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terremoto a l'Aquila

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tabellina
view post Posted on 23/10/2012, 12:42




Io credo che la risposta migliore e definitiva l'abbia data Giustino Parisse, giornalista de Il Centro. Quella notte ha perso due figli.

CITAZIONE
Gioire? No, ho pianto pensando ai miei figli

di GIUSTINO PARISSE
Ho saputo della sentenza di condanna per i componenti della commissione Grandi Rischi poco dopo le 17 di ieri dal sito internet del mio giornale. Ero nella stanzetta di legno della redazione aquilana del Centro. Solo. Poche ore prima avevo deciso di non andare ad assistere al momento conclusivo del processo. Ho avuto lo stesso rifiuto che ebbi quando non volli vedere i miei due figli senza vita. Per me tutto è finito alle 3.32 del sei aprile del 2009. Quello che è accaduto (e accade) dopo non ha contorni precisi e ne afferro a fatica il senso. Ho pianto anche ieri, in silenzio. Non erano lacrime di soddisfazione.

Era il dolore che esplodeva nello stomaco quasi a togliere il fiato. Ho rivisto attimo per attimo i momenti in cui le macerie si sono portate via i miei ragazzi e quell'urlo «Papà , Papà» è tornato a incidere la carne. Eppure anche di fronte a una condanna tanto dura non riesco a immaginare quegli uomini, che ora potrebbero rischiare il carcere, come gli assassini dei miei figli. Nei mesi scorsi, anche durante il processo, ho stretto la mano ad alcuni di loro e non le ho trovate sporche di sangue. Ho visto uomini fragili forse consapevoli di aver sbagliato e per questo caduti nel vortice di una tragedia che ha finito per travolgere anche loro. No. Non me la sento di gridargli contro la mia rabbia. Quella continuo a gridarla a me stesso. Sono io la causa prima della morte di Domenico e Maria Paola e non me lo perdonerò mai. Certo fra le tante colpe che ho c'è anche quella di essermi fidato della commissione Grandi Rischi credendo a una scienza che in quella riunione del 31 marzo del 2009 rinunciò a essere scienza. Questa è una condanna in un processo di primo grado. Credo di essere facile profeta a ipotizzare che nei vari gradi di giudizio tutto potrebbe sciogliersi come neve al sole. Non sarò io a dolermene. Oggi a fronte di una sentenza presto destinata alla polvere degli archivi, non provo nulla: né soddisfazione, né amarezza, né voglia di vendetta. Quando dentro si ha un dolore così lancinante gli altri sentimenti si inabissano.

Questo processo è stata una sconfitta per tutti. E' lo Stato che ha condannato se stesso. Uno Stato che in quel 31 marzo 2009 aveva rinunciato al suo ruolo: quello di proteggere i cittadini per piegarsi alla volontà della politica che doveva mettere a tacere i disturbatori. E' per questo che quello che si è svolto nel tribunale dell'Aquila non è stato un processo alla scienza. E' stato piuttosto un processo a scienziati che di fronte al volere dei potenti dell'epoca hanno "staccato" il cervello e obbedito agli ordini. Oggi condannarli al rogo non serve. Io non lo faccio e spero che anche il loro tormento interiore _ che pure non ha nulla a che spartire con chi ha perso tutto _ venga compreso e rispettato. Le sentenze vanno sempre accettate e lo avrei fatto anche in caso di assoluzione. Per me dopo questa condanna che suona obiettivamente molto pesante, non cambia nulla. Ora assisterò a dibattiti senza fine sulla scienza condannata per non aver previsto il terremoto.

