Riforma gelmini: cosa ne pensate??, giuste le proteste degli alunni e dei professori ???

mah, sarà che io sono di una certa parte e forse le cose le vedo da una sola angolatura, però mi pare che a volte gli studenti più politicizzati cerchino il "loro 68".
slogan, manifestazioni, occupazioni tutte emule del 68.

sia ben chiaro non c'è niente male e neppure sono da condannare, però le vedo un pò armi spuntate.

se tutti gli studenti universitari e parte di quelli delle superiori credessero nel bene supremo della scuola, dell'istruzione e nel male di queste riforme potrebbero fare un bello sciopero della fame davanti ai propri atenei (o istituti).
pensa te la novità, l'ambito di minor violenza (non che ve ne sia molte nelle manifestazioni o occupazioni), la risposta matura da parte dei cervelli di domani.
secondo me avrebbe un impatto sui media e anche a livello internazionale molto forte e forse ci farebbe fare un salto di qualità.
250.000 persone che fanno uno sciopero della fame....umilierebbero la gelmini e berlusconi.
sto parlando di migliaia di persone, non come quando lo fa pannella e i soliti sfigati...

purtroppo (per loro intendo) si sceglie una strada perdente che fa molto rumore per nulla.

cordialità

questa le batte tutte.
adesso ho capito: se da ora in avanti voglio delinquere (e l'occupazione è reato da codice penale - Cassazione, Sezione Seconda Penale, sentenza n.35178/2007. correggietemi se sbaglio) basta che dica che ho fatto una votazione.

parlate senza sapere.

Le occupazioni non sono un reato, la rapina in banca a maggioranza fa ridere per quanto è ridicolo come paragone.

E' il rettore che decide se sono superati i limite del costituzionalmente previsto diritto al dissenso e si è entrati nel campo in cui deve intervenire lo stato per portare l'ordine.

veramente io ridevo sul fatto che le occupazioni vengano votate a maggioranza. Già mi immagino gli sfascisti ed i capopopolo che ndicono democratici referendum sull'occupare o meno

Edited by micio000 - 24/10/2008, 15:57

se sono capopopolo hanno il popolo dietro, se non hanno invece nessuno dietro con le loro kefiah ci fanno ben poco.
E visto il numero dei ragazzi in strada a protestare a me non stupisce se la parte degli stutenti contrari alla riforma e pronta all'occupazione sia maggioritaria.

Cassazione, Sezione Seconda Penale, sentenza n.35178/2007... l'ho scritto prima.

è chi sarebbe il rettore per decidere una cosa simile. il dissenso è una cosa, l'occupazione non è una assemblea ma una arbitraria e procrastinata limitazione del diritto altrui e come tale va perseguita.

i ragazzi hanno tutto il diritto di dissentire ma non possono, non devono ostacolare la maggioranza dei ragazzi che malgrado tutto vogliono studiare e seguire le lezioni.

va bene, allora diciamo i sedicenti capopopolo

la maggioranza degli studenti non vogliono seguire la lezione visto che hanno votato l'occupazione.

Mi pare di capire che a nessuno freghi un cazzo dei motivi della protesta.
Dagli addosso al capo-popolo con la kefiah e se questo ha qualcosa di interessante da dire (e tanti ragazzi/e senza kefiah e senza credo politico lo stanno a sentire, anzi gridano più forte di lui), poco importa finché si tiene la kefiah.
O che a nessuno freghi del fatto che tanti ragazzi/e si siano svegliati dal sonno in cui tutta la società benbensante li accusa di essere piombati come generazione.

Tutto questo è molto triste. Lo dico sinceramente, senza nessun intento polemico.
E' triste.

a me non interessa se il capopopolo o il capetto ha tanti o pochi ragazzi che lo ascoltano, se vogliono scioperare è loro diritto, mi interessa di piu' sapere se che tanti o pochi ragazzi che vogliano fare lezione siano o meno ostaggi di questa maggioranza o minoranza rumorosa che occupa le scuole. Secondo me lo sono

Come non darti ragione. Non mi aspettavo una tale mobilitazione, per di più non ricnducibile ad organizzazioni politiche precise. E questo ai partiti non va bene, da quelli che vogliono piazzarci sopra il loro cappello, a quelli che evocano continuamente, e spesso a sproposito, il fantasma ostile del comunismo.