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Italia paese di m...a, Osservatorio sulla decadenza della nostra nazione

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bank robber
view post Posted on 26/6/2009, 10:04




CITAZIONE (micio000 @ 26/6/2009, 10:52)
CITAZIONE (bank robber @ 26/6/2009, 10:50)
A Jesi col cavolo, c'è pure chi accelera.

è la persona che penso io? :shifty:

Prevenuto! :lol:
 
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zia
view post Posted on 26/6/2009, 10:29




CITAZIONE (bank robber @ 26/6/2009, 11:04)
CITAZIONE (micio000 @ 26/6/2009, 10:52)
è la persona che penso io? :shifty:

Prevenuto! :lol:

:o: Io pensavo Terra... :P
 
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bank robber
view post Posted on 26/6/2009, 10:40




CITAZIONE (zia @ 26/6/2009, 11:29)
CITAZIONE (bank robber @ 26/6/2009, 11:04)
Prevenuto! :lol:

:o: Io pensavo Terra... :P

Prevenuta! :lol:
 
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micio000
view post Posted on 26/6/2009, 10:46




se piu' di una persona pensa che sia Terra ci sarà un motivo image
 
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bank robber
view post Posted on 26/6/2009, 12:39




CITAZIONE (micio000 @ 26/6/2009, 11:46)
se piu' di una persona pensa che sia Terra ci sarà un motivo image

No e te lo dimostro subito. Auto di Terra:

image
:P
 
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conmar
view post Posted on 26/6/2009, 21:16




Lasciando fuori le bravate di terra:

CITAZIONE
Tortura: Giornata mondiale per le vittime, ma in Italia manca ancora il reato
Giorgio Beretta
Venerdì, 26 Giugno 2009

"Nonostante l’esistenza di un esauriente quadro giuridico e istituzionale per la prevenzione della la tortura, questa è ancora largamente tollerata o addirittura praticata dai governi e l’impunità dei responsabili continua a persistere". E' la denuncia contenuta nel messaggio del Segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon per la 'Giornata internazionale per le vittime di tortura' che si celebra oggi 26 giugno. "La Giornata internazionale a sostegno delle vittime della tortura è un’occasione per riaffermare il diritto di tutti, uomini e donne, di viveri liberi dalla paura della tortura. Questa, così come qualsiasi forma di trattamento o punizione crudele, degradante e inumana, non ha alcuna giustificazione in nessun luogo e in nessuna circostanza" - ha detto Ban.

"Esorto tutti gli stati membri delle Nazioni Unite che non hanno ancora provveduto, a ratificare e applicare la Convenzione ONU contro la tortura e le disposizioni del Protocollo Facoltativo - ha aggiunto Ban. Inoltre faccio appello a tutti gli stati membri, affinchè supportino le visite del Relatore Speciale delle Nazioni Unite sulla tortura in quei luoghi dove gli individui sono deprivati della propria libertà nel loro stesso paese e si impegnino a promuovere una maggior cooperazione per garantire il completo accesso".

L'esortazione del Segretario generale dell'Onu si applica anche all'Italia. Come sottolinea il recente Rapporto di Amnesty International, a distanza di 20 anni dalla ratifica della Convenzione Onu contro la tortura (Cat) l'Italia resta priva di uno specifico reato di tortura nel codice penale". "Di conseguenza - sottolinea la nota del rapporto sull'Italia - gli atti di tortura e maltrattamenti commessi dai pubblici ufficiali nell'esercizio delle proprie funzioni vengono perseguiti attraverso figure di reato ordinarie (lesioni, abuso d'ufficio, falso etc.) e puniti con pene non adeguatamente severe e soggetti a prescrizione.

Amnesty fa esplicito riferimento alle sentenze sui casi del luglio 2001 al G8 di Genova. Nella sentenza del tribunale per le violenze contro i manifestanti detenuti nella caserma di Bolzaneto 15 persone, tra cui agenti di polizia penitenziaria e medici, sono stati condannati in primo grado per le "condotte inumane e degradanti" che "avrebbero potuto senza dubbio ricomprendersi nella nozione di 'tortura' adottata nelle convenzioni internazionali". Anche la condanna in primo grado a 13 agenti di polizia per le violenze commesse contro i manifestanti alloggiati presso la scuola Armando Diaz "per calunnia e per fabbricazione di prove false" è improbabile che venga scontata a causa dell'intervento della prescrizione.

