Vittoria anche Trento in gara-1. La Stamura non finisce mai di stupire
Bitumcalor Trento: Milone 25, Fossati 11, Polettini 10, Fessia 5, Di Stazio 2, Gallerini 5, Vettori, Ihedioha 4, Andreoni ne, Emejuru 10. all. Giordani
Banca Marche Globo An:. Monticelli 15, Cardinaletti 1, Frascione 14, Baldoni 8, Pozzetti ne, Mancini ne, De Falco 18, Ottocento 9, Carletti 1, Marmugi 12. all. Coen
Si, lo sappiamo. La serie è ancora lunga, davanti c’è un avversario fortissimo, molto più profondo e adesso anche più arrabbiato, ma quello che è successo in gara-1 va oltre ogni logicità e va a sfociare nell’incredibile bellezza di una Stamura che coglie un grande risultato al Palatrento, si porta sullo 0-1 nella semifinale garantendosi la possibilità di giocarsi le sue carte nelle due gare casalinghe previste.
Davvero esauriti gli aggettivi per questa squadra che imbriglia nella sua fittissima rete anche Trento strangolato dal cocktail difensivo preparato dal killer-Coen e colpito nei momenti nevralgici da attacchi mirati e mortiferi. Il tutto con il roster biancoverde, geneticamente già esile, privato negli ultimi 15’ di Marco Ottocento che si “scaviglia” e deve uscire in lacrime. Ed è proprio l’infortunio alla guardia pontina l’unica nota stonata di gara-1. L’ex Genova è stato riportato dopo l’incontro ad Ancona, sarà costretto a saltare il secondo match di domani sera, e a suon di terapie si spera di recuperarlo per la sfida di giovedì al Palarossini. Ma anche senza “Otto” la Stamura ha saputo portare a casa lo storico successo, pur dimostrando evidenti e inevitabili sbandamenti nel finale, segno del raggiungimento di una chimica di squadra ai massimi livelli.
Ora la favoritissima Trento ha paura. Martedì si torna in campo, sempre al Palatrento ma si gioca alle 20.30, e la squadra di Giordani non può sbagliare di nuovo per potersi così trasferire sotto al Conero in un fine settimana che si preannuncia molto caldo.
Il Palatrento dopo il sold-out registrato nella finale di volley si presenta in tono minore all’appuntamento ricordando per certi versi la tiepidità del Palarossini. Coen ha portato con se undici giocatori, tiene fuori il baby-Oprandi e mette nei dieci Mancini. Il quintetto biancoverde è il solito (Carletti, Monticelli, Ottocento, Marmugi e De Falco), mentre quello di Giordani vede Fossati in regia, Gallerini e Milone sugli esterni, e la coppia dei mori Ihedioha-Emejuru a spruzzare atletismo e fisicità in area. La Stamura sbaglia le prime due conclusioni della gara, ma il suo approccio con la semifinale è tutt’altro che negativo. Trento trova subito in Milone la sua musa ispiratrice e insieme al primo schiaccione di Emejuru vuol far vedere chi comanda. Ma la piccola Stamura non è certo squadra che si lascia intimorire e De Falco da sotto sistema subito le cose (suoi i due canestri del 4 pari). Milone da tre è perfetto (8 dei primi 10 punti dell’Aquila sono tutti suoi), Marmugi bagna la sua semifinale e a -6’24” dal primo stop c’è il time-out di Giordani (10-8). All’uscita dalla sospensione Coen manda nella mischia capitan Frascione, e con tre punti di Marmugi Ancona si mette avanti per la prima volta (10-11 a metà). L’attacco trentino cerca con insistenza Milone ancora sartoriale dalla lunga distanza, e una conclusione di Gallerini da sotto lo porta a +3 (17-14). Dalla panchina dorica esce anche un determinato Baldoni che prima dell’ultimo minuto porta i suoi in parità con due movimenti spalle a canestro che ormai sono il suo marchio di fabbrica. I 10' iniziali si concludono con uno sfondamente di un poco convincente Fessia e gli errori dalla lunetta della Stamura (3/6 in totale) che però le permettono di chiudere avanti il periodo (18-21).
