SERIE C 2009/2010

Un criterio semplice, forse semplicistico, per valutare se il livello della prima squadra sia adeguato a quello del settore giovanile, e' quello di contare il numero di giocatori, appena prodotti (U23, U21) o in fase di produzione (U19, U17), con prospettive di livello adeguato, all'interno del proprio vivaio.

Mi spiego meglio: una societa' che fa il campionato di serie X, dovrebbe avere in media:

- un giocatore per annata in grado di giocare in serie X nella fascia 19-23 anni,
- un giocatore per annata in grado di arrivare in serie X nella fascia 15-19 anni,

La differenza e' sottile, perche' le previsioni esatte non le fa nessuno. Allora si puo' dire che, per avere domani un giocatore di serie X, nella tua Under 17 e Under 19 devi averne piu' di uno con quelle potenzialita'. Questa e' la domanda che, secondo me, dovrebbe farsi un presidente accorto, prima di pensare a comprare un giocatore senior o acquisire un titolo di livello superiore.

Ovviamente questo non funziona per Biella. Paradossalmente e' molto piu' facile raggiungere questo obiettivo in campionati dilettanti o regionali. Ogni volta che una societa' sale di categoria, magari per merito del "De Paperoni" di cui sopra, dovrebbe chiedersi se le sue giovanili sono in grado di reggere questo salto.

Senza mancare di rispetto a nessuno, io non credo che Tortona abbia 4 giocatori da C dilettanti fra i propri tesserati U21 o svincolati U23 con parametro a proprio appannaggio, ne' 4-5-6-7-8 giocatori con prospettive da C dilettanti fra i propri tesserati U17 e U19. Ben vengano quindi Naumowsky o Orsini, che portano spettacolo, lustro, magari sponsor, ma sapendo che dietro non c'e' un settore giovanile pronto a sfornare giocatori di quel livello.

Ma Junior Casale deve produrre giocatori da Legadue, forse addirittura da LegA, non da C dilettanti...
Domanda: quali societa' piemontesi, dalla serie A alla serie Z, hanno le caratteristiche da me enunciate?

Sembra una cosa complicata, ma e' veramente la base, ad un anno dallo svincolo totale, per garantire continuita' al proprio movimento, senza ingrossare le tasche delle solite societa' che hanno la bravura di produrre giocatori per se' e per gli altri, suscitando solitamente invidia e invettiva, invece che ammirazione e voglia di imitarle.

Trovi tutto su Regolamento Esecutivo e/o DOA. Per la Promozione comunque lo svincolo avra', giustamente, solo effetti positivi: potrete prendere tutti gli over 21 che volete, senza pagare nulla. E se le vostre giovanili producono un giocatore che va a giocare liberamente altrove, in categorie superiori, percepirete per ogni anno di tesseramento un premio proporzionale alla categoria.
Un esempio: Claudio Chiado' Pulin, svincolato dal Reba Basket e tesserato per il CUS Torino (C dilettanti), ha prodotto nelle casse del Reba un introito di 3.500 euro. Se il Reba tessera Ganeto, non paga nulla.


Condivido. Il mio e' un discorso medio.
Ad esempio, una societa' con prima squadra in C2 puo' darsi che produca anche giocatori da serie D, ma magari ce ne scappa anche uno da C1. In media pero' devi produrre giocatori di quel target.


Questa e' la terribile realta', purtroppo. C'e' chi non li ha, e chi li ha ma non li fa giocare.



Il vero problema e' avere un Progetto societario che sia piu' forte dell'allenatore.
L'allenatore e i giocatori devono essere scelti in funzione di un Progetto, non viceversa.

In pratica e' una ERMA-SOCIETA', che si riproduce da sola!