La denuncia dell'associazione non è nuova: già lo scorso anno in occasione della 'Giornata internazionale per le vittime di tortura', Amnesty aveva richiamato il Governo italiano ad adempiere all'obbligo internazionale di prevenire e reprimere la tortura introducendone il reato anche nel nostro ordinamento giuridico.

Per la giornata, Amnesty International ha lanciato diverse petizioni a vari governi per chiedere di mettere al bando la tortura e di adeguare le proprie normative alle convenzioni internazionali. [GB]

 
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Exfisio
view post Posted on 2/7/2009, 11:37




CITAZIONE
Roma, 1 lug 2009 – Si sono visti recapitare un conto di 579.50 euro per un pranzo in un noto ristorante di via Zanardelli, a pochi passi da piazza Navona. E’ successo a una coppia di fidanzati giapponesi in vacanza nella Capitale. I due hanno subito pensato ad un errore ma la ricevuta parlava chiaro. Oltretutto si sono visti addebitati anche una mancia pari a 115.50 euro che non avevano autorizzato.

A nulla sono valse le proteste dei due che si sono sentiti rispondere fermamente dal titolare del ristorante che quelli erano i prezzi. La coppia giapponese non si è affatto arresa e si è recata presso il commissariato Trevi Campo Marzio a sporgere denuncia. Gli agenti hanno prontamente effettuato tutti i controlli del caso e hanno rilevato che i prezzi non corrispondevano affatto a quelli del menù. E’ inoltre intervenuto il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione della Asl Rma, che ha disposto l'immediata chiusura del ristorante per gravi carenze igienico sanitarie. Sono infatti state riscontrate carenze strutturali, ambienti sporchi e frigoriferi non funzionanti.

Sti poveri giapponesi in Italia si beccano certe "inculate" per non parlare dei tassisiti che a volte per portarli d un posto all'altro gli fanno fare dei giri assurdi.....
Sembra che quello di modificare il prezzo in base alla clientela sia una prassi piuttosto diffusa, poi però non lamentiamoci se il turismo in Italia è in calo nonostante abbiamo delle bellezze naturali, paesaggistiche e artistiche da far invidia a tutti....
 
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noreds
view post Posted on 4/7/2009, 08:34




CITAZIONE (conmar @ 26/6/2009, 22:16)
Lasciando fuori le bravate di terra:

CITAZIONE
Tortura: Giornata mondiale per le vittime, ma in Italia manca ancora il reato
Giorgio Beretta
Venerdì, 26 Giugno 2009

"Nonostante l’esistenza di un esauriente quadro giuridico e istituzionale per la prevenzione della la tortura, questa è ancora largamente tollerata o addirittura praticata dai governi e l’impunità dei responsabili continua a persistere". E' la denuncia contenuta nel messaggio del Segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon per la 'Giornata internazionale per le vittime di tortura' che si celebra oggi 26 giugno. "La Giornata internazionale a sostegno delle vittime della tortura è un’occasione per riaffermare il diritto di tutti, uomini e donne, di viveri liberi dalla paura della tortura. Questa, così come qualsiasi forma di trattamento o punizione crudele, degradante e inumana, non ha alcuna giustificazione in nessun luogo e in nessuna circostanza" - ha detto Ban.

"Esorto tutti gli stati membri delle Nazioni Unite che non hanno ancora provveduto, a ratificare e applicare la Convenzione ONU contro la tortura e le disposizioni del Protocollo Facoltativo - ha aggiunto Ban. Inoltre faccio appello a tutti gli stati membri, affinchè supportino le visite del Relatore Speciale delle Nazioni Unite sulla tortura in quei luoghi dove gli individui sono deprivati della propria libertà nel loro stesso paese e si impegnino a promuovere una maggior cooperazione per garantire il completo accesso".