Nel secondo parziale Trento aumenta di una tacca la sua intensità difensiva, ma la Stamura sembra neanche accorgersene ottenendo anzi i punti di un primo allungo (20-25 grazie all’ottavo centro di Baldoni). Il giustamente temuto Fossati viene tenuto ottimamente dalla difesa del suo ex coach Coen, e il suo cambio Vettori non fa altro che arrivare ben presto a tre falli. Trento ha bisogno di altro oltre a Milone, ci prova con capitan Pollettini che con 6 punti in un attimo (tripla più gioco da tre punti) rimette i bianconeri avanti (26-25 a -7’19”). La Stamura ottiene molto ancora da Baldoni, e due triple di fila griffate De Falco-Ottocento la riportano ancora in vantaggio (30-33). L’intervallo arriva con Trento in difficoltà che inizia a cozzare con il muro biancoverde, mentre la Stamura tenta l’allungo trascinata dai primi punti di Frascione (35-40 al 20').
Il terzo quarto è ancora una volta la massima espressione del gioco stamurino. Un bel movimento spalle a canestro di De Falco premia l’attacco anconetano, Trento ci prova con i “coloured” che da sotto la tengono a galla, ma la tripla di Ottocento produce il primo scossone al match (38-45 a -8’40”). Il vantaggio dorico assume in questo momento valori importanti. Marmugi e De Falco non sbagliano da sotto (40-49 a -7’18”), i bianconeri di casa segnano solo dalla lunetta (1/2 di Ihedioha) e allestiscono la zona per intimorire l’avversario. A -5’40” dall’ultimo mini-stop la caviglia sinistra di Ottocento si gira maldestramente dopo un contatto regolare. Sono attimi di tensione in casa dorica con il numero 16 urlante a terra che si tocca il piede. Ottocento esce tra gli applausi del Palatrento e purtroppo non potrà rientrare nonostante le cure dei sanitari dorici. De Falco non si fa impressionare dalla perdita e indovina la tripla del +11 (41-52). Coen gestisce Carletti spedendo in campo Cardinaletti dal quale ottiene un contributo prezioso. Dal time-out biancoverde (-3’55”) escono due jolly di fila firmati De Falco e Marmugi che scavano il +12 (45-57). La difesa dorica per Gallerini è soci è davvero un rompicapo, mentre in attacco la Stamura è a tratti stellare capace di tenere percentuali da favola. Nuova tripla di De Falco dopo il recupero di Frascione (45-60 – 2’30”), e bis di Monticelli dopo l’1/2 di Gallerini (46-63) a 2’ dalla fine del terzo parziale. Davvero da stropicciarsi gli occhi. Il quarto si chiude con Ancona in controllo nonostante le rotazioni limitate (50-65).
Gli ultimi 10’ arrivano con un rimbalzo in attacco catturato da Cardinaletti e relativo fallo subito dal baby chiaravallese che in lunetta riporta la Stamura a +16. A questo punto Trento si ricorda di aver dominato la regular season e si mette a ringhiare con maggiore convinzione. Il vantaggio stamurino inizia a ridursi (55-66 con schiacciata di Ihedioha) ma riprende vigore con un canestro raccolto nella spazzatura di Frascione (57-72 -7’03”). La tripla di Milone e la nuova bimane di Emejuru danno fiato al pubblico di casa (61-72 -5’51”). Adesso la Stamura inizia a sbagliare parecchio complice anche l’aggressività bianconera. Arrivano gli errori al tiro di Monticelli e Carletti, un’infrazione di 24” e una di passi del play osimano. A -3’36” l’ennesima tripla di Milone porta Trento a -8 (64-72), Ancona prosegue nel buio ma Trento non approfitta a dovere. A -2’18” dal gong Frascione perde palla a metà campo, Pollettini s’invola in contropiede e il capitano biancoverde lo ferma fallosamente. E’ un antisportivo che fa tremare le coronarie stamurine. Polettini dalla lunetta fa solo 1/2 e sul successivo possesso le braccia di Marmugi si ergono come salvagente recuperando un pallone fondamentale. Poco dopo sempre Polettini avrebbe nelle mani la palla del -4 ma la sua tripla non è accettata dal ferro. Si continua in un walzer di emozioni. Frascione dalla lunetta è glaciale (2/2 e 65-74 a -1’36”), Carletti stoppa il tiro di Fossati e Monticelli dalla linea mette un solo libero (65-75 -1’22”). Manca poco ma non è ora di festeggiare. Fossati realizza in arresto e tiro e apre l’ultimo minuto. L’errore di Monticelli è seguito dal fallo in attacco di Ihedioha. La Stamura avrebbe il match-ball ma Marmugi lo spreca perdendo inopinatamente il possesso. A 40” dal termine Fossati da tre riporta Trento a -5 (70-75). Ma la Stamura che si smarrisce nei secondi finali è solo uno sbiadito ricordo di tempi ormai sepolti. Il fallo sistematico trentino colpisce Monticelli che ai liberi è una macchina e decreta lo 0-1. Tutti in piedi per questa Stamura !
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