fuffignoDistinto lèmma di area lucchese d'intramontato e tuttora assai frequente uso negli ambienti impiegatizi medio-bassi nonché nelle conventicole intese ai commerci politici di vario genere e colorazione,
sta a indicar genericamente sotterfugio in atto di broglio e imbroglio, nonché di sordido traffico di interessi, ovverosia per aggiustar con l'inganno situazioni compromesse e non altrimenti legittimamente riinediabili.
Il Truogolo tenta di dimostrare come nel fonèma della parola "fuffigno" si nasconda alcunché di furbesco e felino, e in quello s'avverta "...il lesto mover della zampa a trafugar polpette diacce dal vassoio lasciato incustodito sul tavolino di cucina, rapido e furtivo sì come l'usato gesto d'intascare la busta da parte del capufficio che sistema la pratica della pensione d'invalidità della zia Clorinda ferma da tre anni alla Commissione Perizie..."
Merita aggiungere che è d'altronde cosa nota il ricorrere del nome Fuffy nella comune onomastica felina di basso lignaggio, così come è risaputo l'antico trucco gastronomico del "...frire le chat et le faire passer pour Lapin..." (friggere il gatto e spacciarlo per conigliolo - traduit par M. Antoine M. Cerracchiò) già largamente praticato presso la corte di Versailles e, negli anni '50, alla trattoria francòfona Chez Lechemerde" a Stagno, dove si verificava un'elevatissima mortalità di gatti stiacciati dalle autobotti in transito dà e per le raffinerie della Stanic (cfr.:PAUL BOCUSE, da Choderlos de Laclos, Les liasons dangereuses entre La nouvelle cuisine et les chats errants et teigneux, Bordeaux, 1980).
Infine il Porompompero attribuisce l'origine del lèmma al verbo fuffiñar (alla derecha y all'izquierda con su hermnosa steca de dinero) che nell'antica gergalità degli Uffici Tecnici della Catalogna meridionale e delle aree tirreniche del Mezzogiorno d'Italia significava: "darsi da fare, trafficare senza pregiudizi ideologici per ottenere, attraverso la corresponsione di una bella stecca di palanche, permessi di costruzione di villette sul mare in barba al piano regolatore e alle belle arti " - trad. señ. Antonio Çerracchio; di tale costume non èrimasta, almeno in Italia, consuetudine e traccia e tali prestazioni sono ora rigidamente regolamentate dalle normative europee e dalle Autorithy (ies) di competenza (cfr.: CLEOFONTE CINQUEPERCENTO, Come uscire per la Tangente e salvare l'onore della Dazione - Contributo a una Disciplina Europea della Mazzetta, Maastricht, 2001).
Cfr.
Terzo Borzacchini Universale