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PIEMONTE: COACH & DINTORNI, Discussione sull'insegnamento della pallacanestro giovanile in regione

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view post Posted on 11/4/2010, 22:42




Per vostra informazione:

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bourbaki
view post Posted on 14/4/2010, 23:35




Domenica 16 maggio alle ore 10.00 nella palestra dell'Istituto Salesiani a Novara, in viale Ferrucci 33, si terrà una riunione tecnica, con relatore Stefano Michelini con argomento "Aiuti e rotazioni difensive per un settore giovanile". Il clinic si inserirà nel contesto della manifestazione "30 anni sotto la cupola" che celebra il trentennale del Novara Basket.
 
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view post Posted on 15/4/2010, 00:15
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Anticipo già che il vero clinic si terrà dopo... con le gambe sotto al tavolo....
 
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bourbaki
view post Posted on 15/4/2010, 10:14




CITAZIONE (easyrider @ 15/4/2010, 01:15)
Anticipo già che il vero clinic si terrà dopo... con le gambe sotto al tavolo....

Ahahahahahahah....Gigi, ovviamente non puoi mancare!!! ;)
 
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view post Posted on 21/4/2010, 13:42

forumista senior

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CITAZIONE (Andrea Nicastro @ 4/3/2010, 13:18)
Quindi evviva i lunghi che giocano fuori e dentro, viva i piccoli che giocano fuori e dentro. Con 4 esterni e 1 interno, se tutti occupano quelle posizioni per tempi simili, ogni giocatore passera' l'80% del suo tempo a fare cose che gli serviranno in futuro con gli spazi adeguati, perche' non avra' altri 4 compagni a pestargli i piedi sull'arco, ma solo 3. Inoltre passera' il 20% del suo tempo a fare cose diverse dal suo ruolo futuro, ma che gli allargheranno gli orizzonti e aumenteranno la sua esperienza personale: a livello senior capira' meglio cosa prova un lungagnone che cerca di prendere palla mentre viene spinto da dietro e di lato, e sapra' che la palla e' meglio dargliela "li'" invece che "la'", per esperienza personale.

Quando un piccolo cerca di ricevere la palla da fermo, con autoblocco, con contatto (o come si dice)... sta
prendendo posizione come fosse un lungo. Invece che prendere posizione vicino a canestro, oppure spalle a canestro,
prende posizione da un'altra parte.
Oppure quando un piccolo ferma il palleggio e c'e' pressione difensiva, deve saper tenere la posizione.

Un esercizio che mi viene in mente per categoria U13: 1vs1 + appoggio, giocare a prendere la palla in una certa zona del campo:
dentro il cerchio di metacampo, il semicerchio del TL, dentro l'area 3'', in uno spazio limitato dai coni,
tra il campo di pallavolo e la linea laterale...

Per simulare la regola dei 3'' in area: si puo' stare dentro l'area specificata solo per intervallo di tempo definito (+ - = a 3'').


Per aumentare il bagaglio di esperienze in attacco di un giocatore si potrebbe insegnare sia un gioco molto "libero" con principi molto ampi e generali (idea presa da altri allenatori)
sia un gioco con posizioni e regole piu' restrittive tipo il 5 fuori e Dai&vai facendo delle varianti:
-dai&vai: chi passa taglia sempre verso canestro
-dai&allontanati: chi passa non taglia e si allontana dalla palla, sempre fuori i 3pti, e taglia verso canestro il giocatore lontano dalla palla (idea presa da un gioco di Andrea Schiavi)
-dai&blocca
-dai&vai in post-basso
-dai&non-vai: chi passa non taglia e sta fermo (tagliera' un altro)
-per arrivare poi a dire: ora chi passa decide cosa fare: taglia a canestro, si allontana, blocca, va in post-basso... a seconda dei vantaggi (pero' devo
specificare le possibili letture, cosa e' meglio fare quando il difensore difende vicino, lontano, alla mia dx, alla mia sx...?) tipo il gioco descritto da ilmagodiS.Eufemia

Nota: obbligare a giocare dai&vai (regole "restrittive") obbliga comunque i ragazzi a trovare soluzioni diverse a questo problema.
Ad esempio: ho passato e so che devo tagliare, visto che devo tagliare verso canestro, come faccio a farlo
per fregare il mio difensore? Gli passo dietro, davanti, passo e taglio subito, passo e aspetto un attimo, finto di tiro - passo - taglio,
se devo rimpiazzare una poszione, come faccio a ricevere la palla?