L'esortazione del Segretario generale dell'Onu si applica anche all'Italia. Come sottolinea il recente Rapporto di Amnesty International, a distanza di 20 anni dalla ratifica della Convenzione Onu contro la tortura (Cat) l'Italia resta priva di uno specifico reato di tortura nel codice penale". "Di conseguenza - sottolinea la nota del rapporto sull'Italia - gli atti di tortura e maltrattamenti commessi dai pubblici ufficiali nell'esercizio delle proprie funzioni vengono perseguiti attraverso figure di reato ordinarie (lesioni, abuso d'ufficio, falso etc.) e puniti con pene non adeguatamente severe e soggetti a prescrizione.

Amnesty fa esplicito riferimento alle sentenze sui casi del luglio 2001 al G8 di Genova. Nella sentenza del tribunale per le violenze contro i manifestanti detenuti nella caserma di Bolzaneto 15 persone, tra cui agenti di polizia penitenziaria e medici, sono stati condannati in primo grado per le "condotte inumane e degradanti" che "avrebbero potuto senza dubbio ricomprendersi nella nozione di 'tortura' adottata nelle convenzioni internazionali". Anche la condanna in primo grado a 13 agenti di polizia per le violenze commesse contro i manifestanti alloggiati presso la scuola Armando Diaz "per calunnia e per fabbricazione di prove false" è improbabile che venga scontata a causa dell'intervento della prescrizione.

La denuncia dell'associazione non è nuova: già lo scorso anno in occasione della 'Giornata internazionale per le vittime di tortura', Amnesty aveva richiamato il Governo italiano ad adempiere all'obbligo internazionale di prevenire e reprimere la tortura introducendone il reato anche nel nostro ordinamento giuridico.

Per la giornata, Amnesty International ha lanciato diverse petizioni a vari governi per chiedere di mettere al bando la tortura e di adeguare le proprie normative alle convenzioni internazionali. [GB]

la prescrizione per i rati di cui si è parlato a genova è davvero molto lunga
chi ha già preso condanne in primo grado non ha serie speranze di arrivarci
vivaddio
 
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hustlazz
view post Posted on 4/7/2009, 10:00




l'italia gran paese.

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conmar
view post Posted on 4/7/2009, 11:27




image
Si...peccato che ci siano gli italiani ;)

Meglio, molto meglio, se c'erano solo loro ;)
 
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Exfisio
view post Posted on 4/7/2009, 12:02




CITAZIONE (conmar @ 4/7/2009, 12:27)
(IMG:http://www.viaggiofotografico.com/workshop...a/uccellina.jpg)
Si...peccato che ci siano gli italiani ;)

Meglio, molto meglio, se c'erano solo loro ;)

Uao!!!!!!!!! le mitiche vacche maremmane, quanto mi piacciono!!!!! stanno lontane da casa tua? ce ne sono ancora? mi ricordo che una volta c'era la mitica azienda di Alberese....
 
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conmar
view post Posted on 4/7/2009, 12:16




CITAZIONE (Exfisio @ 4/7/2009, 13:02)
CITAZIONE (conmar @ 4/7/2009, 12:27)
(IMG:http://www.viaggiofotografico.com/workshop...a/uccellina.jpg)
Si...peccato che ci siano gli italiani ;)

Meglio, molto meglio, se c'erano solo loro ;)

Uao!!!!!!!!! le mitiche vacche maremmane, quanto mi piacciono!!!!! stanno lontane da casa tua? ce ne sono ancora? mi ricordo che una volta c'era la mitica azienda di Alberese....

Tranquillo ;) ci sono ancora vai :D
L'azienda di Spergolaia c'è ancora .. la spiaggia invece :(
ne è rimasta veramente poca..però è sempre bello andarci ..
 
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conmar
view post Posted on 5/7/2009, 12:14




Questo però qua ci sta veramente bene:

CITAZIONE
G8 affare privato
di Fabrizio Gatti
Le opere costruite per il summit, affidate al gruppo Marcegaglia, si sono moltiplicate. Con una colata di cemento. E sui 209 milioni spesi per l'Arsenale, Stato e Regione ne incasseranno soltanto 65

Il dopo G8 è già cominciato. Sull'isola della Maddalena si prepara una colata di settemila metri cubi di cemento, davanti a Caprera e Santo Stefano. Proprio nel cuore dell'Arsenale dove erano in programma le riunioni tra capi di Stato.

L'equivalente di un palazzo lungo 50 metri, largo 15 e alto tre piani. Settemila metri cubi che il progetto dell'architetto Stefano Boeri non aveva previsto, ma che sono stati subito inseriti nel contratto per la gestione della grande area affidato alla società Mita Resort di Emma Marcegaglia.

