per chi non dovesse ancora crederCi, questo è il bell'articolo apparso sul blog del cmb Rho
da
cmbrho.myblog.itIl CMB si ferma a pochi passi dalla 'bella'
"Regrets, I've had a few;
But then again, too few to mention.
I did what I had to do
And saw it through without exemption.
I planned each charted course;
Each careful step along the byway,
But more, much more than this,
I did it my way." (Frank Sinatra)
Stucchi, con rispetto e saggezza, intima a Danelutti di non affondare in contropiede sull'ultimo possesso; pochi secondi dopo Lissone può iniziare a esultare. Una gioia quasi insperata per i ragazzi di coach Mazzali che conquistano la promozione in C Nazionale espugnando il Molinello dopo 36 minuti d'inseguimento o, se vogliamo iniziare la novella dalla fine, con un parziale di 23-9 negli ultimi cinque esaltanti minuti della stagione.
Perchè, in fondo, è questo frangente che resterà nella memoria dei circa 300 spettatori che hanno, finalmente, riempito le tribune del Molinello, a cancellare o magari a trasformare in rammarico tutto lo sforzo compiuto dal CMB per tenere in pugno la partita e per cercare la soddisfazione di arrivare alla 'bella' (come le altre due serie di finale-promozione).
Un CMB convinto e consapevole, magari non 'affamato' come in altre occasioni (e come vorrebbe coach Dante Gurioli) ma focalizzato sul lavoro ai fianchi per impedire a Meier di gestire a piacimento la partita come in Gara-1 e 'sollevato' per l'assenza dello spauracchio Vicari. I festeggiamenti preparati per accogliere e premiare il più forte rimbalzista ciemmebino di tutti i tempi sono rimandati alla prossima occasione.
Alle prime pedalate in scioltezza (per usare una similitudine cara all'avvocato Vicari), i biancorossi si accorgono che il Lissone è in difficoltà: Gianluca Gurioli sblocca lo 0-0 con la tripla all'inizio del terzo minuto, e ce ne vorranno ancora quasi altri due (e un parziale di 7-0) prima che Danelutti valorizzi il primo numero nella colonna del referto biancoazzurro. Terreran sembra avere un bioritmo positivo, ma dopo la tripla del 10-2 commette il secondo fallo (mandando in lunetta l'intraprendente Meregalli) e si accomoda in panchina. Poco male per il CMB che insiste con un altro bel canestro in sicurezza di D'Obici e i 'furti' di Andrea Cappellari sotto le plance altrui. Il parziale lievita sul 16-4 e solo dopo svariati tentativi (0/5), Lissone imbrocca la prima tripla con Orsenigo, seguita però a breve distanza da quella di Paolo Bernardi allo scadere di un primo periodo che si chiude sul 19-7: quanti ci avrebbero scommesso?
Coach Mazzali setaccia la panchina con la speranza di trovare la pepita d'oro del recupero: Orsenigo ci mette le triple, Mungiovì e Stucchi tante piccole cose preziose (palle vaganti, rimbalzi in attacco, liberi trasformati) a sopperire alla temperatura glaciale delle mani di Meier (0/3), Boffi (0/5) e Crippa (0/2) tutti a secco fino all'intervallo. Gli ospiti si riavvicinano al -4 dopo cinque minuti di secca biancorossa (19-15) poi lentamente il quintetto operaio del CMB riprende la strada del canestro con Paolo Garanzini, Gianluca Gurioli e l'unico canestro di un Alberto Cappellari non più fattore sorpresa come nelle precedenti gare di playoff. Tra 'passi', perse, falli in attacco e qualche rimbalzo depositato nelle mani degli avversari, il CMB chiude 30-26 alla pausa lunga dopo aver incassato la tripla di Stucchi all'ultimo possesso...un presagio. Le cifre di metà gara inquadrerebbero un ottimo CMB (9/21 al tiro, 7/9 ai liberi, 23 rimbalzi) se non fosse per le 16 palle perse di cui 6 infrazioni (saranno 12 alla fine, di cui 10 solo di 'passi'), mentre Lissone spara a salve (7/31 dal campo, 9/16 ai liberi) ma ha già 10 recuperi in carniere.
