CITAZIONE (marcostraz @ 24/10/2012, 09:23)
CITAZIONE (originalgialloblu @ 24/10/2012, 09:07)
scusa marcostraz, ve bene che le sentenze vanno lette bene e la questione è delicata, ma non è che gli hanno dato 6anni perchè non hanno previsto un terremoto, non usciamo fuori strada, nessuno dice che prevedere un terremoto è facile e hanno pagato per questo, il punto è un'latro l'accusa è chiara:
c'era l'ordine di tranquillizzare la gente per un'operazione mediatica da parte di Bertolaso"...
Insomma molti sono morti perchè volutamente si è voluto nascondere tale pericolo.
Non si parla di previsioni, ma di volontà precisa di non avvertire la popolazione
Nessuno dice che prevedere un terremoto è facile...prevedere un terremoto è al momento proprio impossibile (almeno per la scienza ufficiale e riconosciuta)...quindi perchè condannare gli scienziati? Come si può affermare che non hanno calcalato bene il rischio, se quel calcolo scientificamente non si può fare? La volontà precisa di non avvertire la popolazione dov'è, se tutti sanno che un terremoto non si può prevedere? Secondo me, molti sono morti perchè le case erano costruite di merda...non mi sentirei di dire che sono morti perchè gli scienziati non hanno saputo prevedere il terremoto...ripeto, cosa facciamo allora, ad ogni scossa evacuiamo le città? .
no forse no nci siamo capiti bene, certo che ognuno risponde per le proprie responsabilità, da chi ha costruito case di merda o edifici tipo casa dello studente risparmiando a chi quella notte se la rideva pensando ai soldi, ma il punto è un'altro, a Marzo dopo le tante scosse e dopo l'accorato appello di qualche sismologo preso per matto su imminente pericolo, gli scenziati della protezione civile si riunirono con assemblea pubblica e VOLUTAMENTE(questa è l'accusa e il motivo della condanna) sminuirono i rischi del sisma.
Nessuno dice che con certezza hanno voluto nascondere ciò che sapevano di SICURO, certo non siamo a questi livelli con la scienza, ma voler sminuire un rischio con DOCUMENTATA volontà solo per tenere buoni i media o per fini secondi e fuori legge e su ordine del capo della Protezione Civile è un reato grave.
Se a me mi dicono degli esperti, state tranquilli perchè non succede nulla, rimanete nelle vs. case perchè non correte rischi, io da povero non esperto del settore mi fido, cavolo me lo dicono gli scenziati.
Se poi loro VOLUTAMENTE mi tranquillizzano pur non avendo certezza che nulla accadrà o peggio nascondendo un piccolo sentore o una minima % di rischio che comunque si poteva calcolare, beh!! diamine altro che reato.
QUi non si punisce una previsione ERRATA, o una mancata previsione, qui si punisce la volontà di dare informazioni sbagliate e di dare certezze che la stessa scienza e gli stessi scenziati sapevano allora e confermano oggi NON POTEVANO AVERE.
Non so se sono stato chiaro, la differenza è si minima ma sostanziale, se non sai perchè non puoi prevedere con certezza come fai a dirmi che nulla accadrà, peggio poi è se ci sono prove che le info sono state APPOSITAMENTE date male.
ecco cosa dice il Pm Abruzzese:
Peccato che le cose non stiano affatto così, e probabilmente chi ha diffuso appelli per la libertà della ricerca non ha letto le carte dell’inchiesta. A partire dalla memoria del pm dell’Aquila Fabio Picuti, depositata il 13 luglio 2010 e quindi ben nota, dove si legge: “L’intento non è quello di muovere agli imputati un giudizio di rimprovero per non aver previsto la scossa distruttiva del 6 aprile 2009 o per non aver lanciato allarmi di forti scosse imminenti o per non aver ordinato l’evacuazione della città”. Proprio perché, è lo stesso sostituto procuratore a scriverlo, “la scienza non dispone attualmente di conoscenze e strumenti per la previsione deterministica dei terremoti”. A inguaiare gli esperti capitanati dal presidente dell’Ingv Enzo Boschi non è stato il presunto oscurantismo dei giudici, ma l’esigenza tutta politica di “rassicurare” gli abitanti del capoluogo abruzzese, allarmati da una lunga sequenza di scosse e dai primi danneggiamenti di edifici, a partire da una scuola.
ecco cosa dice Bertolaso intercettato:
LA TELEFONATA DI BERTOLASO: “DEVONO DIRE CHE LA SCOSSA NON CI SARA’”. La ragione di quel vertice lo racconta Guido Bertolaso, allora capo della Protezione civile, dipartimento della presidenza del consiglio, con Palazzo Chigi occupato al tempo da Silvio Berlusconi: “Ti chiamerà De Bernardinis, il mio vice, al quale ho detto di fare una riunione lì all’Aquila domani su questa vicenda di questo sciame sismico che continua, in modo da zittire subito qualsiasi imbecille, placare illazioni, preoccupazioni, eccetera”, spiega Bertolaso a Daniela Stati, assessore regionale abruzzese alla Protezione civile, in una telefonata intercettata per un’altra inchiesta (quella sugli appalti del G8). Si tratta soprattutto di rintuzzare gli allarmi lanciati da Giampaolo Giuliani, un ricercatore che si diceva in grado di prevedere ulteriori scosse sulla base dell’analisi del gas radon, metodo noto ai sismologi, ma giudicato inaffidabile. “Io non vengo, ma vengono Zamberletti, Barberi, Boschi, quindi i luminari del terremoto d’Italia”, continuava Bertolaso. “Li faccio venire all’Aquila o da te o in prefettura, decidete voi, a me non frega niente, di modo che è più un’operazione mediatica, hai capito? Così loro, che sono i massimi esperti di terremoti diranno: è una situazione normale, sono fenomeni che si verificano, meglio che ci siano 100 scosse di 4 scala Richter piuttosto che il silenzio perché 100 scosse servono a liberare energia e non ci sarà mai la scossa, quella che fa male”. Quindi la conclusione: “Parla con De Bernardinis e decidete dove fare questa riunione domani, che non è perché siamo spaventati e preoccupati, ma è perché vogliamo tranquillizzare la gente“.