CITAZIONE (Gradinaro @ 26/9/2012, 00:49)
CITAZIONE (il gatto e la volpe @ 25/9/2012, 20:09)
d'angelo dovrebbe fare la promozione a Gaggiano (mi) ma non ho la certezza, Bellomo è in D lombarda a Turbigo, Cavalli è in D lombarda a Somma Lombarda con Speziani, Stancampiano non c'è...Ehmer non è così sicuro..A memoria ci sono Pollastro, Tognara L., i due Baraggini, Farolfi, Borgia, più qualche giovane uscito dal BCT
Iorio?
Maurizio Iorio (Milano, 6 giugno 1959) è un commentatore televisivo ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante.
Gli esordi [modifica]
Dopo gli esordi nell'Helenio Herrera Triestina e nel Vigevano (con cui debutta nel campionato di Serie D 1975-1976), si trasferisce al Foggia, militante in Serie A, rimanendovi una stagione senza giocare. Nel campionato 1977-1978 esordisce nella massima serie con la maglia rossonera, lanciato dall'allenatore Ettore Puricelli in sostituzione di Nerio Ulivieri, ritenuto non affidabile[3]; debutta il 23 ottobre 1977, nella vittoria per 1-0 sul Torino. Con i satanelli totalizza 21 presenze e 6 reti, senza poter evitare la retrocessione del Foggia. Nell'estate 1978 viene acquistato dal Torino, in cambio di tre giocatori e un conguaglio in denaro[4]; in maglia granata rimane per una stagione, come rincalzo di Francesco Graziani e Paolo Pulici[5], totalizzando 15 presenze e 3 reti. A fine stagione passa in comproprietà all'Ascoli, nell'ambito del riscatto di Danilo Pileggi da parte del Torino[6]: l'allenatore Giovan Battista Fabbri lo utilizza come unica punta, supportata da Pietro Anastasi o Hubert Pircher[7]. Dopo un avvio di stagione positivo[8] (con quattro reti nel girone eliminatorio della Coppa Italia[9]) perde il posto in squadra a causa di prestazioni non soddisfacenti[10] e per contrasti con l'allenatore[2]. Conclude la stagione ascolana con 11 presenze e una rete.
L'apice della carriera: Bari, Roma e Verona [modifica]
Nell'estate 1980 viene ceduto in comproprietà al Bari, militante in Serie B, dove fa coppia con Aldo Serena[11] soppiantando il duo titolare Libera-Gaudino[1]. Nella stagione 1980-1981, sotto la guida di Mimmo Renna e poi Enrico Catuzzi, realizza 10 reti in 29 partite, tra cui due doppiette nei derby contro il Lecce[11], nonostante alcuni infortuni[1]. Nella stagione successiva viene riscattato dai galletti[12]: le reti salgono a 18 in 36 gare, non sufficienti a garantire la promozione al cosiddetto Bari dei baresi[11].
Grazie alle 31 reti realizzate in due anni tra campionato e Coppa Italia[11], suscita l'interesse della Roma, da cui viene acquistato[13][14]. Nella stagione 1982-1983 vince lo scudetto con i capitolini, disputando 25 partite (con 5 reti) nel ruolo di "spalla" di Roberto Pruzzo[15]. L'anno seguente, in seguito all'acquisto di Francesco Graziani, viene ceduto in comproprietà al Verona, con cui disputa il suo migliore campionato nella massima serie, con 14 gol in 25 partite[14], formando con Giuseppe Galderisi un attacco di brevilinei[16]. La formazione scaligera termina il campionato al sesto posto e raggiunge la finale di Coppa Italia, competizione nella quale Iorio è vice-capocannoniere con 7 reti.
Fonte WikipediaCITAZIONE (V-200-DB @ 25/9/2012, 19:58)
Per l'ultima volta ci rifaremo sotto con PALLASOTTO !!!!!!!
speriamo che questa sia la volta buona !!!!!
dopo mille titubanze Pallasotto ha deciso: lascia le scarpe appese al chiodo