C Dil Girone A 2009/2010, 8 Lombarde, 2 Liguri, 6 Piemontesi.

Quindi non condivido il tuo giudizio che non sia stata pugnace: secondo me, tra bende e cerotti, ha giocato al meglio delle sue possibilità, anzi ancora di più, pugnacissima.

Irte Busto Arsizio-Torino Basket Club 71-79 (21-23; 42-43; 55-62)
BUSTO: Parise 3, Grampa, Beretta 7, Zanatta 11, Puglisi 9, Zocchi 20, Crosignani 2, Isaac 7, Tubere ne, Borghese 12. All. Noli.
TORINO: Martina 1, Menzio 5, Gioria 14, Draghici 9, Muyango 17, Mazza, Degrada 23, Passera 4, Quaglia 6, Falcetto ne. All. Lazzarini.
(Gio.Fe.) La Bustese apre male la propria stagione. La squadra di Noli, però, tiene testa a Torino, alzando bandiera bianca solo nel finale quando, a corto di energie e soprattutto lucidità, non riesce a colmare l'esiguo gap. Torino, pur senza Jacomuzzi (in cabina di regia parte il '92 Martina) e Scurzio, comincia meglio con un Degrada che fa ammattire la difesa di casa. E' soprattutto Beretta a patire la guardia ex Legnano, autore di 12 punti nel solo primo quarto (21-23 al 10'). Dall'altra parte Busto, che non può contare sul fromboliere dell’84 neanche in attacco (sbaglia i primi cinque tentativi e chiude con 2/3 da 2, 1/8 da 3 e 0/2 in lunetta), si affida alle incursioni di Zanatta e soprattutto alla vena realizzativa di Paolo Zocchi (17 punti con 5/5 da 3 nei primi 15'). Giò Noli, però, ha la coperta corta - out De Tomasi (almeno un mese per la schiena), Gerosa (risentimento muscolare al polpaccio, dovrebbe rientrare per la seconda al PalaFerrini con Cantù), più Crosignani e Puglisi acciaccati -, e già nel secondo quarto fa ampio ricorso alla panchina, ma riesce a resistere almeno fino al riposo lungo (42-43 al 20'). In apertura di ripresa sono due triple consecutive di Borghese e Beretta a dare l'unico vantaggio "vagamente consistente" ai biancorossi (48-45). Muyango ristabilisce le gerarchie (55-58) prima che un centro da nove metri del rumeno Draghici (classe '90) affossi, almeno psicologicamente i padroni di casa (55-62 al 30').
Degrada e Gioria aggiornano il massimo vantaggio al 32' (57-68) ma l'energia di Borghese (3/6 da 2, 1/6 da 3, 3/4 in lunetta e 7 rimbalzi) e Isaac (2/4 da 2 e 1/1 da 3 e anche 15 rimbalzi) permette il riavvicinamento (65-68 al 35', 67-69 al 37'). Non basta: Beretta è già uscito dal match per raggiunto limite di falli, Puglisi sta per fare compagnia al neo-acquisto bustocco e l'Irte esaurisce l'energia. Nelle ultime azioni Zanatta non è abbastanza lucido per bucare l'attenta difesa di Lazzarini, la bomba di Zocchi (6/8 finale dall'arco) serve solo a illudere (70-72 a -51"). A Torino basta così tirare con sufficiente precisione dalla linea della carità (9/14 negli ultimi 5') per intascare i primi due punti della stagione.


Ltc Sangiorgese-Santa Margherita Ligure 71-46 (36-26)
LTC: Vitali 11, Tavernelli 5, Cassanmagnago 13, Riva 2, Deluca 3, Rossetti 7, Bini 11, Fusella 2, Ponchiroli 9, Mercante 8.
S.MARGHERITA: Giannini 5, Reffi 4, Boffini 10, Brega 3, Rovati 5, Mariani 2, German 4, Oneto ne, Profeti 13.
Parte di slancio la stagione della Ltc che conferma le ottime sensazioni del precampionato schiantando sul piano del ritmo il quotato Santa Margherita. Il tasso atletico elevato e le rotazioni frenetiche della "Sangio" (10-uomini-10 a referto con un minimo di 17 minuti giocati per il roster "chilometrico" di Albanesi) garantiscono un "crescendo" costante per i padroni di casa che pur con qualche sbavatura iniziale (16/40 da 2 e 9/20 da 3) vincono e convincono davanti al pubblico di casa. «Molto bene l’applicazione corale in difesa - commenta il coach delal Ltc - Ci sono sicuramente dei meccanismi da sistemare, ma sotto il profilo dell’intensità e della pressione tutti e 10 gli effettivi hanno fatto la loro parte».
Determinante il lavoro "ai fianchi" compiuto dagli esterni di casa (4 recuperi e 3 assist per Tavernelli) sui pariruolo liguri, andati progressivamente "in bambola" contro il "viluppo" difensivo bluarancio (4/12 per Boffini, 1/7 per Reffi, 0/6 per German; alla fine 12/39 da 2 e 2/16 da 3 per Santa Margherita). Nel primo tempo la "Sangio" ha spinto in avvio sull’asse Vitali (1/3 da 2, 2/5 da 3, 7 rimbalzi)-Mercante (4/9 dal campo), poi ha sciupato l’abbrivio (19-12 al 10’, 24-19 al 15’) commettendo errori di precipitazione e poca lucidità. Ma dopo la pausa lunga la squadra di Albanesi ha acceso il turbo con un 10-2 iniziale frutto dei dardi di Bini (3/5 da 3) e delle iniziative di Cassanmagnago (4/6 da 2, 1/3 da 3 e 8 rimbalzi): gara chiusa sul 46-28 del 25’ con la Ltc che ha continuato a spingere (55-35 al 30’, 65-39 al 35’) fino all’ampio scarto finale.