CITAZIONE (Andrea Nicastro @ 11/3/2010, 14:27)
Dalla sperimentazione piemontese di quest'anno ho tratto una conclusione: le regole valgono molto meno della cultura degli istruttori. Paradossalmente ben vengano coach che fanno scelte diverse dalla maggioranza, perche' obbligano gli altri a porsi problemi diversi e crescere. Quindi continuerei a scommettere sulla cultura degli allenatori, creando regole "snelle" e a servizio del gioco.

Difficile, ma credo utile: pensare che le scelte degli avversari
comunque hanno delle ripercussioni positive sui giocatori che alleno
(ad esempio se gli avversari sono a zona, posso migliore la capacita' di passaggio,
di non fare passaggi "telefonati", migliorare il tiro da fuori, andare a rimbalzo d'attacco...)
 
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daglialguelfo
view post Posted on 23/4/2010, 07:28




vi invito a prendere parte ad una interessante discussione sul reclutamento.

La Fip "uccide" il reclutamento

questo il link dell'apposita sezione:

https://basket.forumfree.it/?t=47658628
 
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view post Posted on 30/4/2010, 17:57
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Cliccando qui si puo' scaricare l'ultimo numero di Assist. Interessante l'intervista al vice presidente del comitato regionale, che parla del lavoro delle commissioni, che ho estratto e allegato in calce a questo messaggio. A voi le valutazioni opportune.

Download attachment
Intervista_al_Vice_Presidente.pdf ( Number of downloads: 839 )

 
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view post Posted on 31/5/2010, 12:42
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QUOTE (Andrea Nicastro @ 30/4/2010, 18:57)
Cliccando qui si puo' scaricare l'ultimo numero di Assist. Interessante l'intervista al vice presidente del comitato regionale, che parla del lavoro delle commissioni, che ho estratto e allegato in calce a questo messaggio.

Mi quoto dopo un mese perche' e' uscito il successivo numero di Assist, disponibile cliccando qui.

Il presidente del comitato da' un giudizio "edulcorato" sull'operato della commissione, rispetto a quello in precedenza espresso dal suo primo collaboratore, e annuncia novita' sulla commissione tecnica, usando pero' un curioso plurale quando parla di "dimissioni di alcuni membri".

Quanti saranno questi "dimessi"?
:o:

Attached Image: bassignana_sulla_commissione_tecnica.jpg

bassignana_sulla_commissione_tecnica.jpg

 
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view post Posted on 1/6/2010, 09:46
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Riporto qui una discussione iniziata su un altro topic

Se facciamo un discorso personale, ciascuno puo' portare le sue lamentele e le sue rimostranze. Se facciamo un discorso generale, quindi piu' oggettivo, non posso non sottolineare come:

  • in Piemonte ci sono oltre 1000 tesserati con qualifica di base o superiore, e il numero e' in continua crescita

  • oltre 200 di questi sono abilitati per i campionati senior nazionali e giovanili di eccellenza

  • il Piemonte da' lavoro ad alcuni coach qualificati AL o AN non piemontesi (quasi una decina)

  • sono molti meno i piemontesi "esportati" (Sacchetti, D'Orta, Citrini, ...?)

