Lega A: Pressione su arbitri, Commissari sotto accusa
Data: 21/04/2009 Fonte: Corriere dello Sport
La Procura di Reggio Calabria ha ipotizzato il reato di associazione a delinquere, finalizzata alla frode sportiva, a carico di tre dirigenti Pressioni sugli arbitri, commissari sotto accusa di Mario Arceri
Scandalo degli arbitri anche nel ba-sket. Nei giorni scorsi la Polizia Postale ha setacciato gli uffici del Cia in Via Vi-torchiano fotocopiando moltissimi documenti per acquisire agli atti dell'inchiesta - disposta dal sostituto procuratore Maria Luisa Miranda della Procura della Repubblica di Reggio Calabria - soprattutto i verbali delle designazioni arbitrali di alcune partite dei campionati nazionali di Serie B e C.La denuncia sembra partita da
Alessandro Cagliostro, 35 anni,
arbitro dal 1991, agente della polizia postale in servizio a Reggio Calabria, figlio di un imprenditore edile reggino, arbitro che, nelle passate stagioni impegnato in B2 eCI, dallo scorso anno è sceso nelle categorie minori. Le procedure di investigazione della Polizia Postale si sarebbero avvalse anche- di intercettazioni telefoniche e della corrispondenza elettronica. Secondo indiscrezioni, il PM avrebbeipotizzato i reati di associazione a delinquere finalizs'ata alla frode sportiva ed abuso di ufficio a carico di Giovanni Garibotti, fino a pochi mesi fa presidente del Cia ed ora supervisore dei commissari di gara, di Alessandro Camperà, desi-gnatore dei Cdmmissari, e di Giovan Battista Montella, responsabile dei commissari speciali. Le indagini, tuttavia, coinvolgerebbero 30-40 altri commissari ed arbitri.Sostanzialniente, secondo l'accusa, alcuni risultati sarebbero stati determinati (frode sportiva) con la compiacenza di alcuni arbitri ottenuta promettendo o minacciando (abuso d'ufficio) valutazoni alte o basse a seconda della disponibilità o meno degli arbitri coinvolti. Di qui l'attento esame sul sistema delle designazioni, da confrontare con quello che è emerso dalla lettura delle e-mail e dal contenuto delle intercettazioni telefoniche. Le partite sotto esame riguarderebbero squadre di una dozzina di regioni, molte in Toscana e riferite prevalentemente agli ultini undici mesi.Garibotti, Camperà e Montella nei giorni scorsi sono comparsi davanti al Gip del tribunale di Reggio Calabria, Ka-te Tassone, per essere ascoltati dal Pm Maria Luisa Miranda. Garibotti e Camperà si sono avvalsi della facoltà di nonrispondere, dimettendosi nel frattempo dagli incarichi attualmente ricoperti in seno al Cia, la cui gestione è da diversi mesi affidata ad un commissario speciale, Alessandro Teofili. La Federazione ieri ha comunicato di «stare attentamente monitorando la situazione» ed ha chiesto «ira considerazione del proprio ruolo istituzionale, di fissare un incontro con il magistrato», non intervenendo nel merito della vicenda «perché, per rispetto dell'attività degli inquirenti e della posizione dei soggetti coinvolti, ritiene opportuno mantenere un doveroso riserbo».L'Aiap, il sindacato degli arbitri, ha solo sottolineato quanto sia ancor più necessario raggiungere in tempi brevi l'autonomia totale.ha collaborato Eugenio Marino
La Gazzetta del Sud
22-4-2009
Paolo Toscano
Reggio Calabria
Il caso: Pesanti accuse a sei arbitri. Con Garibotti si è dimesso il designatore Campora
Baskettopoli, ecco le gare "pilotate"
C'è anche Porto Empedocle - Amatori, dubby su un derby calabrese del 2007Pallacanestro nell’occhio del ciclone giudiziario. “Baskettopoli” ha travolto i vertici della sezione Commissari arbitri ed è impossibile prevedere ulteriori effetti. Coinvolti nell’inchiesta della magistratura di Reggio Calabria (anticipata da Gazzetta del Sud nell’edizione di sabato), chiamati a rispondere di ipotesi di reato pesanti come l’associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva e l’abuso di ufficio, lunedì si sono dimessi Giovanni Garibotti, presidente del Cia fino a settembre 2008 e successivamente supervisore dei Commissari speciali arbitri, e Alessandro Campera, designatore dei commissari speciali. Con loro figura tra gli indagati principali anche Giovanni Battista Montella Federico Ciccodicola responsabile del settore Commissari speciali che ha scelto di rimanere al suo posto in quanto «estraneo alla vicenda».
