Coach Filippetti è prontissimo "Motivazioni incredibili. Voglio un gruppo che vuole lottare e divertirsi"Val Zoldana, tra Pelmo e Civetta. La nuova Stamura sta idealmente nascendo nel cuore delle Dolomiti venete, dove il suo nuovo coach, Paolo Filippetti, trascorre in tranquillità le vacanze con la famiglia in attesa di sbarcare al Palarossini. Trekking e non solo per il tecnico anconetano. In valigia ha messo anche il blocco degli appunti e tra un sentiero e un altro c'è tempo per pensare a come utilizzare al meglio l'atipicità di un lungo come Conti o sfruttare la verve dei tanti giovani a disposizione. Lui è lontano ma il telefono (e facebook) lo tengono ancorato alla realtà di casa. Ed eccolo pronto ,in una fresca serata di metà agosto dopo l'ennesima escursione in altura, rilasciare le sue prime dichiarazioni da allenatore della Stamura.
Hai sempre sostenuto di essere un tecnico alla continua ricerca delle motivazioni. Arrivando alla Stamura c'è solo l'imbarazzo della scelta..." Verissimo. Questa estate ho ricevuto anche altre proposte da altre società, ma ho voluto fortemente solo la Stamura. L'unica soluzione che nonostante i problemi mi dava delle sensazioni forti e delle motivazioni irresistibili."
L'ultima stagione per te è stata piuttosto difficile ed è inutile nasconderlo. Cosa ti ha lasciato dentro quell'esperienza ?" E'stata un'annata molto difficile. Mi aveva tolto la voglia di continuare quella cosa che fa parte della mia vita. Credo di essermi assunto tutte le colpe del caso, anche quelle che non erano mie. Ma non voglio ora incolpare nessuno, anzi oggi posso dire che la voglia incredibile che avverto ora nasce proprio dalle difficoltà che ho incontrato l'anno scorso."
Con il tuo arrivo prosegue la tradizione che vuole ormai da anni un allenatore anconetano sulla panchina della Stamura. Ad Ancona avremo si delle difficoltà, ma in fatto di tecnici bravi, seri e preparati non siamo secondi a nessuno. Secondo te qual'è (se c'è) il segreto di questa "scuola-dorica" ?"Una domanda molto difficile anche perchè io sono l'ultimo arrivato dopo una lunga serie di ottimi allenatori di Ancona che mi hanno preceduto su questa panchina. Non so sinceramente se esiste un segreto, posso dire però che essere l'allenatore della squadra della mia città, oltretutto dove ho fatto tutto il settore giovanile, è per me un grandissimo orgoglio. Personalmente ho appreso molto anche semplicemente guardando la grandezza e la professionalità di coach anconetani come Alessio Baldinelli, Piero Coen, Maurizio Marsigliani e Paolo Regini. Non posso non nominare anche Andrea Reggiani che mi ha cestisticamente cresciuto e che tecnicamente è molto preparato pur operando nelle serie minori regionali. Aggiungo anche Luca Paolasini che è un amico oltre ad un ottimo coach che ha contribuito alla mia crescita tecnica."
Veniamo alla squadra che avrai in mano. Sembra essere un giusto mix di giovani con un tocco indispensabile di esperienza. Come hai intenzione di presentarla in campo ? e quali sono gli obiettivi che sin da lunedì cercherai di raggiungere ?"Esigo il gruppo. Non esiste altro. Voglio giocatori motivati che condividano con me e tutto lo staff tecnico la voglia di stare insieme e di lottare in campo ogni domenica. Poi voglio una squadra che sappia divertirsi nel pieno rispetto dei ruoli. Obiettivo numero uno è comunque il gruppo. E' da lì che si deve partire."
Fai una piccola presentazione dei volti nuovi della Stamura 2010/2011."Conti è un lungo atipico. Grande tiratore, ottimo saltatore, e ragazzo dalle grandi doti umane. In perfetta sintonia con il progetto-Stamura. Manoni è un buon difensore, esplosivo e reattivo. Sicuramente motivato oltremodo dalla sua prima esperienza in questa categoria. Un elemento di sicuro affidamento. Cappella è un play vero, come piace a me. Grandi capacità di passare la palla e finalizzare. Buono anche fisicamente e con tanta esperienza da vendere."
Al tuo fianco avrai Maurizio Magrini, grosso conoscitore della categoria e abituato anche a lavorare con i giovani. Filippetti + Magrini: la coppia perfetta ?"Bè lo speriamo. Con "Magro" siamo amici di vecchia data e siamo stati anche compagni di squadra (anni '90 all'Adriatico con Paolasini coach n.d.r.). Viene da un'esperienza lunga e importante al fianco di un tecnico preparatissimo come Marsigliani. Sono certo che mi sarà di grandissimo aiuto."
Un desiderio. Cosa vorresti da questa tua prima stagione in biancoverde ?"Naturalmente voglio salvare la Stamura, questo è il mio obiettivo e il mio sogno. Voglio divertirmi e divertire. Voglio una squadra che giochi con il cuore, che sopperisca alle carenze fisiche e tecniche con lo spirito di gruppo. Tutto questo dovrà essere il leit motiv dell'annata. Il campionato sarà durissimo, il livello è molto buono, ma con il cuore si potranno raggiungere tutti i traguardi."
Delle avversarie cosa sai ?"Grossa competitività nelle squadre emiliano-romagnole. Già dalla prima partita contro Mirandola troveremo una buona squadra e molto ben attrezzata. Ce ne sono poi almeno un paio che partono con obiettivi meno ambiziosi, ma io non mi fido mai dei pronostici estivi, finiscono sempre per essere smentiti e per portarti lontano dalla realtà"
Il roster che avrai sotto le tue mani è da ritenersi completo ?"La Società ha fatto un grande lavoro, come meglio non avrebbe potuto considerando le difficoltà del periodo. Inizieremo così, valuteremo insieme ogni dettaglio e decideremo se apportare delle modifiche. Per ora la squadra è questa."
Da lunedì 23 si torna a parlare di allenamenti e basket giocato. Come intendi strutturare l'intero periodo di preparazione ?
"Alternermo naturalmente sedute tecniche con quelle atletiche. Si partirà subito con impostazioni di letture dei sovrannumeri e contropiede. Poi si passerà alla fase difensiva. Sono a conoscenza che abbiamo anche problemi con il parquet del Palarossini che ancora non è stato adeguato alle nuove normative. Speriamo si risolva tutto al più presto, però non voglio sentire nessuna lamentela. Testa bassa e lavorare sin dal 23 agosto !"
Agli ordini coach !!! Buon lavoro !!!da
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