Io sono fra quelli che ha sollecitato l’avvio dell’indagine con un esposto. L'ho fatto perché volevo che quella vicenda (la riunione della Grandi Rischi) venisse scandagliata e approfondita in un'aula di tribunale: oggi, 2012, basta leggere i comunicati della Protezione civile per scorgere persino un eccesso di zelo come quando pochi giorni fa su Roma era stato previsto il diluvio universale. Ma è meglio così. Quando si tratta di fenomeni della natura soprattutto quelli che non sono prevedibili con certezza meglio allarmare che rassicurare. Se fosse accaduto anche all'Aquila che so, avrei passato qualche notte all'addiaccio ma la vita dei miei figli non si sarebbe fermata per sempre. Ho visto che nella sentenza si parla di risarcimenti. Sin dal primo momento ho detto che per la morte dei miei figli non voglio nemmeno un euro. Ci sarebbe un solo modo per essere risarcito per ciò che è accaduto: avere la possibilità di abbracciare di nuovo i miei ragazzi. E' successo una settimana fa. Sognavo. Poi mi sono svegliato.

 
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view post Posted on 23/10/2012, 13:48
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forumista oltre

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Sicuramente è una vicenda delicata, e come sempre bisognerebbe leggere esattamente le carte e le motivazioni...concordo pienamente quando si dice che se non si può prevedere se ci sarà un terremoto, non si può nemmeno prevedere che non ci sarà, e che quindi la commissione possa aver commesso un errore, come dire, anche di arroganza...dall'altro lato, però, cosa facciamo adesso? Visto che i terremoti non si possono prevedere ma di conseguenza neanche escludere al 100%, ad ogni scossa evacuiamo le città? Qui dalle mie parti, alle pendici dell'Etna, nessuno vivrebbe più a casa sua...insomma, è un argomento molto delicato...

PS: sicuramente sfortunata (per essere generosi) l'uscita di Fini, che ha quasi minacciato i giudici a cambiare la sentenza...forse sono riemerse vecchie reminiscenze fasciste...
 
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hustlazz
view post Posted on 24/10/2012, 07:54




la Prima Protezione Civile è finita, ora si faccia la Seconda sullo slogan: "più sismologi per tutti!!"
 
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originalgialloblu
view post Posted on 24/10/2012, 08:07




scusa marcostraz, ve bene che le sentenze vanno lette bene e la questione è delicata, ma non è che gli hanno dato 6anni perchè non hanno previsto un terremoto, non usciamo fuori strada, nessuno dice che prevedere un terremoto è facile e hanno pagato per questo, il punto è un'latro l'accusa è chiara:
c'era l'ordine di tranquillizzare la gente per un'operazione mediatica da parte di Bertolaso"...
Insomma molti sono morti perchè volutamente si è voluto nascondere tale pericolo.
Non si parla di previsioni, ma di volontà precisa di non avvertire la popolazione
 
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view post Posted on 24/10/2012, 08:23
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CITAZIONE (originalgialloblu @ 24/10/2012, 09:07) 
scusa marcostraz, ve bene che le sentenze vanno lette bene e la questione è delicata, ma non è che gli hanno dato 6anni perchè non hanno previsto un terremoto, non usciamo fuori strada, nessuno dice che prevedere un terremoto è facile e hanno pagato per questo, il punto è un'latro l'accusa è chiara:
c'era l'ordine di tranquillizzare la gente per un'operazione mediatica da parte di Bertolaso"...
Insomma molti sono morti perchè volutamente si è voluto nascondere tale pericolo.
Non si parla di previsioni, ma di volontà precisa di non avvertire la popolazione

Nessuno dice che prevedere un terremoto è facile...prevedere un terremoto è al momento proprio impossibile (almeno per la scienza ufficiale e riconosciuta)...quindi perchè condannare gli scienziati? Come si può affermare che non hanno calcalato bene il rischio, se quel calcolo scientificamente non si può fare? La volontà precisa di non avvertire la popolazione dov'è, se tutti sanno che un terremoto non si può prevedere? Secondo me, molti sono morti perchè le case erano costruite di merda...non mi sentirei di dire che sono morti perchè gli scienziati non hanno saputo prevedere il terremoto...ripeto, cosa facciamo allora, ad ogni scossa evacuiamo le città? .
 
