abovetherim |
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| CITAZIONE (zozzo ma nobile @ 24/2/2004, 18:01) | Leggo sulla "Prealpina" inserto del martedì che il super gruppo under 20/juniores ha inviato una lettera alla Società Pall. Olimpia Mi in merito alle "dimissioni" di A. Trincheri.... Forse non capisco io ma: Trincheri si è dimesso o è stato dimesso? I mittenti della lettera hanno sbagliato indirizzo? (precedentemente, lo stesso giornale, aveva riportato delle DIMISSIONI del sopracitato coach) Mi pare ci sia un pò di confusione!!!! Ammettendo che non ci sia confusione... allora c'è qualcosa di non detto!!!! Partendo dal presupposto che condivido le qualità tecniche e suppongo le qualità umane di Trincheri.... mi domando: è possibile, auspicabile e lecito che un gruppo di genitori/giocatori discuta scelte dirigenziali??? Assunto che condivido l'interpretazione del giornalista "attestato di stima".... Non ci sono altri modi più consoni? Certo che Trincheri non condivida l'estrema ratio dei mittenti della lettera, chiarifico: GLI ALLENATORI NON ALLENANO LORO GIOCATORI, MA GIOCATORI PER E DI UNA SOCIETA' anche se questa gli affida molto potere!!! Spero che il coach si dissoci da questa protesta... non gli darebbe molto credito per un "futuro" che certamente merita. |
Al di la di chi "ha dimesso o si è dimesso" credo non si possa entrare nel merito dei rapporti che possono legare i giorcatori ed il proprio allenatore. Durante gli anni vissuti insieme si creano rapporti di stima, amicizia, rispetto e complicità che creano un grande gruppo, indipendentemente dalla pura e semplice tecnica cestistica che , qualora manchi il giusto feeling di squadra, serve a ben poco. Credo che l'intenzione dei ragazzi di Milano non fosse contestare delle scelte societarie, ma semplicemente rendere pubblico ciò che li legava ad una persona con cui hanno condiviso grandi progetti, ambizioni e risultati che li hanno ripagati dei sacrifici che tutti ( atleti, famiglie, amici e tecnici) hanno affrontato per essere ciò che sono ora. E' vero, i giocatori non sono degli allenatori, ma della società, ma in fondo credo sia bello pensare che dietro alla parola giocatori ci siano delle persone con sentimenti e affetti e non solo delle macchine da punti, nome e numero di maglia. Il futuro di Andrea Trinchieri non credo verrà mai messo in discussione per questa dimostrazione di affetto nei suoi confronti da cui non credo proprio debba dissociarsi. Le società cercano allenatori che sappiano creare un GRUPPO, perchà solo in gruppo una squadra arriva al top: e se per creare una squadra vincente un allenatore è anche in grado di andare oltre alla semplice gestione di un allenamento e di una partita, non vedo cosa ci sia di sbagliato. Soprattutto quando non si parla di giocatori adulti e professionisti, ma di ragazzi che ,tanto di cappello, preferiscono passare la loro adolescenza costruendo qualcosa per cui valga la pena di "sprecare" i propri fine settimana in palestra, piuttosto che perdersi per strade che non li porterebbero a nulla......
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