Cogein Savigliano-Gorla Cantù 74-65
SAVIGLIANO: Marcello 31, Beccaria 8, Rispoli 5, Nasari 5, Francione 8, Arnolfo 13, Martoglio 4, Giorsino, Faccia, Giacone. CANTU: Cissè 19, Visini 5, Munafò 6, Crisci 7, Bosa 8, Pagani 10, Carpani 2, Carolo 6, Arrigoni 2, Carossa.
Segna il passo all'esordio l'ABC, che paga dazio sul campo della matricola Savigliano con l'assenza del veterano Bellegotti (tempi di recupero stimabili a fine novembre per il lungo del 1976) a farsi sentire sotto i tabelloni. Cantù impone solo a tratti la sua freschezza atletica (20-21 al 10') non sfruttando appieno l'inerzia favorevole garantita dall'espulsione di Francione a metà del secondo quarto: tra brutte medie al tiro (6/22 da 3; 2/9 per Visini, 2/8 per Munafò) e scelte di gioco non sempre azzeccate, la squadra di Borghi non riesce mai a prendere le misure di un incontenibile Marcello (9/18 dal campo, 12/15 ai liberi, 7 rimbalzi, 10 falli subiti e 3 assist) con l'ala ex Asti che firma il sorpasso Cogein (42-39 al 20'). Dopo l'intervallo la difesa del Gorla sale di tono (50-51 al 30') sfruttando l'energia di Cissè (10 rimbalzi e 5 recuperi ma 6/17 dal campo) e le incursioni di Pagani (3/8 al tiro ma solo 22' di gioco con un'autonomia ancora ridotta). I problemi di falli di Crisci e Bosa frenano però la corsa degli ospiti, che rimangono in scia fino al 65-62 del 37'; poi due incursioni di Arnolfo (6/9 dal campo) puniscono le forzature dell'ABC che non ha più tempo per ricucire.


7 Laghi Gazzada Schianno-Cipir Domodossola 49-59 (28-36)
7 LAGHI: Colombo 9, Mondello 5, Del Torchio 9, Antonini 1, Laudi 11, Tonella 11, De Lucia 1, Restelli, Remonti 3. All. Legramandi
CIPIR: Maffioli 9, Foti 7, Locatelli 2, Andreello 4, Buschini 10, Ceper 10, Maestrone 5, Villa 12, Prigionieri ne, De Tomasi ne. All. Montefusco
"Stecca" casalinga inaugurale per il 7 Laghi, che non riesce a festeggiare lo storico esordio nei campionati LNP cedendo il passo di fronte alla grintosa Cipir. La squadra di Legramandi sbatte ripetutamente contro la muraglia ospite, che mischiando ripetutamente le carte in difesa tra 2-3, 3-2 e "miste" toglie ritmo e lucidità allo sterile attacco di Gazzada (brutta serata per lo specialista Remonti che chiude con 1/5 da 3). I padroni di casa subiscono la verve del duo Foti-Villa precipitando anche a meno 15 nel corso del terzo quarto, poi piazzano un contro-break tutto grinta ed intensità tenendo "a secco" per 10 minuti filati la squadra di Montefusco, ma non coronano gli sforzi con brutte letture nell’assalto finale.
«Abbiamo pagato l’approccio troppo soft alla partita, subendo decisamente la verve della Cipir che ci ha tolto i riferimenti offensivi costringendoci ad attaccare da fermi - commenta il coach gialloblù - Evitabili le scintille con gli arbitri che ci sono costate il primo break, poi abbiamo rimontato con i nervi ma non siamo riusciti a girare il senso del match. Sicuramente abbiamo fatto male a livello di scelte e lucidità, rimanendo con la testa nella partita per soli 15 minuti».
Subito all’inseguimento il 7 Laghi (13-14 al 10’) che non trova qualità in campo aperto e fatica a "bucare" l’arrocco della Cipir con Colombo (4/12 dal campo e 4 perse pur con 3 recuperi e 3 assist) e Del Torchio. Dopo il 28-36 del 20’ Gazzada va in "caduta libera" precipitando fino al 34-49 del 27’, poi le folate del grintoso Tonella (3/5 al tiro, 5/6 ai liberi, 4 recuperi e 3 assist) suonano la carica per il team di Legramandi (40-49 al 30’) che si riavvicina fino al meno 3 del 38’. Ma nel finale Ceper trova il guizzo vincente dall’arco e per Gazzada si spegne la luce.