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originalgialloblu
view post Posted on 24/10/2012, 09:39




CITAZIONE (marcostraz @ 24/10/2012, 09:23) 
CITAZIONE (originalgialloblu @ 24/10/2012, 09:07) 
scusa marcostraz, ve bene che le sentenze vanno lette bene e la questione è delicata, ma non è che gli hanno dato 6anni perchè non hanno previsto un terremoto, non usciamo fuori strada, nessuno dice che prevedere un terremoto è facile e hanno pagato per questo, il punto è un'latro l'accusa è chiara:
c'era l'ordine di tranquillizzare la gente per un'operazione mediatica da parte di Bertolaso"...
Insomma molti sono morti perchè volutamente si è voluto nascondere tale pericolo.
Non si parla di previsioni, ma di volontà precisa di non avvertire la popolazione

Nessuno dice che prevedere un terremoto è facile...prevedere un terremoto è al momento proprio impossibile (almeno per la scienza ufficiale e riconosciuta)...quindi perchè condannare gli scienziati? Come si può affermare che non hanno calcalato bene il rischio, se quel calcolo scientificamente non si può fare? La volontà precisa di non avvertire la popolazione dov'è, se tutti sanno che un terremoto non si può prevedere? Secondo me, molti sono morti perchè le case erano costruite di merda...non mi sentirei di dire che sono morti perchè gli scienziati non hanno saputo prevedere il terremoto...ripeto, cosa facciamo allora, ad ogni scossa evacuiamo le città? .

no forse no nci siamo capiti bene, certo che ognuno risponde per le proprie responsabilità, da chi ha costruito case di merda o edifici tipo casa dello studente risparmiando a chi quella notte se la rideva pensando ai soldi, ma il punto è un'altro, a Marzo dopo le tante scosse e dopo l'accorato appello di qualche sismologo preso per matto su imminente pericolo, gli scenziati della protezione civile si riunirono con assemblea pubblica e VOLUTAMENTE(questa è l'accusa e il motivo della condanna) sminuirono i rischi del sisma.
Nessuno dice che con certezza hanno voluto nascondere ciò che sapevano di SICURO, certo non siamo a questi livelli con la scienza, ma voler sminuire un rischio con DOCUMENTATA volontà solo per tenere buoni i media o per fini secondi e fuori legge e su ordine del capo della Protezione Civile è un reato grave.
Se a me mi dicono degli esperti, state tranquilli perchè non succede nulla, rimanete nelle vs. case perchè non correte rischi, io da povero non esperto del settore mi fido, cavolo me lo dicono gli scenziati.
Se poi loro VOLUTAMENTE mi tranquillizzano pur non avendo certezza che nulla accadrà o peggio nascondendo un piccolo sentore o una minima % di rischio che comunque si poteva calcolare, beh!! diamine altro che reato.
QUi non si punisce una previsione ERRATA, o una mancata previsione, qui si punisce la volontà di dare informazioni sbagliate e di dare certezze che la stessa scienza e gli stessi scenziati sapevano allora e confermano oggi NON POTEVANO AVERE.
Non so se sono stato chiaro, la differenza è si minima ma sostanziale, se non sai perchè non puoi prevedere con certezza come fai a dirmi che nulla accadrà, peggio poi è se ci sono prove che le info sono state APPOSITAMENTE date male.

ecco cosa dice il Pm Abruzzese:

Peccato che le cose non stiano affatto così, e probabilmente chi ha diffuso appelli per la libertà della ricerca non ha letto le carte dell’inchiesta. A partire dalla memoria del pm dell’Aquila Fabio Picuti, depositata il 13 luglio 2010 e quindi ben nota, dove si legge: “L’intento non è quello di muovere agli imputati un giudizio di rimprovero per non aver previsto la scossa distruttiva del 6 aprile 2009 o per non aver lanciato allarmi di forti scosse imminenti o per non aver ordinato l’evacuazione della città”. Proprio perché, è lo stesso sostituto procuratore a scriverlo, “la scienza non dispone attualmente di conoscenze e strumenti per la previsione deterministica dei terremoti”. A inguaiare gli esperti capitanati dal presidente dell’Ingv Enzo Boschi non è stato il presunto oscurantismo dei giudici, ma l’esigenza tutta politica di “rassicurare” gli abitanti del capoluogo abruzzese, allarmati da una lunga sequenza di scosse e dai primi danneggiamenti di edifici, a partire da una scuola.