  • le squadre piemontesi di A, Legadue, A-B-C dilettanti e giovanili eccellenza sono molto meno di 200

  • le societa' non hanno assolutamente di che lamentarsi, con questi numeri

  • ci sono piu' allenatori che posti per allenare, specialmente in quelli "ambiti"

Dico tutto cio', ripeto, nel rispetto delle aspettative ed esigenze di ciascuno.
Di allenatori qualificati ce n'e' a sufficienza, come per i giocatori, anche qui vale la legge della competizione interna, che premia solo un sottoinsieme degli aspiranti.
 
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view post Posted on 1/6/2010, 09:56
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A sarem sempre tropp FORD !!!!

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Tanti bei numeri, ok .... ma .... continuo a non capire (magari non ci arrivo...) in base a quale norma è stato tolto un diritto acquisito a suo tempo avendo superato l'esame e pagato tutto il dovuto. Nessun chiede niente di più o di diverso.

E non parlatemi di competizioni interna, per favore ...
 
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view post Posted on 1/6/2010, 10:32
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forumista del millennio

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QUOTE (Zio#11 @ 1/6/2010, 10:56)
continuo a non capire in base a quale norma è stato tolto un diritto acquisito

Non so risponderti. Mi viene da dire che, a fronte di una rimostranza delle societa', che anni fa si sono lamentate di avere allenatori scarsamente formati, il CNA ha ritenuto di richiedere una qualifica superiore a quel 10%-20% di allenatori che allenano nei campionati di elite. Adesso pero' alcunle societa' si lamentano di questa norma... come dire: botte piena e moglie ubriaca? Dal punto di vista delle societa' non deve essere un problema, visti i numeri.

QUOTE (Zio#11 @ 1/6/2010, 10:56)
E non parlatemi di competizioni interna, per favore ...

Perche'? Si chiede ai giocatori di competere per migliorare, alle societa' di competere per salire di livello o confermarsi, perche' gli allenatori non dovrebbero "competere", anche se in modo sano e rispettoso della professionalita' altrui? Chi sceglie, comunque, e' sempre la societa', fermo restanto l'ottenimento di una qualifica minima richiesta dalla federazione, che piaccia o no. Ad esempio non e' necessario essere Allenatori Nazionali per allenare una C dilettanti o una U17 eccellenza, come non e' necessario essere Allenatori per allenare una C regionale o una U19 open.
 
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divertiti
view post Posted on 2/6/2010, 18:26




CITAZIONE (Andrea Nicastro @ 1/6/2010, 11:32)
CITAZIONE (Zio#11 @ 1/6/2010, 10:56)
continuo a non capire in base a quale norma è stato tolto un diritto acquisito

Non so risponderti. Mi viene da dire che, a fronte di una rimostranza delle societa', che anni fa si sono lamentate di avere allenatori scarsamente formati, il CNA ha ritenuto di richiedere una qualifica superiore a quel 10%-20% di allenatori che allenano nei campionati di elite. Adesso pero' alcunle societa' si lamentano di questa norma... come dire: botte piena e moglie ubriaca? Dal punto di vista delle societa' non deve essere un problema, visti i numeri.

CITAZIONE (Zio#11 @ 1/6/2010, 10:56)
E non parlatemi di competizioni interna, per favore ...

Perche'? Si chiede ai giocatori di competere per migliorare, alle societa' di competere per salire di livello o confermarsi, perche' gli allenatori non dovrebbero "competere", anche se in modo sano e rispettoso della professionalita' altrui? Chi sceglie, comunque, e' sempre la societa', fermo restanto l'ottenimento di una qualifica minima richiesta dalla federazione, che piaccia o no. Ad esempio non e' necessario essere Allenatori Nazionali per allenare una C dilettanti o una U17 eccellenza, come non e' necessario essere Allenatori per allenare una C regionale o una U19 open.

Si ma se una società ritiene appropriato far allenare la propria squadra ad una allenatore che non ha la qualifica? E' costretta a sceglierne un altro che magari non ritiene giusto per far crescere i propri ragazzi.
 