Rimadesio-Isauto Cava Manara 84-64
DESIO: Casati 4, Fedrigo 3, Meregalli 9, Plumari 11, Gros 10, Villa 4, Torgano 8, Marinò 25, Brown 6, Arioli 4.
CAVA MANARA: Nicolini 3, Castellano 10, Farina 20, Fedegari 3, Piermattei, Putignano 4, Savini, Rona 8, Kabunda 9, Baronchelli 7.
Buona la prima per la giovane Rimadesio che impone in scioltezza la legge del fattore-campo contro Cava Manara. La squadra di Rocco sprigiona tutto il suo potenziale atletico archiviando rapidamente la pratica-Isauto: eloquente il 13-0 dei primi 5’40" con il quale l’Aurora si presenta al meglio di fronte ai 300 spettatori abbondanti dell’Aldo Moro. Ed alla distanza i blarancio sfruttano l’eccellente serata di tiro (25/38 da 2 e 10/24 da 3) per tenere sempre a distanza i pavesi (massimo sforzo il meno 12 di inizio ripresa per il team di Camerlengo). Nelle pieghe del collettivo brianzolo spicca nitidamente un incontenibile Marinò, che chiude con un clamoroso "percorso netto" dall’arco (7/7 da 3 più 1/1 da 2 e 2/2 ai liberi più 5 rimbalzi, totale 40 di valutazione); il play ex Monza è artefice della scarica di triple che piega definitivamente le gambe agli ospiti (44-26 al 18’, poi 64-42 al 26’). Positivo anche l’esordio di Plumari (5/7 da 2) per l’Aurora, che spreme sostanza da Gros (4/5 e 6 rimbalzi) e Fedrigo e dà ampio spazio ai giovani (25’ per Torgano con 4/5 da 2 ma 0/4 da 3, bene nel secondo quarto Casati ed Arioli).


Kopa Engineering Torino-Coelsanus Varese 70-60 (32-30)
CUS: Murta 18, Raucci 15, Danna 7, Campanelli 5, Riviezzo, Porcella 7, Perissinotto 18, Tonin, Favario 2, Monticone ne. CAMPUS: Bernasconi 11, Giannone 2, Ferrario 10, Tourè 7, Remonti 6, Preatoni 13, Fedrigo 7, Lodi 1, Bisognin 2, Somaschini 1.
Impatto con il campionato meno "ruvido" del previsto per il "laboratorio-Campus": la giovanissima formazione di Romano Pagani cede solo nel finale sul campo del quotato Cus Torino, mostrando comunque il giusto piglio nel match inaugurale di una stagione nella quale il team varesino dovrà sempre lottare "al coltello" per nascondere i suoi limiti di esperienza.
Dopo aver giocato per ampi tratti alla pari, la Coelsanus paga dazio nell'ultimo quarto tra brutte percentuali e scelte rivedibili (troppe le 26 palle perse); ma in attesa del "transfer" della federazione olandese per il tesseramento di De Jonge e con tanti elementi-chiave in condizioni precarie (0/5 al tiro e 5 perse per Giannone, brutte medie anche per Remonti che chiude con 2/10 da 3) coach Pagani è soddisfatto dell'intensità profusa dai suoi: «Dal punto di vista tecnico possiamo crescere molto, ma sotto il profilo dell'intensità tutti hanno fatto la loro parte: questa deve essere la via giusta per provare a farci valere contro avversarie più esperte».
Avvio positivo per i varesini con Bernasconi (5/9 al tiro e 7 rimbalzi nonostante i guai alla schiena) ed un vivace Tourè (3/5 al tiro) a siglare i vantaggi iniziali (14-16 al 12', 20-27 al 16'); il Cus si è sbloccato con Murta (8/18 dal campo) ma il buon impatto di Preatoni (3/5 da 2, 2/2 da 3 e 5 rimbalzi) e Ferrario (4/8 dal campo) ha permesso agli ospiti di riportarsi al comando (50-51 al 32'). Qualche "spruzzata" di zona dei padroni di casa ha tolto ritmo alle esecuzioni del Campus; nel quarto periodo però i varesini hanno perso smalto in attacco e il Cus ne ha approfittato (61-56 al 34', 65-60 al 36') chiudendo i conti grazie ad un produttivo Perissinotto (3/5 da 2, 2/3 da 3 e 6/11 ai liberi più 7 rimbalzi).