ecco cosa dice Bertolaso intercettato:

LA TELEFONATA DI BERTOLASO: “DEVONO DIRE CHE LA SCOSSA NON CI SARA’”. La ragione di quel vertice lo racconta Guido Bertolaso, allora capo della Protezione civile, dipartimento della presidenza del consiglio, con Palazzo Chigi occupato al tempo da Silvio Berlusconi: “Ti chiamerà De Bernardinis, il mio vice, al quale ho detto di fare una riunione lì all’Aquila domani su questa vicenda di questo sciame sismico che continua, in modo da zittire subito qualsiasi imbecille, placare illazioni, preoccupazioni, eccetera”, spiega Bertolaso a Daniela Stati, assessore regionale abruzzese alla Protezione civile, in una telefonata intercettata per un’altra inchiesta (quella sugli appalti del G8). Si tratta soprattutto di rintuzzare gli allarmi lanciati da Giampaolo Giuliani, un ricercatore che si diceva in grado di prevedere ulteriori scosse sulla base dell’analisi del gas radon, metodo noto ai sismologi, ma giudicato inaffidabile. “Io non vengo, ma vengono Zamberletti, Barberi, Boschi, quindi i luminari del terremoto d’Italia”, continuava Bertolaso. “Li faccio venire all’Aquila o da te o in prefettura, decidete voi, a me non frega niente, di modo che è più un’operazione mediatica, hai capito? Così loro, che sono i massimi esperti di terremoti diranno: è una situazione normale, sono fenomeni che si verificano, meglio che ci siano 100 scosse di 4 scala Richter piuttosto che il silenzio perché 100 scosse servono a liberare energia e non ci sarà mai la scossa, quella che fa male”. Quindi la conclusione: “Parla con De Bernardinis e decidete dove fare questa riunione domani, che non è perché siamo spaventati e preoccupati, ma è perché vogliamo tranquillizzare la gente“.

 
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view post Posted on 24/10/2012, 09:44
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forumista oltre

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CITAZIONE (marcostraz @ 24/10/2012, 09:23) 
Nessuno dice che prevedere un terremoto è facile...prevedere un terremoto è al momento proprio impossibile (almeno per la scienza ufficiale e riconosciuta)...quindi perchè condannare gli scienziati? Come si può affermare che non hanno calcalato bene il rischio, se quel calcolo scientificamente non si può fare? La volontà precisa di non avvertire la popolazione dov'è, se tutti sanno che un terremoto non si può prevedere? Secondo me, molti sono morti perchè le case erano costruite di merda...non mi sentirei di dire che sono morti perchè gli scienziati non hanno saputo prevedere il terremoto...ripeto, cosa facciamo allora, ad ogni scossa evacuiamo le città? .

:quoto:
 
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originalgialloblu
view post Posted on 24/10/2012, 10:31




CITAZIONE (Dinaus @ 24/10/2012, 10:44) 
CITAZIONE (marcostraz @ 24/10/2012, 09:23) 
Nessuno dice che prevedere un terremoto è facile...prevedere un terremoto è al momento proprio impossibile (almeno per la scienza ufficiale e riconosciuta)...quindi perchè condannare gli scienziati? Come si può affermare che non hanno calcalato bene il rischio, se quel calcolo scientificamente non si può fare? La volontà precisa di non avvertire la popolazione dov'è, se tutti sanno che un terremoto non si può prevedere? Secondo me, molti sono morti perchè le case erano costruite di merda...non mi sentirei di dire che sono morti perchè gli scienziati non hanno saputo prevedere il terremoto...ripeto, cosa facciamo allora, ad ogni scossa evacuiamo le città? .

