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| | La pallacanestro italiana cerca di rialzare la testa di Simone Motola
Dopo alcuni anni di declino, il movimento della pallacanestro italiana cerca di rialzare la testa con alcune nuove idee, come il campionato di sviluppo, ex A Dilettanti, o il torneo nazionale Under 19, che ricorda da vicino il campionato Primavera del calcio. Chi ha sempre cercato di innovare nel corso dell’ultimo decennio è stata la Lega Nazionale Pallacanestro e, nonostante sia completamente cambiato il consiglio direttivo un paio di anni fa, il direttore generale è rimasto sul suo ponte di comando. Pino Gonella, ligure, è una delle figure chiavi, al di fuori del Consiglio Federale, della palla a spicchi biancorossoverde. A Montecatini, durante le finali di Coppa Italia, lo abbiamo incontrato per fare il punto della situazione, cominciando proprio dalla nuova A Dilettanti o campionato di formazione (5 Under il primo anno, poi saranno 6). La nuova Fortitudo, spostando la sede e il campo di gioco a Bologna, potrebbe avere diritto ad una wild card? “Il regolamento non è chiarissimo, ma una, delle quattro nuove franchigie, verrà decisa, a suo insindacabile giudizio, dalla FIP, immagino sulle basi della storia del capoluogo, possibile bacino di pubblico, etc… Il 22 aprile, comunque, scadranno le domande per la richiesta di prelazione, pagando diecimila euro. Lì vedremo se ci saranno Cagliari, Bari e Firenze come si vocifera in giro. Poi, se ci saranno più di quattro domande, faremo valere i punteggi che sono già pubblici da alcune settimane”. Forse, già dall’anno prossimo, potrebbe sparire la LegaDue ed alcune società sarebbero forzatamente conglobate nella LNP. Il suo parere? “Fino ad oggi sono sempre state osservate le regole e, quindi, ritengo che nella stagione futura non ci saranno sostanziali novità, a meno di fatti clamorosi che non conosco, come, per esempio, se sparissero 7 o 8 squadre in LegaDue. Sicuramente si legge in giro che c’è un malessere economico nella seconda lega professionistica italiana, ma sono i loro organi che dovranno decidere il futuro e poi confrontarsi con gli altri, noi non possiamo assolutamente incidere sulle scelte di altri”. La futura A Dilettanti potrebbe essere ancora più costosa dal punto di vista dei parametri, perché sono poche le società che hanno dei settori giovanili all’altezza della qualità tecnica del torneo. “C’è stato un lungo confronto, a livello nazionale, per capire come far giocare i giovani e s’è, quindi, deciso di creare questo nuovo campionato, con la novità dell’Under fidelizzato. Noi abbiamo chiesto degli incentivi attraverso i fondi N.A.S. e verrà messo in cantiere un contributo di diecimila euro a chi farà giocare un Under in più e le prime dieci società della serie B che faranno giocare più giovani, avranno lo stesso contributo. E’ un segnale che va in controtendenza rispetto al passato; è un primo passo, non è, però, esaustivo”. Gli Under in B e C, invece? “Noi volevamo azzerarli, ma le società ci hanno chiesto di mantenerli. Saranno 2 e non 3: un U21 e un U23 l’anno prossimo, poi, sempre due Under 21”. Infine, dove deve migliorare il nostro movimento, qual è la sua diagnosi? “Se fossi un medico, il consiglio che darei a ogni società è di riservare un piccolo parte del budget, diciamo almeno il 5%, al miglioramento della qualità organizzativa. Si spende troppo per i rimborsi ai giocatori, mentre manca il management”.Direi che il Direttore Generale esprime chiaramente la posizione ed il parere della Lega Pallacanestro. Un bel tirare su la testa davvero... Statuto Lega CAPO I - LA LEGA Articolo 1 - Costituzione, scopi e sede (Modificato nella XXXII Assemblea Generale Ordinaria e Straordinaria delle Società ad Assago (Mi) il 27 Febbraio 2010) [1] La Lega Nazionale Pallacanestro, riconosciuta a norma dell’art. 60 dello Statuto della Federazione Italiana Pallacanestro (F.I.P.), è l’associazione dei sodalizi affiliati alla F.I.P. partecipanti ai campionati non professionistici maschili di pallacanestro, strutturati con fasi a carattere nazionale. Ha lo scopo di organizzare una fattiva solidarietà tra i sodalizi, per una migliore e più organica tutela degli interessi comuni e per uno sviluppo sempre maggiore dello sport della pallacanestro, nell’ambito delle direttive e degli obiettivi fissati dalla F.I.P..
Perchè invece a leggere l'intervista sopra ho la sensazione che la Lega (o almeno il suo direttore) si comporti e ragioni come un organismo terzo alle società?
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