Miei cari adepti, ecco la seconda puntata della nostra saga.....
IL BARBERA NELLA ROCCIA
Siamo negli anni sessanta e un mago sta per cambiare il destino del regno: è il leggendario Gianluigi Merlino, che nella sua capanna sta preparando il tè da offrire ad un ospite che sta per arrivare. Cicchettin, in giro per la foresta, si arrampica improvvisamente su di un grosso ramo sporgente: va’ di ramo in ramo…. Ma il ramo si spezza e Cicchettin precipita nel vuoto. Chiude gli occhi, sfonda qualcosa di morbido (chissà, magari è un bel babà ripieno di liquore…) e si trova seduto in una buffa posizione, su un barile pieno di chianti. "Finalmente sei arrivato. Ti stavo aspettando. Mi chiamo Gianluigi Merlino e questa è Maura Anacleta", gli dice molto cortesemente il mago, mentre la civetta appollaiata sul suo lungo cappuccio commenta nervosamente: "E’ questo il modo di entrare in casa?". Cicchettin ha fatto conoscenza con la civetta più suscettibile della foresta.Gianluigi Merlino, versando il tè nella tassa di Cicchettin, dice gravemente: "Osserva il vapore che esce dalla teiera ….Fra qualche anno il vapore sarà quello che uscirà dalle narici dei miei nemici…Ma questa è un’altra storia. Come ti chiami, ragazzo?""Il mio vero nome è Arturo, ma tutti mi chiamano Cicchettin.""Che cosa ti piacerebbe fare?""Ritornare a casa!""No, voglio dire da grande!""Da grande? Il presidente della FIP, o quantomeno il consigliere regionale a vita!""E all’istruzione non ci pensi?""Non so neanche leggere ….""Ascoltami bene, figliolo. Si dà il caso che io sia un gran sapiente, oltre che un grandissimo mago. Quindi, siccome è necessario che tu riceva una buona educazione ed impari non solo a leggere ma anche a riflettere, verrò con te alla FIP e ti farò da maestro. Dammi pure del tu."A Cicchettin, in verità, il vecchio, per quanto così ospitale, sembra piuttosto strambo. E Gianluigi Merlino, che ha ben capito il pensiero e le capacità del ragazzo, decide di passare subito ai preparativi per la partenza e cambia i suoi programmi: il presidente della FIP lo farà lui, mentre Cicchettin sarà il suo scudiero.Nella grande sala del castello FIP, dopo l’elezione, Gianluigi Merlino ed un suo amico stanno brindando alla loro salute. Gianluigi Merlino in verità è piuttosto preoccupato per l’arrivo di Cicchettin, e così, quando lo vede entrare per la prima volta nel castello FIP, per punizione lo spedisce subito in cucina a lavare i piatti. E’ a questo punto che il mago decide di fare tutto da solo: "Il mio nome è Gianluigi Merlino. Ho portato con me Cicchettin per prendermi cura della sua educazione. Il ragazzo è destinato a grandi cose. Per adesso, è destinato a lavare i piatti, se non metterà la testa a posto!"Una mattina, Cicchettin riceve un altro compito oltre a quello di vidimare tutti i tesseramenti: deve lavare una vera montagna di piatti, posate, bicchieri e pentoloni sporchi, nonché riordinare tutta la cucina. "E così oggi niente lezione con Gianluigi Merlino", pensa il ragazzo. Ma il mago, che è venuto a cercarlo, proclama: "L'istruzione prima di tutto! Sistemiamo alla svelta questa fastidiosa incombenza!". "Mio caro ragazzo, ora ti mostro l'antenata della lavastoviglie:la Angela Lavapiatti!." Ritto al centro della cucina, Merlino descrive un ampio cerchio con la bacchetta magica: "Pulizia!". La Angela Lavapiatti prende le stoviglie e ordinatamente in fila sulla grande tinozza piena d'acqua saponata vengono energicamente strofinate da due spazzole appese alle sue mani. Intanto, centramene le gambe muovono scope e strofinacci per la stanza eliminando ogni più piccola traccia di polvere. "Bene, figliolo. Come vedi, qui non