I tre sono accusati di aver controllato il settore arbitrale decidendo i voti da dare ai “fischietti” prima delle gare e comunicandoli ai commissari speciali. Un lavoro che, secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbe determinato l’avanzamento in carriera per gli arbitri “amici” e la penalizzazione di chi era fuori dal sistema. La Federazione per il momento ha scelto di mantenere un doveroso riserbo. Il presidente Dino Meneghin ha già preso contatti con il magistrato che sta conducendo le indagini, il sostituto procuratore Maria Luisa Miranda, per fissare un incontro. In questa fase il vertice della Fip, assolutamente estraneo all’inchiesta, cerca di capire cosa sta succedendo, valutare la portata di una vicenda giudiziaria che ha già registrato l’iscrizione nel registro degli indagati di una cinquantina tra commissari speciali e arbitri, chiamati a rispondere di circa 150 capi di imputazione (nella maggior parte abusi di ufficio). Un’inchiesta che, come detto, ha già mietuto “vittime” illustri e potrebbe riservare ulteriori sviluppi clamorosi. I risultati finora conseguiti sono al vaglio del giudice per le indagini preliminari Kate Tassone che nei giorni scorsi ha proceduto all’interrogatorio di Garibotti, Campera e Montella. In “Baskettopoli” l’input investigativo è arrivato dai dubbi sulla regolarità di un derby calabrese giocato in riva allo Stretto sul finire del 2007. Una circostanza che ha radicato dal punto di vista territoriale la competenza della magistratura reggina. Ad alimentare lo sviluppo della prima fase delle indagini, fornendo importanti riscontri su quello che si è manifestato come un caso di portata nazionale (con un’organizzazione in grado di controllare l’operato degli arbitri e orientare i risultati delle gare dei campionati di serie C e B), ci sarebbe stata l’intercettazione da parte del Compartimento di Reggio Calabria della Polizia postale e delle comunicazioni, di alcune mail scambiate da due arbitri originari e residenti in altre regioni. I due “fischietti” , sentiti dagli investigatori, avrebbero offerto una piena collaborazione per fare luce sulle vicende delle ultime stagioni nelle minors. Piena collaborazione sarebbe anche venuta da un terzo arbitro, questa volta reggino.
Una dopo l’altra, gli investigatori hanno messo insieme le tessere del mosaico e hanno individuato dieci partite: Cecina-Montevarchi, incontro di playout retrocessione del campionato di serie B2 del 14 maggio 2008, concluso con la retrocessione in C1 del Montevarchi; Cecina-Basket Arezzo (72-64), campionato di serie B2, del 2 novembre 2008; Cecina-Montevarchi (68-53), serie B2 girone C, del 18 gennaio 2009; San Giovanni Valdarno-Colle Val d’Elsa (101-61), serie C1 girone E, del 22 novembre 2008; San Giovanni Valdarno-Figline Valdarno (100-94), serie C1 girone E, del 30 novembre 2008; Cecina-Perugia, del 1. febbraio 2009; San Giovanni Valdarno-Sassari (80-68), serie C1 girone E, del 10 gennaio 2009; San Vincenzo-San Giovanni Valdarno (79-81), serie C1 girone E, del 18 gennaio 2009;
Seap Porto Empedocle-Amatori Basket Messina (92-79), serie C1 girone H, del 15 febbraio 2009. Nell’inchiesta risultano indagati per violazione della legge sullo sport gli arbitri nazionali Federico Ciccodicola, Guglielmo Santella, Alessandro Rosi, Duccio Guidi, Federico Bondi e Matteo Garibotti. Paolo Toscano - Gazzetta del Sud
Baskettopoli, la Procura indaga anche su Porto Empedocle-Amatori Messinafoto di Enrico Mazzaglia
Nel registro degli indagati i due arbitri Federico Ciccodicola e Guglielmo Santella che hanno diretto la gara dello scorso 15 febbraio, vinta dai locali per 92-79. A capitan Centorrino vennero sanzionati 5 falli in 7 minuti. Espulsi anche Fazio, Adorno e Carnazza. 35 le penalità complessive di squadra.È un autentico nubifragio quello che si sta abbattendo sulle serie minori della pallacanestro italiana. Il sostituto procuratore di Reggio Calabria Maria Luisa Miranda ha aperto un'inchiesta ipotizzando i reati di abuso d'ufficio e di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva nei confronti dei vertici della Cia, il Comitato Italiano Arbitri. Tra i cinquanta indagati Giovanni Garibotti, supervisore dei commissari arbitrali, Giovanni Montella, responsabile degli stessi commissari, il designatore Alessandro Campera e gli arbitri Federico Ciccodicola, Guglielmo Santella, Alessandro Rosi, Duccio Guidi, Federico Bondi e Matteo Garibotti, accusati di violazione della legge sullo sport. I commissari avrebbero dato voti più alti ai fischietti che favorivano determinate squadre, agevolando la progressione della loro carriera e declassando invece chi non tollerava questi metodi. Venne declassato il principale accusatore, Alessandro Cagliostro, 35enne impiegato presso la Polizia Postale di Reggio Calabria, corpo che ha avviato una lunga serie di intercettazioni telefoniche e telematiche, proprio per smascherare le gare pilotate. Garibotti e Campera si sono già dimessi dai rispettivi incarichi ed il presidente della Federazione Italiana Pallacanestro Dino Meneghin ha chiesto un incontro con i magistrati reggini.
Dieci i match finiti nel mirino dei magistrati e relativi ai campionati di B2 e C1, nel quale si sono affrontate squadre toscane, umbre, sarde e siciliane. Tra questi anche quello valido per il girone H del campionato di serie C Dilettanti tra Porto Empedocle ed Amatori Messina. Gara vinta per 92-79 dai locali lo scorso 15 febbraio 2009, che si concluse con le perplessità manifestate dallo staff tecnico peloritano, che lamentò la severità degli arbitri Federico Ciccodicola e Guglielmo Santella nei confronti di Giuseppe Centorrino, principale realizzatore di squadra come testimoniano i 15 punti di media in stagione. Contro la formazione marinara restò in campo appena 7 minuti, realizzando un solo punto, a causa di cinque falli comminati in un lampo, con tre penalità sanzionate dopo appena 90 secondi di gioco. Espulsi per raggiunto limite di falli anche i compagni Fazio, Adorno e Carnazza. 35 le penalità complessive nei confronti dell'Amatori, che contestò in particolare un anti-sportivo comminato a Scarlata. Adesso la Magistratura chiarirà se le scelte del duo arbitrale furono davvero pilotate dall'alto.
foto di Enrico Mazzaglia
di Francesco Straface (22 Aprile 2009)