Le accorate esortazioni di coach Gurioli danno un'ulteriore scossa ai biancorossi che capitalizzano sul rapido quarto fallo di Meregalli e su tre palle perse di Lissone per raggiungere di nuovo il +9 (35-26) con Andrea Cappellari (dopo poco costretto in panchina dalla disperazione per tre infrazioni di passi consecutive...) e il redivivo Tommone Garanzini che sblocca il suo scout con sei punti nel terzo periodo. Lissone segna qualcosa dopo tre minuti abbondanti grazie all'agilità di Crippa e l'opportunismo di Mungiovì. Il CMB lascia sul ferro 6 degli 8 liberi assegnati e, nonostante l'energia di Paolo Garanzini, riesce a mantenere solo quattro punti di vantaggio a causa del primo canestro di Meier e la seconda tripla sulla sirena di Stucchi.
La stilettata dell'ala lissonese non lascia traccia nel morale del CMB che sblocca un'empasse da due minuti abbondanti con un rimbalzo in attacco convertito in acrobazia (e sotto palese spinta) da Paolone Garanzini e da un 'jumper' dal mezzo angolo di D'Obici per il 51-43 al 33'. Lissone sembra congelata e nei primi quattro giri di lancette non colleziona punti ma un solo tiro (sbagliato da Formentini) e tre palle perse che però si trasformano in occasioni che il CMB getta letteralmente alle ortiche seminando disperazione e rammarico.
Al 34'15" il 'Canto del cigno': D'Obici subisce il quarto fallo di Formentini e dalla lunetta trasforma solo il primo tiro libero, quello del 52-43. E da quel rimbalzo lungo catturato dalla stessa talentuosa guardia di classe 1988 che l'onda anomala lissonese inizia ad accumulare acqua: la successiva transizione è condotta e conclusa proprio da Formentini con un'entrata dal lato sinistro in centroarea che elude la difesa di Gianluca Gurioli, porta la palla fino a canestro nonostante il contatto, tatticamente inopportuno, di Vavassori. E' il gioco da tre punti che inizia a ridurre le distanze (52-46), seguito dalla tripla 'chiave' di Orsenigo (52-49 nei primi secondi del 35') a punire l'ennesima infrazione di passi fischiata a Vavassori per una sua improbabile iniziativa sulla riga di fondo fermata dall'ombrello di Boffi+Orsenigo. Al solo rumore dell'onda, il CMB inizia a scricchiolare: le mani tremano troppo per riallacciare i fili del sistema di gioco, e anche la potenziale scintilla d'energia consuma il legno della panchina. D'Obici dalla sua zona di tiro preferita commette un raro errore e espone il CMB al Formentini-bis. Il 52-51 è opera sua e anticipa di pochi istanti la sua prematura uscita per limite di falli, che consente a Vavassori di mettere a segno il suo...secondo punto della gara (53-51). Al posto di Formentini rientra in campo Meier che cerca di ricomporre con Boffi l'asse vincente di Gara-1; è infatti dalle mani dell'ala milanese che arriva il potenziale gioco da tre punti che porta Lissone al primo pareggio (53-53 al 36'). L'onda prende contatto con i rhodensi e inizia la sua opera distruttiva: un passaggio nel vuoto di D'Obici mette in moto ancora Crippa che dal 53-55 segnerà altri sette punti (e faranno 15 tutti nel secondo tempo). Ancora il romano è capro espiatorio con la più sanguinosa delle infrazioni di passi...e Boffi sigla dalla lunetta il 53-57 prima di uscire per falli consentendo a Vavassori di portare il passivo sul 54-57. Di chances il CMB ne avrebbe ancora, ma sprecarle è un peccato mortale: fuori bersaglio i tiri da lontano di D'Obici e Terreran, inframezzati dai due liberi di Meier del 54-59 e bissati da Crippa per il 54-61 a 1'30" dalla sirena. Il CMB è ormai rassegnato e sul fallo in attacco di D'Obici ammaina la bandiera; c'è ancora spazio per qualche punto strappato (tripla di tabella di D'Obici e entrata 'moseica' di Gianluca Gurioli) ma Crippa in lunetta finisce l'opera, sui falli sistematici dei biancorossi. La tripla a vuoto di Gianluca è l'ultimo tiro della stagione. Il passivo finale è di soli cinque punti; si stringono le mani, si lascia il proscenio ai festeggiamenti di Lissone e si saluta il pubblico...a testa alta.