La presidente di Confindustria ha strappato un costo d'affitto ridicolo per la Costa Smeralda e il Nord della Sardegna: 10 euro al metro quadro. Una decisione della Struttura di missione, l'ufficio emanazione della presidenza del Consiglio dei ministri che ha stabilito le regole per il passaggio di consegne.

La scelta a sorpresa di Silvio Berlusconi di spostare il vertice a L'Aquila sta dando i suoi frutti. A fronte di una spesa pubblica di 209 milioni soltanto per l'Arsenale, lo Stato e la Regione Sardegna incasseranno in 40 anni 65 milioni. Mentre i prevedibili guadagni andranno tutti al gestore privato.

Uno schiaffo ai contribuenti nascosto dal premier tra le bugie sugli euro risparmiati grazie al trasferimento a L'Aquila. Come i dati sui costi delle forze dell'ordine: 150 milioni di euro per la sicurezza alla Maddalena contro i 50 milioni in Abruzzo, aveva fatto sapere il governo. La realtà è diversa. Lo si scopre da un recente intervento di Giuseppe Tiani, segretario del sindacato di polizia Siap. La sicurezza alla Maddalena sarebbe costata 113 milioni, a L'Aquila costerà 87 milioni.

Ma il canone da 10 euro al metro quadro non è l'unico premio che lo staff di Berlusconi ha concesso al gruppo turistico della presidente di Confindustria. Trasferito il G8, la Mita Resort ha ottenuto il prolungamento della durata del contratto di gestione da trenta a quarant'anni. Un risarcimento al mancato lancio sulla vetrina mondiale del complesso turistico.


Secondo il contratto, la Mita Resort tra il primo maggio e il 20 giugno avrebbe infatti dovuto completare e arredare le 95 stanze dell'albergo destinato a Barack Obama e alla sua delegazione, assumere e formare il personale, gestire l'hotel secondo uno standard di cinque stelle lusso, attrezzare il porto turistico. L'annullamento dell'evento a La Maddalena ha cancellato tutti questi vincoli da rispettare in tempi strettissimi. Così la Mita Resort incasserà due volte: dal prolungamento del periodo di gestione e dal risparmio per la cancellazione del vertice.

L'onere che la Struttura di missione chiede alla società della presidente di Confindustria è un'altra pugnalata ai conti pubblici. La base di gara prevedeva una quota minima una tantum di 40 milioni: somma da versare in tre rate alla Banca d'Italia sul conto istituzionale del soggetto attuatore, responsabile davanti al commissario delegato per il G8, Guido Bertolaso, per quanto riguarda la stipula dei contratti e il pagamento dei lavori.

La ditta concorrente doveva anche proporre un canone annuale di concessione destinato alla Regione Sardegna. Alla fine si è presentata soltanto la società di Emma Marcegaglia e si è aggiudicata la gestione dell'Arsenale per 41 milioni una tantum e un canone di 600 mila euro l'anno, secondo i dati forniti dalla Struttura di missione (anche se i giornali sardi hanno scritto di 60 mila euro).

Ecco il conto. Lo Stato incassa 41 milioni subito. La Regione Sardegna 24 milioni in quarant'anni. Arrotondando gli oneri finanziari, per la Mita Resort è un costo di un milione 625 mila euro l'anno. Questo il valore di concessione, secondo i tecnici dell'ufficio della presidenza del Consiglio, del nuovissimo complesso da 155 mila metri quadri: 10 euro e 40 centesimi al metro.

L'area comprende: l'hotel a cinque stelle, il palazzo del G8 affacciato sull'acqua disegnato da Stefano Boeri, il centro delegati da 10 mila metri quadri progettato per essere trasformato in sale conferenze o centro commerciale, altre aree coperte per oltre 16 mila metri, 30 mila metri di verde, più il valore del suolo e il porto turistico. Il porto da solo può essere una slot-machine.
(30 giugno 2009)

Grazie a tutti :)
Fossi sardo toglierei il tappo all'isola e li farei affogare tutti...
 