:quoto:

pure io quoto, ma se leggi il mio intervento sopra credo che il punto sia palesemente un'altro...e è evidente la colpevolezza
 
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view post Posted on 24/10/2012, 13:11
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CITAZIONE (originalgialloblu @ 24/10/2012, 11:31) 
CITAZIONE (Dinaus @ 24/10/2012, 10:44) 
:quoto:

pure io quoto, ma se leggi il mio intervento sopra credo che il punto sia palesemente un'altro...e è evidente la colpevolezza

L'importante è che la sentenza venga spiegata bene...
 
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tabellina
view post Posted on 24/10/2012, 13:23




Sostenere che a L'Aquila si è celebrato un processo alla Scienza, con tanto di richiamo alle famigerate vicissitudini di Galileo, come ho letto da qualche parte, è stato da parte dei media a dir poco superficiale.
Ancora stamattina, nella trasmissione di Giannino a Radio24 sono andati avanti mezz'ora a dire che i terremoti non si possono prevedere, da cui l'assurdità della sentenza.

Qui la Scienza, la sua capacità o meno di prevedere disastri o di dare risposte certe, non c'entrano affatto.
E' questo il punto.

Ha ragione Marco quando dice che la questione è delicata ed è fuori luogo tentare di giudicare giusta o sbagliata una sentenza senza aver letto le carte o quanto meno assistito al dibattimento.
Io non mi cimento in questo. Dico solo che la Scienza non era sul banco degli imputati.

Io ricordo quando, dopo la riunione della Commissione, dissero che tante scosse ravvicinate servivano a scaricare l'energia a discapito di una scossa più forte.
Conosco persone, ancora vive fortunatamente, che mi dicono di essere rimaste in casa perché rassicurate da quanto emerso dalla riunione.
Tanto per fare un esempio, uno studente fuori sede, quindi non abituato e persino del tutto ignaro della storia sismica della città, può essersi affidato all'esito di una commissione appositamente convocata che dice, meglio tante piccole scosse che una forte. Può averci creduto e fatto la sua valutazione in base a questa informazione.

Ora, è chiaro che ognuno quella notte ha scelto per sé facendo le valutazioni che ha ritenuto giuste, tra l'altro avendo avuto tutto il tempo di riflettere tra la scossa delle 23, quella dell'una e poi quella forte delle 3 e 32.
Il punto è che in tutto questo tempo, l'esito di quella riunione nelle scelte di quella notte ha avuto un peso.

Marco pone una domanda cruciale: e adesso che si fa? Si da l'allarme ad ogni minima scossa? Si evaqua la città alla minima avvisaglia?
E' una domanda molto difficile, che rimanda a come in questo paese abbiamo inteso l'edilizia sapendo quello che sappiamo e cha abbiamo più volte sperimentato sulla sismicità del territorio.
Ma senza scomodare la messa in sicurezza del territorio e delle abitazioni, che sarebbe un'opera faraonica a dir poco, io molto modestamente alla domanda di Marco rispondo: meglio un allarme in più che uno in meno.
Altrimenti, se non mi dessi questa risposta, me ne verrebbe in mente un'altra: qual è il ruolo, significato, utilità di un organismo come la Commissione Grandi Rischi, convocato a studiare la situazione e che invece liquida la questione in mezz'ora?
Forse ha ragione hustluzz quando dice che è finita la prima protezione civile e occorre pensare la seconda.
 
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view post Posted on 24/10/2012, 14:08
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forumista oltre

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CITAZIONE (tabellina @ 24/10/2012, 14:23) 
io molto modestamente alla domanda di Marco rispondo: meglio un allarme in più che uno in meno.

Cioè tu alla minima scossa evacueresti intere città? Ti annuncio che qui a Catania vivremmo tutti in tendopoli, visto che di scosse se ne registrano praticamente ogni giorno...
 
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790 replies since 6/4/2009, 04:33   9986 views
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