No, non è così: lo svincolo non avviene al compimento dei 18 anni, ma a 21 anni..
Tuo figlio potrà cambiare squadra senza il consenso della squadra di primo tesseramento solo al termine del primo anno di tesseramento e dietro pagamento da parte della società di destinazione di una cifra stabilita dalla Fip (caso molto raro).
Diversamente, sarà tesserato per la società reclutante fino allo svincolo (salvo casi particolari). Una volta svincolato, se il ragazzo giocherà in squadre dalla serie D in su, scattano una serie di pagamenti (parametri) dei quali beneficiano la squadra di primo tesseramento e la squadra che possiede il cartellino al momento dello svincolo (oltre alla Fip).
Per cambiare squadra c'è la formula del prestito (molto usata) o del trasferimento (meno usata) e, a meno che tuo figlio non sia un prospetto di interesse nazionale, è assai difficile che una società si opponga al prestito se l'atleta lo desidera.
Così è ed è perfettamente legale (ed ha anche un suo senso logico), ma fossi in te non mi farei troppi problemi.
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Grazie per la spiegazione. Ricordo il caso di un ragazzino (12 anni) che essendo tesserato in una società che non garantiva più il numero per la formazione della squadra di pari-età si era rifiutata di concedere il nulla osta per il trasferimento ad altra società (scelta dal ragazzo e della famiglia) per “invitarlo” ad iscriversi ad altra squadra (scelta dalla reclutatrice) per avere in cambio giocatori di altra categoria. Trovo questo atteggiamento scorretto. Stiamo parlando di minorenni, credo che la scelta appartenga sempre e solo ai genitori.