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Bastraone
view post Posted on 5/7/2009, 16:44




CITAZIONE (bank robber @ 26/6/2009, 10:50)
CITAZIONE (micio000 @ 26/6/2009, 10:38)
:quoto:
quasi quasi non vogliono neanche attraversare talmente sono sorpresi da qualcuno che si ferma

Beh per esempio a Macerata è cosa normalissima dare la precedenza ai pedoni sulle strisce. A Jesi col cavolo, c'è pure chi accelera. Pensare che poi i maceratesi avevano la fama (immeritata) di peggiori guidatori delle Marche.

Giuro che non faccio nessuna fatica a crederti.

Anche a me come qualcuno ha scritto, succede spesso di fermarmi per far passare i pedoni e questi mi guardano increduli, soprattutto gli stranieri in pratiqua qua d'estate cisrcolano solo stranieri, ti guardano con quell'espressione come per dire, Ma come ci fai passare?? qualcuno legge anche la targa, forse pensa, sara' certamente uno straniero.

e' vero siamo molto disordinati e trasandati nel rispetto di regol elementari di civile convivenza. Basta aprire la nazione e uardare che cazzo di casino stanno facendo tutti per 4 dossi artificiali che hanno messo in giro per rallentare il traffico nel centro abitato e nei pressi delle scuole. Ma che ci volevano i dosii per andare piano in citta?

Pero' non sono daccordo affatto sul titolo del post, nonostante tutto, l'italia non e' affatto un paese di merda, anzi in moltissime cicostanze ha dimostrato che l'italia e gli italiani soprattutto sono molto generosi e volenterosi nell'aiutare gli altri.

Sull'episodio del rumeno, tragica fatalita', nientaltro, in italia abbiamo tempi di reazine ed intervnto per quanto riguarda le ambulanze che non sono seconde a nessuno al mondo e questo grazie alle Misericordie e ad altre associazioni di volontariato.
 
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Terra & Libertà
view post Posted on 22/7/2009, 21:19




dal blog di grillo (e su impaginazione di tatanka)

La morte nel carcere di Capanne, per un pestaggio, di un falegname incensurato non fa indignare nessuno in questo Paese di MERDA? Il medico legale ha riscontrato quattro ematomi cerebrali, fegato e milza rotte, due costole fratturate. Nessun parlamentare alza la voce per gridare di un cittadino italiano ammanettato nella notte in casa sua insieme a sua moglie per qualche piantina di canapa nell'orto? Portati via come i peggiori delinquenti lasciando soli una vecchia di novant'anni e un ragazzino di 14 in un casolare isolato? Nei regimi totalitari ti vengono a prendere di notte per finire dentro a una fossa... Cos'è diventato questo Paese in cui bisogna avere paura di chi deve proteggerti?
Vorrei sapere dal ministero di Grazia e Giustizia, da cui dipendono le guardie carcerarie, se ci sono delle indagini interne e a che punto sono. Vorrei che un parlamentare, almeno uno, si alzi, faccia un'interrogazione, si incazzi, chieda conto delle responsabilità al Governo.
Pochi mesi dopo la morte di Aldo Bianzino, la nonna del ragazzo è morta, forse per il dispiacere, la moglie è morta per malattia accelerata dallo stress. E' rimasto il ragazzo, Rudra. Se fosse nato in qualunque altro Paese democratico, i suoi genitori sarebbero ancora in vita.
Ho visto la ricostruzione dei fatti in un video che mi è stato inviato. Sono stato male e mi sono chiesto perché. In fondo, ogni giorno succede qualcosa anche peggiore. Ma questo arresto, queste morti, possono avvenire in qualunque momento, a qualunque famiglia italiana. Siamo tutti a rischio dentro le nostre case, mentre dormiamo.
La coca in Parlamento e Bianzino massacrato per delle piantine di canapa, una famiglia distrutta. I colpevoli impuniti, chissà, forse premiati. Uno Stato criminale non saprebbe fare di meglio. Ma io sono cittadino di uno Stato che si proclama democratico, una democrazia, e chi ha sbagliato deve pagare. Qualcuno in Parlamento usi la sua funzione pubblica per la ricerca della verità. Questa storia è un sintomo di una malattia che sta divorando l'Italia. Il rifiuto del diverso. Va curata questa malattia, finché siamo in tempo.


 
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1267 replies since 12/5/2009, 16:07   16339 views
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