidente della Tiber, Massimo Cilli, molto vicino a Gianni Petrucci, un dirigente-manager del basket fra i più seri e ascoltati responsabile del Comitato dei Mondiali 2014 battutosi con gli spagnoli un anno fa, è passata la linea proposta dal presidente della LNP,. Drocchi, concordata 10 giorni fa nell’incontro con Dino Meneghin per far partire la A-3 (Campionato di sviluppo) a 24 squadre, con l’ingresso di 6 wild card (oltre alle due retrocesse che prenderà il posto della A dilettanti, attualmente di 29 squadre fra Girone A e B). La linea mediatrice puntava sul fatto che veniva ristrutturato il 3° campionato, ma salvato il 4° e il 5° campionato e alla fine ha finito per decidere il voto della C, con oltre 140 squadre, contro una resistenza della A dilettanti che ha perso qualche voto in Puglia e Napoli, chiaramente un gioco di squadre con realtà regionali che mirano a scalare questa piccola A varata per accontentare pochi, a danno di molti, e che scava un altro solco nel basket che avrebbe bisogno di dialogo e non di mediazioni al ribasso. “Con questa votazione è certo che il 50 per cento delle squadre di A dilettanti retrocedono”, dice rabbioso un dirigente. Si era partiti due settimane fa da un voto quasi plebiscitario, il 96% del 220 club, poi la diplomazia e gli interessi hanno spaccato il fronte, deciso alla serrata, come aveva minacciato il presidente ligure della LNP che poi ha incontrato Meneghin e per 5 giorni non ha relazionato le società inviando solo mercoledì il suo progetto alternativo: rimpasto della A dilettanti, 24 squadre, 6 wild card, 2 retrocesse da Lega Due.
Ma non è finita qui, la LNP chiederà che il progetto sia realizzati, visti i tempi, a partire dalla stagione 2012-2013, oggi sarebbe un vero diktat, le squadre non erano preparate, e si trovano nel pieno di una crisi economica. C’è chi dice che Meneghin è stato risparmiato perché non è libero nelle sue scelte, vincolato da vecchi errori e incrostazioni e senza esperienza politica. Ma è chiaro che i grandi club hanno ormai il sopravvento, e infatti è passata la norma del blocco dei tesseramenti regionali ispirata da 4 club maggiori e istituzionalmente discutibile.
In ogni caso, l’ex consigliere federale di ferro ai tempi di Maifredi, Alberto Mattioli (Treviglio) ha votato sì alla A-3 ma ha fatto una proposta saggia per il ritocco della linea mediatrice: inserire 4 invece che 6 squadre senza nuovi soggetti, pescando per titoli fra le squadre di grandi città che operano nei campionati dilettanti. Tipo Fortitudo, Bologna, Trieste, Torino, Bari, Ancona.
Vedremo adesso questo ritocco finale quale sarà nei modi e nei tempi
Ha dato battaglia ma è rimata isolata in un’assemblea dove hanno contato le deleghe rispetto a una minoranza fisica, di JesoloSanDonà Basket che aveva capito cosa stava succedendo :“ La proposta di Meneghin – diceva una lettera inviata alle società invitando al no – una provocazione per portarci su di un altro obiettivo, perché è insostenibile sia sotto il profilo del diritto che sotto quello oggettivo, e questo spiega perché la FIP l’ha deliberata ma non ancora pubblicata, evidentemente perché teme l’impugnativa immediata da parte delle società che non ricadrebbero nel tranello di Maifredi di tre anni fa, e di essere portata in un contenzioso dagli sviluppi imprevedibili, soprattutto se viene avviata anche un’azione per danni”. “Probabilmente – conclude il dirigente veneto Giambattista Ferrari che contestava la retromarcia del presidente di LNP- l’obiettivo della FIP è quello di portarci a trattare su una vecchia proposta, però in termini economici sicuramente più costosa dell’attuale configurazione a piramide perfetta e causerebbe una valanga di retrocessioni”.
Non è stato chiarito chi gestirà questo campionato, è pacifico tocchi alla Lega Nazionale pallacanestro, altrimenti tutto tornerebbe in discussione. Ancora una volta hanno vinto i pochi sui più, è una costante degli ultimi anni, Meneghin l’aveva già capito tempo fa, adesso si dedica in campi dove può raccogliere migliori soddisfazioni.
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