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view post Posted on 2/6/2010, 22:00
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forumista del millennio

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QUOTE (divertiti @ 2/6/2010, 19:26)
Si ma se una società ritiene appropriato far allenare la propria squadra ad una allenatore che non ha la qualifica?

Gli fa prendere la qualifica, che e' una condizione necessaria per allenare.

QUOTE (divertiti @ 2/6/2010, 19:26)
E' costretta a sceglierne un altro che magari non ritiene giusto per far crescere i propri ragazzi.

Ce ne fosse uno in tutto il mondo... ma ce n'e' 200 in regione, di cui la meta' a Torino: puo' essere che siano tutti incapaci e diseducativi?

Ho gia' sentito teorie anarchiche del tipo: "Una societa', se vuole, dovrebbe poter affidare la squadra U17 eccellenza al cartolaio della via accanto". Le rispetto, ma non le condivido. Allenare comporta una responsabilita' professionale, e pretendere una qualifica minima e' assolutamente corretto a mio avviso, anche se la tessera non basta di certo per fare un istruttore.

La qualifica minima per qualunque categoria giovanile open o regionale e per la C regionale e' quella di "allenatore di base" (800 in Piemonte), per l'eccellenza e la B dilettanti quella di "allenatore" (150 in Piemonte), per la serie A quella di "allenatore nazionale" (50 in Piemonte). A seconda della categoria cui si ambisce, c'e' un'ampia possibilita' di scelta, a tutti i livelli.
 
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champorcher
view post Posted on 3/6/2010, 07:27




Vorrei fare alcune precisazioni, avendo personalmente fatto di un gruppo di formatori nazionali che ha proposto alcune idee, poi portate avanti, ed in parte sostanziosa cambiate, dal consiglio nazionale del Cna.
Estate 2006, all'AcquaAcetosa, Roma, si sta svolgendo il seminario per formatori nazionali, progetto "diventare coach" responsabie Ettore Messina.
Si stava parlando di adeguamento ai sistemi formativi all'interno dell'Europa, livelli di formazione di chi opera con i giovani. Lezione tenuta dal grande prof. Madella.
L'allora presidente Pozzati ci chiese di discutere tra di noi e fare una proposta che lui avrebbe portato in consiglio federale.
Discutemmo animatamente fino a notte fonda, le proposte principali furono:
-ritornare al corso specifico con qualifica di "istruttori di settore giovanile"
-1° anno del corso "allenatori" con indirizzo fortemente orientato al settore giovanile
Discutemmo soprattutto di come, al di là delle direttive europee, la responsabilità di chi opera con i giovani sia molto grande, di come questi operatori debbano essere preparati.
Parlammo di problemi economici delle piccole società, dei giovani coaches, alla fine venne fuori un documento dove si riteneva importante che almeno le società che partecipano ai campionati eccellenza avessero un allenatore "qualificato".
La nostra preoccupazione era di non gravare troppo economicamente sui giovani istruttori.
Si parlò di borse di studio, di come indirizzare i soldi che Cna e Fip incamerano ormai in grandi quantità, ricordando i "mitici" stages del settore giovanile" gratuiti, idea di alcuni anni fa dell'allora presidente del settore giovanile, Amedeo Salerno
La Fip recepì in parte il nostro documento, e varò la norma che conoscete.
Non nego che l'aspetto economico fu rilevante: come farsi scappare una ghiotta occasione di incamerare altri soldi dalla base. Quella che era stata una proposta nata per migliorare le competenze degli istruttori giovanili, divenne fondamentalmente un modo "per fare cassa"!(la storia si ripete!)
Ricordo ancora che la norma è entrata in viglore 3 anni dopo: sono stati dati, ad allenatori e società 3 anni per adeguarsi.
Non voglio entrare nel merito dell'equità "retroattiva della norma", dico solo che è una nostra responsabilità, nostra di istruttori di settore giovanie, essere preparati e competenti
Federico Danna
 
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329 replies since 27/8/2008, 17:49   16038 views
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