abbiamo più nulla da fare. Andiamo a studiare il regolamento."Tornati al castello FIP, Gianluigi Merlino decide di lasciare per il momento da parte i regolamenti e di passare alla geografia. "Vedi questa carta,Cicchettin? Tutti credono che l’Italia sia divisa in 20 regioni. Frottole!" "La verità" prosegue Gianluigi Merlino "è che al trofeo delle regioni ne partecipano solo 16!" "Ma è impossibile!" replica Cicchettin. "Come faccio ad arrivare 20°!" "Silenzio! Si deve ascoltare il professore! La geografia si impara così e non sulle dicerie!" strilla Maura Anacleta.Cicchettin impara presto che il castello non è deserto. Ecco un'aquila dall'aspetto poco rassicurante, l’Aquila Rotta. "Attento a quell'aquila, figliolo! Presto cercherà di virare verso il castello!” grida Maura Anacleta. Subito dopo Cicchettin vede passare davanti al castello FIP otto talpe che lo fissano intensamente: sono le talpe Alberto, Danilo, Vittorio, Stefano, Carlo, Paolo, Gianluca e Giorgio: "Ma questi chi sono?". E Gianluigi Merlino lo avverte: "Attento, sono losche creature che scavano la terra sotto ai piedi della povera gente!" E un bel giorno, passeggiando solo soletto, Cicchettin arriva davanti ad una casa sconosciuta: "Chi sei e che cosa ci fai qui, piccolo impiastro dal naso rosso?" A questo cortese saluto, Cicchettin riesce solo a rispondere con un balbettio: "V-volevo s-solo diventare presidente, ma un mago potentissimo, Gianluigi Merlino …" La Strega Roberto lo interrompe: "Potentissimo quel vecchio rottame? Ma tu non lo sai che io sono la migliore strega di magia nera che esista in questo misera regione? Io posso diventare grandissima" e cresce fino a riempire tutta la stanza "e poi subito piccolissima" e dopo aver fatto un bell'inchino a Cicchettin scompare riapparendo dopo un attimo dietro una tazza da tè. "Vediamo un po' sei il tuo Gianluigi Merlino ha il coraggio di venirti a salvare!" Ma Gianluigi Merlino, avvisato da Maura Anacleta, è già arrivato."A noi due, Magò Roberto!" "A noi due, Gianluigi Merlino!" Tra maghi, un duello non può essere che a base di magia, e infatti i due stanno per misurarsi sul terreno delle trasformazioni. Dice Magò Roberto: "Ti ricordo le regole. Regola numero uno: è vietato scomparire. Regola numero due: è vietato trasformarsi in animali che non esistono" "Lo so bene" replica Gianluigi Merlino "le regole le ho fatte sempre io!!! E so anche che sei un'inguaribile imbrogliona!" e Magò Roberto è subito costretta ad abbandonare il duello per mettersi a letto con quaranta di febbre. L'anno sta per finire e dal memorabile duello sono ormai trascorsi alcuni mesi. Cicchettin ha continuato a prendere lezioni da Gianluigi Merlino e ad esercitarsi per diventare un presidente almeno passabile. Ora mancano pochi giorni al grande torneo. Ma tutte le carte di Cicchettin sono state giocate e ora dispera di diventare finalmente presidente. Maura Anacleta, allora, gli svela la verità: "Gianluigi Merlino non si ritira, e in più ha deciso che non ti passa più la razione quotidiana di barbera e tesseramenti.Ma ho trovato una bottiglia di barbera qui vicino, e se riuscirai a berla tutta….vieni!" Svolazzando, Maura Anacleta guida Cicchettin fino a un masso sul quale è posata un'incudine trapassata da un fiasco di barbera. E Cicchettin, lentamente, timidamente, allunga la mano, la stringe intorno al collo della bottiglia e…..
....come sempre, a voi il finale.......
P.S. non se ne abbiano a male gli altri candidati, è solo che, essendo degli "illustri" ignoti (per lo più), la ricerca della retta via è un poco più complessa.....ma, alla fine, la si trova sempre......
Edited by Niccolò - 1/2/2005, 11:38