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| "Partecipare all’Eurocup ed essersi solo affacciata alla massima competizione continentale, non sarà motivo di rimpianto per la Pepsi Caserta, troppo sfortunata nel sorteggio e troppo corta in panchina per pensare di fare lo sgambetto al Khimki di Sergio Scariolo. Piuttosto il ko nel doppio confronto coi russi, che ha escluso i campani dall’Eurolega con un passivo totale di 22 punti, è da leggere come punto di partenza della vera stagione bianconera: mirata alla conferma dell’ottimo campionato scorso e ad un confronto con realtà europee che non possono essere ancora quelle milionarie di chi domina in Russia, Grecia o nei balcani. Non si tratta di ridimensionamento: del resto, con grande anticipo coach Sacripanti aveva avvertito la piazza che l’Eurolega era affare di altri. E con la stessa tempestività, il tecnico lombardo avrà avvertito la dirigenza bianconera che forse qualcosa andrebbe rivista, specie sotto le plance. Dove i meriti dell’ex senese Benjamin Eze, straripante soprattutto nel match di ritorno dominato dal Khimki, si confondono con la leggerezza dei lunghi casertani: bene all’andata Luca Garri, che tuttavia non è mai stato un vero uomo d’area. Male negli ottanta minuti complessivi il neo acquisto nigeriano Olumide Oyedeji, ex Nba con la maglia di Seattle, e chiamato ad una rapida inversione di tendenza se vorrà essere competitivo almeno in Italia. Un po’ in ombra, tra chi dovrebbe garantire punti pesanti, Bowers e soprattutto Jumaine Jones: ma in entrambi i casi, il passato è una garanzia di immediato riscatto. Se poi, una volta recuperato Di Bella, anche Ebi Ere confermerà di essere quello del return match di Mosca, (28 punti a referto) Caserta avrà come minimo la certezza di non rimanere una meteora. Per il campionato, meglio tenerla d’occhio." [sportitalia]
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